Si trovi il coraggio per denunciare

Le dichiarazioni del sindaco La Salvia

giovedì 10 settembre 2015 16.10
In seguito all'escalation di eventi criminali avvenuti di recente nella città di Canosa, il sindaco Ernesto La Salvia ha richiesto la scorsa settimana un tavolo sulla sicurezza e l'ordine pubblico che si è tenuto questa mattina, 10 settembre, in Prefettura. Accanto al Prefetto, Clara Minerva, c'erano il questore di Bari, Antonio De Iesu, il Commissario di Polizia di Canosa, Santa Mennea, il Colonnello dei Carabinieri di Bari, Rosario Castello, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Andrea Iannucci, ed i rappresentanti dei Comandi provinciali della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato.

"Per questa escalation di eventi criminali che passano dalla scomparsa di persone alla gambizzazione di altre – ha dichiarato il primo cittadino di Canosaho richiesto e ottenuto, grazie alla consueta disponibilità dell'ufficio di governo, il tavolo per la sicurezza, nel corso del quale ho avuto modo di illustrare gli ultimi episodi di criminalità, facendomi portavoce del clima di insicurezza e di paura che si respira in città. Sono state riportate le tipologie e le cifre degli interventi delle forze di polizia. A Canosa, ad esempio, i carabinieri hanno raddoppiato gli arresti rispetto all'anno precedente: dall'1 gennaio al 31 agosto sono stati effettuati ben 45 arresti a fronte dei 24 dello stesso periodo del 2014. Durante quest'ultimo anno, inoltre, i reati a Canosa si sono numericamente ridotti, ma sono divenuti più gravi; a ciò si aggiunge la percezione epidermica della gente, riportata anche frettolosamente sui giornali, che nulla si muova. Nel corso dell'incontro invece è stato chiarito - e si sono avute garanzie – che, non solo sono numerose le indagini in corso sulle quali vige il silenzio della Magistratura, ma che sono prossime alla conclusione. Abbiamo ottenuto, inoltre, garanzie da parte della Polizia di Stato e Carabinieri che saranno utilizzati a Canosa, per dar man forte, anche i reparti anticrimine impiegati solitamente su altri territori. Ciò che manca, mi è stato riferito dalle forse dell'ordine, è la collaborazione dei cittadini di Canosa. Non si può pretendere un poliziotto ad ogni angolo di strada in risposta all'omertà che, a detta degli inquirenti, caratterizza oramai i residenti. Nessuno vede, nessuno sente, ma tutti si indignano per quel che capita anche nelle vie affollate frequentate solo da "sordi, muti e ciechi". Invece è fondamentale che tutti i cittadini si facciano partecipi e che collaborino con le Forze di polizia affinché l'omertà, giustificata spesso dalla paura, non diventi accondiscendenza. Rivolgo nuovamente, quindi, un appello a tutti i cittadini di Canosa: denunciate! Tutto ciò che sembra strano, illecito, è necessario segnalarlo".

"L'Amministrazione comunale, che non ha compiti di polizia
– ha proseguito La Salvia -, inizierà una campagna di sensibilizzazione, soprattutto verso le famiglie, affinché all'interno delle stesse si trovi il coraggio per denunciare, anche anonimamente, ogni tipo di reato. Si possono utilizzare persino i numeri di telefono messi a disposizione dal Ministero dell'Interno, per denunciare coloro che attentano alla vita dei loro figli, poco più che adolescenti, proponendo l'utilizzo di droghe da strada. Perché anche questo sta accadendo in città. Ho chiesto, inoltre, che vengano avviate tutte le procedure del caso per avviare azioni di prevenzione e repressione di fenomeni criminali".


"Siamo certi – ha concluso La Salvia - che l'incremento dell'attività di controllo da parte delle Forze dell'ordine porterà presto i frutti sperati. E di questo fin d'ora ne siamo riconoscenti. Confidiamo, inoltre, nel buon senso dei cittadini affinché diventino la quinta forza di polizia del territorio, espressione di quel senso etico che, forse assopito, contraddistingue la stragrande maggioranza dei cittadini di Canosa".

Ufficio Stampa: Francesca Lombardi