Sovraffollamento delle carceri pugliesi

Il vicepresidente del Consiglio regionale Giannicola De Leonardis(FdI) ha portato la sua solidarietà alla Polizia Penitenziaria

venerdì 25 marzo 2022 22.22
Questa mattina il vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere di Fratelli d'Italia, Giannicola De Leonardis, ha portato la sua solidarietà alla polizia penitenziaria che manifestava davanti al carcere di Foggia. "Questa mattina ho avuto modo di ascoltare approfonditamente le istanze degli agenti di Polizia Penitenziaria - dichiara Giannicola De Leonardis, - che denunciano gravi e molteplici problematiche che attanagliano il carcere di Foggia. Dall'annoso sovraffollamento a un organico di agenti ridotto all'osso, sovraccarico di lavoro e sottoposto a turni massacranti, che andrebbe massicciamente potenziato. Gli episodi di aggressioni nei confronti degli agenti da parte dei detenuti si susseguono all'ordine del giorno. Come ai detenuti con particolari problemi psichiatrici non può essere garantita la necessaria assistenza per la quale è necessario attivare strutture idonee in Capitanata, attualmente assenti. "L'indice di sovraffollamento nelle carceri pugliesi è del 40%, cioè 3800 detenuti a fronte di una capienza delle strutture di 2450 posti a cui devono far fronte appena 1960 agenti di Polizia Penitenziaria (nel 2001 gli agenti in servizio erano 2400). A Foggia, a fronte di una capienza di 360 posti, sono ben 600 i detenuti ospitati a cui devono far fronte 260 agenti (erano 340 nel 2000). "In Puglia esiste una sola struttura, a Lecce, che sarebbe in grado di prendersi cura dei detenuti affetti da patologie psichiatriche ma, allo stato attuale, risulta praticamente chiusa. Altri 40 posti sono attivi a Spinazzola e Carovigno. In Capitanata, invece, non è attivo nessun presidio. Chiediamo con forza - conclude Giannicola De Leonardis- al Ministro della Giustizia, Cartabia, al presidente Emiliano e all'assessore alla Sanità, Palese, di attivarsi immediatamente per sanare una situazione esplosiva in cui la sicurezza degli agenti, la salute dei detenuti e la corretta gestione del carcere di Foggia siano i capisaldi attraverso cui la casa circondariale sia davvero un luogo di riabilitazione e non un inferno dantesco".