Stanislao Sciannamea, coordinatore del PDL:"Un altro salasso per i canosini con risvolti peggiori"
Dopo dieci anni in cui Canosa ha avuto la tassazione minima in tutti i settori, con l'Amministrazione di sinistra ogni occasione è buona allo scopo di fare solo cassa ad ogni costo. Fino ad un anno fa Canosa aveva gli indici di tassazione più bassi.
venerdì 26 luglio 2013
10.06
Con l'aumento dei cosiddetti costi di costruzione approvati nell' ultimo Consiglio Comunale dal sindaco La Salvia e dalla sua maggioranza di sinistra, ancora una volta si mettono le mani nelle tasche dei canosini.
Dopo dieci anni in cui Canosa ha avuto la tassazione minima in tutti i settori, con l'Amministrazione di sinistra ogni occasione è buona allo scopo di fare solo cassa ad ogni costo: prima hanno aumentato la tassazione locale con la scusa sbugiardata di debiti assurdi; ora stanno aumentando qualsiasi cosa possibile: si pagherà per sposarsi civilmente, si pagherà molto di più - dal 50% fino al 15 volte di più - in materia edilizia.
La Salvia, per giustificarsi richiama l'etica: chi ha di più deve dare di più! Tutte le tasse sono pagate di più da chi ha di più ed in maniera progressiva come disposto dalla Costituzione italiana. Se però si ragiona per principio e partito preso, avendo la benda agli occhi, succede come con la "pentolaccia" quando si è troppo irruenti, prima di romperla si rischia solo di rompere la testa ai presenti.
Fino ad un anno fa Canosa aveva gli indici di tassazione più bassi.
Il mantenimento al minimo possibile di ogni onere intendeva sostenere le già difficili condizioni in tutte le fasce sociali e nei settori produttivi. Non era un caso se in edilizia, per rimanere in tema, molti sceglievano di comprare casa a Canosa per i prezzi più competitivi rispetto ai Comuni vicini, anche per i nostri costi di costruzione contenuti che hanno consentito una risposta alla incipiente crisi economica ed occupazionale di carpentieri, muratori, operai e così via.
Ora, mentre il mercato dell'edilizia è fermo, con la perdita di 700 mila posti di lavoro - a livello nazionale sono tutti impegnati a trovare le misure per farvi fronte -, Canosa aumenta anche le tasse dei costi concessori: costerà di più fare un certificato e ristrutturare casa. Chi paga? secondo l'Amministrazione La Salvia chi ha di più.
Secondo noi ed in realtà tutto il sistema. Se a Canosa, da un calcolo sommario, una casa potrà costare anche fino a qualche migliaia di euro in più, con effetto leva sul mercato immobiliare locale, ancora meno si comprerà. Ancor di più l'aggravio sulle permute dei suoli concessori.
Ma ci saranno soprattutto meno ristrutturazioni, a carico di chi non vuole o non può avere una casa nuova, meno lavoro, meno circolazione di danaro. Più costi sociali, disoccupazione.
E' vero, come dice il vice sindaco e assessore Basile, c'è un ipotetico rischio da Corte dei Conti per i pubblici Amministratori che non hanno adeguato certi costi. E' stata una scelta politica quella della precedente Amministrazione di centrodestra Ventola, abbiamo avuto il coraggio di non aumentare nessuna tassa, anche a costo di rischiare in proprio come Amministratori: non si può spremere un limone già secco. Per arginare la crisi noi siamo stati disposti ad esporci come, per la verità, hanno fatto molti altri Comuni.
Per dirla con Totò, è la somma che fa il totale. Alla fine faremo i conti su quanto sta costando ai canosini questo atteggiamento miope e "commissariale"..
La Salvia si spinge a parlare di orgoglio e di futuro per queste scelte. Raschiare il fondo del barile per far cassa vale fino ad un certo punto (Monti docet).. Ogni medaglia ha un suo rovescio e quando si amministra occorre guardare sempre entrambe le facce.
Perciò, si lasci stare il futuro, così continuando sarà difficile che sia roseo per i canosini.
Il coordinatore cittadino PDL, Stanislao Sciannamea
Dopo dieci anni in cui Canosa ha avuto la tassazione minima in tutti i settori, con l'Amministrazione di sinistra ogni occasione è buona allo scopo di fare solo cassa ad ogni costo: prima hanno aumentato la tassazione locale con la scusa sbugiardata di debiti assurdi; ora stanno aumentando qualsiasi cosa possibile: si pagherà per sposarsi civilmente, si pagherà molto di più - dal 50% fino al 15 volte di più - in materia edilizia.
La Salvia, per giustificarsi richiama l'etica: chi ha di più deve dare di più! Tutte le tasse sono pagate di più da chi ha di più ed in maniera progressiva come disposto dalla Costituzione italiana. Se però si ragiona per principio e partito preso, avendo la benda agli occhi, succede come con la "pentolaccia" quando si è troppo irruenti, prima di romperla si rischia solo di rompere la testa ai presenti.
Fino ad un anno fa Canosa aveva gli indici di tassazione più bassi.
Il mantenimento al minimo possibile di ogni onere intendeva sostenere le già difficili condizioni in tutte le fasce sociali e nei settori produttivi. Non era un caso se in edilizia, per rimanere in tema, molti sceglievano di comprare casa a Canosa per i prezzi più competitivi rispetto ai Comuni vicini, anche per i nostri costi di costruzione contenuti che hanno consentito una risposta alla incipiente crisi economica ed occupazionale di carpentieri, muratori, operai e così via.
Ora, mentre il mercato dell'edilizia è fermo, con la perdita di 700 mila posti di lavoro - a livello nazionale sono tutti impegnati a trovare le misure per farvi fronte -, Canosa aumenta anche le tasse dei costi concessori: costerà di più fare un certificato e ristrutturare casa. Chi paga? secondo l'Amministrazione La Salvia chi ha di più.
Secondo noi ed in realtà tutto il sistema. Se a Canosa, da un calcolo sommario, una casa potrà costare anche fino a qualche migliaia di euro in più, con effetto leva sul mercato immobiliare locale, ancora meno si comprerà. Ancor di più l'aggravio sulle permute dei suoli concessori.
Ma ci saranno soprattutto meno ristrutturazioni, a carico di chi non vuole o non può avere una casa nuova, meno lavoro, meno circolazione di danaro. Più costi sociali, disoccupazione.
E' vero, come dice il vice sindaco e assessore Basile, c'è un ipotetico rischio da Corte dei Conti per i pubblici Amministratori che non hanno adeguato certi costi. E' stata una scelta politica quella della precedente Amministrazione di centrodestra Ventola, abbiamo avuto il coraggio di non aumentare nessuna tassa, anche a costo di rischiare in proprio come Amministratori: non si può spremere un limone già secco. Per arginare la crisi noi siamo stati disposti ad esporci come, per la verità, hanno fatto molti altri Comuni.
Per dirla con Totò, è la somma che fa il totale. Alla fine faremo i conti su quanto sta costando ai canosini questo atteggiamento miope e "commissariale"..
La Salvia si spinge a parlare di orgoglio e di futuro per queste scelte. Raschiare il fondo del barile per far cassa vale fino ad un certo punto (Monti docet).. Ogni medaglia ha un suo rovescio e quando si amministra occorre guardare sempre entrambe le facce.
Perciò, si lasci stare il futuro, così continuando sarà difficile che sia roseo per i canosini.
Il coordinatore cittadino PDL, Stanislao Sciannamea