Standing ovation per “Tott na famigghj”
La commedia scritta da Tonino Gallucci
giovedì 12 aprile 2018
17.03
È calato il sipario sulla rassegna teatrale 2017–2018 tenutasi a Minervo Murge(BT) che ha visto protagonista l'Associazione "Teatro La Scesc-l". "Chiude, passando dal 'botto' iniziale, all'acclamazione", tra i titoli della stampa locale per la seconda replica della commedia "Tott na famigghj", con i testi firmati da Tonino Gallucci e la regia affidata a Loredana Sassi. Continua il momento magico per Tonino Gallucci, molto conosciuto e stimato a Canosa per i suoi trascorsi lavorativi, dal 1972 fino al 2012, nel ruolo di assistente amministrativo presso l'I.T.C. 'Luigi Einaudi' che lo scorso gennaio è risultato tra i vincitori del concorso "1° Premio Letterario Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali", a cura della Pro Loco UNPLI Canosa e U.T.E. con il componimento in vernacolo "La brutta bestj", la 'brutta bestia' quale è il cancro, il male del secolo. Consensi e commenti positivi per l'Associazione Teatro "La Scesc-l", per l'ennesima prova sul palcoscenico accolta dalla larga partecipazione di pubblico e dai lunghi applausi tributati entusiasticamente al gruppo amatoriale. L'Associazione minervinese può fregiarsi di annoverare tra le proprie fila personalità importanti del teatro dialettale che sul palco hanno dato il massimo, sprigionando un'incredibile energia e la verve tipica del vernacolo. I meriti vanno a Valeria Sassi, Concetta Giuliano, Franco Caldarola, Franco Volpe Marinella e Rosita Carbone, Anna Sassi, Raffaele Martoccia, Michela Tarallo, Marco Chieppa, Luigi Carlone, Mimmo Sassi (nella duplice veste di attore e cantante), i debuttanti Dino Castrovilli e Graziano Rinelli (scenografo). Rappresentazione teatrale e spettacolo musicale in "versione rigorosamente live", un binomio perfetto grazie anche al contributo artistico di Salvatore Gagliardi e Maria Alessia Petilli(chitarra e voce) che hanno reinterpretato le canzoni concernenti il periodo storico-sociale portato in scena con quel pizzico innovativo molto evocativo. Passato, presente e futuro all'insegna del dialetto che suscita sempre forti emozioni, un patrimonio della comunità minervinese per mantenere viva la cultura tipica, il senso delle tradizioni e della storia locale, delle classi popolari cui spesso il dialetto ha dato voce e continua ad essere la lingua familiare con il suo carico di ricordi e affetti.