Siccità: mancano i fondi per gli interventi strutturali
Il deputato L'Abbate (M5S) presenta una interrogazione
venerdì 28 luglio 2017
20.40
L'assenza protratta di pioggia sul territorio italiano ha causato un vero e proprio allarme siccità che, ormai, ha raggiunto oltre i due terzi della superficie agricola nazionale, toccando praticamente tutte le regioni, seppur con diverse intensità. In Puglia si è giunti alla quarta emergenza idrica dal 2008 e nonostante abbia una popolazione superiore del 40% a quella di Roma non sembra suscitare grande interesse. L'impiego di acqua in agricoltura, settore trainante nel Tacco d'Italia, risulta fondamentale per la produttività nonché elemento imprescindibile per la qualità stessa delle produzioni ed è per questo che occorre promuovere un uso sostenibile delle risorse idriche. Gli ultimi dati resi noti da Coldiretti Puglia stimano un danno di circa 140 milioni di euro per il grano, il pomodoro e gli ortaggi a causa della prolungata siccità, con un calo di circa il 30% per la produzione di olive. A cercare di dare una linea strategica per arginare la crisi idrica ci ha pensato la Camera dei Deputati dove è stata approvata la risoluzione unitaria che prevede l'istituzione di una cabina di regia presso il Ministero delle Politiche Agricole sul rinnovamento delle infrastrutture irrigue al fine di monitorare al meglio l'attuazione del piano di interventi nonché per coordinare e programmare i fondi destinati all'emergenza irrigua, attualmente pari a circa 700 milioni di euro, e definire le priorità di un nuovo piano di investimenti da programmare nel breve-medio periodo. Inoltre, il Governo si impegna a promuovere la realizzazione di impianti aziendali per la raccolta, lo stoccaggio e l'uso irriguo sostenibile e ad assicurare, anche attraverso il reperimento di risorse finanziarie aggiuntive, ogni forma di ristoro utile per le aziende agricole colpite dalla siccità, prevedendo che le stesse possano accedere ai benefici del Fondo di solidarietà anche se non hanno stipulato una polizza assicurativa, disponendo, altresì, la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e dei mutui anche agli agricoltori assicurati.
Infine, il ministro Martina si impegna ad accelerare le procedure necessarie al tempestivo utilizzo delle risorse finanziarie già disponibili per il settore irriguo, tenuto conto dell'esistenza di idonei progetti già cantierabili che saranno presentati a fronte del bando la cui scadenza è fissata per il 31 agosto prossimo presso i consorzi di bonifica, velocizzando il completamento delle opere irrigue e provvedendo a pubblicare e ad aggiornare costantemente l'avanzamento dei lavori al fine di registrare i progressi compiuti. Oltre 22 milioni di euro sono, invece, i finanziamenti che attende di ricevere il Consorzio di Bonifica della Capitanata. "Se da un lato il Parlamento ha compiuto tutti gli sforzi necessari per indicare una linea risolutiva al Governo, che ci attendiamo esegua le misure suggerite nel più breve tempo possibile - dichiara il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera - dall'altro se non vengono elargite le risorse finanziarie necessarie ad espletare i progetti e i lavori è ovvio che non si darà mai una soluzione alla scarsità di risorse idriche. Nei suoi quattro invasi (Occhito, Capaciotti, Capaccio, Osento), infatti, il Consorzio di Bonifica della Capitanata calcola un ammanco di 51 milioni di metri cubi di acqua rispetto agli stessi giorni del 2016. Per questo ho presentato una interrogazione parlamentare rivolta al ministro Martina - continua L'Abbate (M5S) - per chiedere l'erogazione delle somme relative ai decreti di concessione dei finanziamenti per una serie di interventi rimasti in sospeso da tempo". Con la delibera CIPE del 10 novembre 2014, denominata "Rimodulazione dei piani di utilizzo delle risorse finanziarie relative al programma nazionale per l'approvvigionamento idrico in agricoltura e per lo sviluppo dell'irrigazione", venivano infatti sovvenzionati ben otto interventi relativi al Consorzio di Bonifica della Capitanata per un ammontare complessivo di 22.136.000 euro.
Infine, il ministro Martina si impegna ad accelerare le procedure necessarie al tempestivo utilizzo delle risorse finanziarie già disponibili per il settore irriguo, tenuto conto dell'esistenza di idonei progetti già cantierabili che saranno presentati a fronte del bando la cui scadenza è fissata per il 31 agosto prossimo presso i consorzi di bonifica, velocizzando il completamento delle opere irrigue e provvedendo a pubblicare e ad aggiornare costantemente l'avanzamento dei lavori al fine di registrare i progressi compiuti. Oltre 22 milioni di euro sono, invece, i finanziamenti che attende di ricevere il Consorzio di Bonifica della Capitanata. "Se da un lato il Parlamento ha compiuto tutti gli sforzi necessari per indicare una linea risolutiva al Governo, che ci attendiamo esegua le misure suggerite nel più breve tempo possibile - dichiara il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera - dall'altro se non vengono elargite le risorse finanziarie necessarie ad espletare i progetti e i lavori è ovvio che non si darà mai una soluzione alla scarsità di risorse idriche. Nei suoi quattro invasi (Occhito, Capaciotti, Capaccio, Osento), infatti, il Consorzio di Bonifica della Capitanata calcola un ammanco di 51 milioni di metri cubi di acqua rispetto agli stessi giorni del 2016. Per questo ho presentato una interrogazione parlamentare rivolta al ministro Martina - continua L'Abbate (M5S) - per chiedere l'erogazione delle somme relative ai decreti di concessione dei finanziamenti per una serie di interventi rimasti in sospeso da tempo". Con la delibera CIPE del 10 novembre 2014, denominata "Rimodulazione dei piani di utilizzo delle risorse finanziarie relative al programma nazionale per l'approvvigionamento idrico in agricoltura e per lo sviluppo dell'irrigazione", venivano infatti sovvenzionati ben otto interventi relativi al Consorzio di Bonifica della Capitanata per un ammontare complessivo di 22.136.000 euro.