Soppressione tribunali: bocciata in commissione la proposta di referendum
Sarà comunque all'odg del consiglio regionale di oggi. La proposta di delibera, come provvedimento urgente
martedì 24 settembre 2013
9.49
La proposta di adesione alla richiesta del Referendum abrogativo della legge che prevede la soppressione dei Tribunali minori, a seguito della riorganizzazione degli Uffici giudiziari, è stata bocciata dalla VII commissione (Affari istituzionali), riunitasi ieri, e presieduta pro tempore da Franco Pastore in sostituzione di Giannicola De Leonardis. Il provvedimento è frutto dell'Ufficio di Presidenza che si è avvalso della richiesta adottata da altre Regioni (Abbruzzo, Calabria e Campania).
Per la norma stabilita dal regolamento interno al Consiglio regionale, che prevede per la VII Commissione il voto favorevole dei ¾ dei presenti, la proposta non ha superato il vaglio della Commissione, ottenendo solo quattro voti favorevoli e sei astenuti. L'astensione è stata espressa dalla maggioranza dei presenti che hanno insistito sul fatto che l'istituto referendario deve essere considerato come l'ultima risorsa e che spetta alla politica affermare il proprio primato. L'adesione alla proposta – secondo gli astenuti – si tradurrebbe in una diminutio della politica e in uno sgarbo istituzionale che potrebbe generare un contenzioso politico-istituzionale. Si sono astenuti quindi: i capigruppo Pino Romano (Pd), Salvatore Negro (Udc), Davide Bellomo (I Pugliesi), Francesco De Biasi (PPdT), il vice capogruppo vicario del Pdl Erio Congedo e il consigliere di MeP Antonio Martucci. Favorevoli alla proposta invece il capogruppo di Sel Michele Losappio, Anna Nuzziello (PpV), Franco Pastore (Misto-PSI) e Francesco Damone (Misto). Il parere favorevole a questa proposta referendaria scaturisce dalla considerazione che il malcontento della popolazione, delle Associazioni degli avvocati e degli operatori della giustizia cresce a dismisura e che nonostante ad oggi siano state intraprese molteplici azioni, nulla si è mosso a livello ministeriale.
Il presidente Pastore in conclusione dei lavori di ieri, ha espresso la volontà di far iscrivere all'ordine del giorno della seduta consiliare di oggi, la proposta di delibera, come provvedimento urgente, con le cinque firme necessarie. «La scelta di non decidere delle opposizioni - ha detto Pastore - non impedirà alla delibera di giungere domani stesso all'attenzione del Consiglio regionale per l'approfondimento e, mi auguro, anche l'approvazione di un intervento necessario. In Aula potranno venire allo scoperto le differenze tra quanti fanno politica nel territorio, per il territorio e vogliono venire incontro alle esigenze più sentite di categorie professionali e cittadini, e quanti invece, denunciano solo a parole l'emergenza giustizia, tirandosi indietro al momento dei fatti».