SP 2, Ventola: «E' frustrante assistere inermi alla perdita di vite umane»
«Troppe carte, troppe norme, troppe competenze ne bloccano gli interventi»
venerdì 16 maggio 2014
14.50
L'incidente sulla Strada Provinciale n. 2 "Andriese-Coratina", l'ex SS98, che ha portato alla morte di tre persone di cui uno di Trani, ha spinto il presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Ventola, ad intervenire in merito alla sicurezza stradale e alla "tanta" burocrazia che ne blocca gli interventi.
«E' frustrante il dover assistere quasi inermi alla perdita di vite umane - dice Ventola - che ogni giorno siamo costretti a contare sulle nostre strade. Come amministratore pubblico, perciò parte della classe politica, me ne vergogno! Certo molti incidenti sono frutto della fatalità, altri dell'imprudenza. Ciò non toglie che chi amministra è deputato a creare le condizioni per un adeguato livello di servizi, per la sicurezza e tanto altro. Alle Province, per la parte di competenza, spetta la responsabilità delle strade provinciali. La ex SS 98, poi SP 231, ora SP 2, dopo quella statale e della Provincia di Bari, ora è strada che rientra nella nostra competenza. Perché vergogna e frustrazione? - continua Ventola - Perché non può continuare così come ribadisco dappertutto, non si può continuare a fare una corsa ad ostacoli che impediscono il traguardo. In virtù dell'infaticabile lavoro degli uffici e del dirigente, da subito abbiamo messo mano per superare una eterna incompiuta. E siccome è giusto dare a Cesare ciò che è di Cesare, devo ricordare che tre anni fa, grazie all'intervento del Ministro Fitto, la SP 2 è stata destinataria del finanziamento per la sistemazione definitiva di tutto il tratto (oltre alla circonvallazione del Comune di Andria). Con la delibera CIPE n. 62 del 2011 - Fondo per lo sviluppo e la coesione, sono stati finanziati i lavori di completamento per l'ammodernamento, l'allargamento del piano viabile e la realizzazione della viabilità di servizio. Completati i progetti, le innumerevoli formalità previste e fatte le gare, due sono i lotti dei lavori che la Provincia ha appaltato, pervenendo per entrambi all'aggiudicazione definitiva: 10 milioni il 1°, 24,5 il 2°, affidati dalla procedura pubblica ad aziende peraltro appartenenti al territorio. Il problema dov'è? Nella farraginosità del sistema: troppe carte, troppe norme, troppe competenze tra enti differenti. Mentre ti sembra di aver superato già mille ostacoli burocratici, ne trovi altrettanti casomai anche perché nel frattempo le certificazioni prodotte sono scadute».
«Per la SP2, dopo il finanziamento dell'opera, abbiamo dovuto attendere quasi due anni. Poi, seguendo passo passo tutte le incombenze, abbiamo superato le fasi dell'aggiudicazione, con riserva prima e definitiva dopo, proprio per velocizzare al massimo. Eppure non basta ancora. Aspettiamo altre autorizzazioni che per legge sono necessarie per la cantierizzazione dell'opera. Chi sta a Roma, chi legifera e chi governa - conclude il Presidente della Bat - deve capire che il Paese non può continuare ad essere ingessato così tanto. Con la drastica riduzione delle risorse trasferite annualmente agli enti locali ed alle Province in particolare, la nostra Provincia è passata da 12 milioni a soli 900 mila euro; idem per il personale che subisce il blocco del turnover mentre le procedure aumentano alla faccia della semplificazione e del recupero di efficienza. Siamo lenti, improduttivi, affatto adeguati alle esigenze del mercato, della gente, degli imprenditori. Così come succede nel mondo del lavoro, anche su questo versante consumiamo energie che non vorremmo spendere: piangiamo!»
«E' frustrante il dover assistere quasi inermi alla perdita di vite umane - dice Ventola - che ogni giorno siamo costretti a contare sulle nostre strade. Come amministratore pubblico, perciò parte della classe politica, me ne vergogno! Certo molti incidenti sono frutto della fatalità, altri dell'imprudenza. Ciò non toglie che chi amministra è deputato a creare le condizioni per un adeguato livello di servizi, per la sicurezza e tanto altro. Alle Province, per la parte di competenza, spetta la responsabilità delle strade provinciali. La ex SS 98, poi SP 231, ora SP 2, dopo quella statale e della Provincia di Bari, ora è strada che rientra nella nostra competenza. Perché vergogna e frustrazione? - continua Ventola - Perché non può continuare così come ribadisco dappertutto, non si può continuare a fare una corsa ad ostacoli che impediscono il traguardo. In virtù dell'infaticabile lavoro degli uffici e del dirigente, da subito abbiamo messo mano per superare una eterna incompiuta. E siccome è giusto dare a Cesare ciò che è di Cesare, devo ricordare che tre anni fa, grazie all'intervento del Ministro Fitto, la SP 2 è stata destinataria del finanziamento per la sistemazione definitiva di tutto il tratto (oltre alla circonvallazione del Comune di Andria). Con la delibera CIPE n. 62 del 2011 - Fondo per lo sviluppo e la coesione, sono stati finanziati i lavori di completamento per l'ammodernamento, l'allargamento del piano viabile e la realizzazione della viabilità di servizio. Completati i progetti, le innumerevoli formalità previste e fatte le gare, due sono i lotti dei lavori che la Provincia ha appaltato, pervenendo per entrambi all'aggiudicazione definitiva: 10 milioni il 1°, 24,5 il 2°, affidati dalla procedura pubblica ad aziende peraltro appartenenti al territorio. Il problema dov'è? Nella farraginosità del sistema: troppe carte, troppe norme, troppe competenze tra enti differenti. Mentre ti sembra di aver superato già mille ostacoli burocratici, ne trovi altrettanti casomai anche perché nel frattempo le certificazioni prodotte sono scadute».
«Per la SP2, dopo il finanziamento dell'opera, abbiamo dovuto attendere quasi due anni. Poi, seguendo passo passo tutte le incombenze, abbiamo superato le fasi dell'aggiudicazione, con riserva prima e definitiva dopo, proprio per velocizzare al massimo. Eppure non basta ancora. Aspettiamo altre autorizzazioni che per legge sono necessarie per la cantierizzazione dell'opera. Chi sta a Roma, chi legifera e chi governa - conclude il Presidente della Bat - deve capire che il Paese non può continuare ad essere ingessato così tanto. Con la drastica riduzione delle risorse trasferite annualmente agli enti locali ed alle Province in particolare, la nostra Provincia è passata da 12 milioni a soli 900 mila euro; idem per il personale che subisce il blocco del turnover mentre le procedure aumentano alla faccia della semplificazione e del recupero di efficienza. Siamo lenti, improduttivi, affatto adeguati alle esigenze del mercato, della gente, degli imprenditori. Così come succede nel mondo del lavoro, anche su questo versante consumiamo energie che non vorremmo spendere: piangiamo!»