Stefano Benedettini: suor Margherita Carella, un ricordo sempre vivo!
Superiora per molti anni dell' Istituto Anna Minerva di Canosa
giovedì 12 giugno 2014
16.00
Lo scorso 12 Maggio presso l'Ospedale Gemelli di Roma è deceduta suor Margherita Carella, superiora per molti anni dell' Istituto Anna Minerva di Canosa, delle suore Figlie missionarie del Calvario. Suor Margherita ha ripetuto con Maria il suo "fiat" alla volontà del Padre dopo essere stata provata da una lunga infermità.
Ho conosciuto suor Margherita fin da quando ero piccolo e ho sempre ammirato la tenacia con la quale sia d'estate che d'inverno, sia con il sol leone e che con il freddo tagliente portava la Comunione agli ammalati e pregava con loro. Suor Margherita è stata una fervida donna di preghiera che ha sempre operato per il bene delle sua comunità e dei bambini che ha tanto amato non con autorità ma con autorevolezza e diligenza.
Negli ultimi anni della sua permanenza a Canosa era solita soggiornare in portineria dove ogni giorno accoglieva con il sorriso bambini e genitori ed era sempre pronta ad ascoltare, consigliare, indirizzare quanti per un motivo o per un altro si avvicinavano e le chiedevano qualcosa.
Ricordo molto bene le chiacchierate con suor Margherita fin quando è stata qui a Canosa, così come quelle per telefono, fino allo scorso 20 aprile, giorno di Pasqua. Era solita sollecitarmi a non demordere mai con lo studio, anche nelle discipline più ostili e a non abbandonare mai la preghiera, unico strumento potente "che compie grandi cose". Mi ripeteva sempre che pregava per me, per le vocazioni sacerdotali e religiose e per gli ammalati che ha visitato portando loro Gesù Eucarestia fin quando ha potuto.
Cara suor Margherita ti accompagnano con la preghiera più fervida le Tue consorelle, la comunità di Canosa, i bambini oggi giovani che hai cresciuto con le loro famiglie e quanti hanno avuto modo di averti conosciuta e stimata come maestra e religiosa. In Paradiso ti accompagnino gli angeli e ti conducano al cospetto del Padre, quel Padre che hai amato e a cui hai dedicato con amore e gioia la tua vita.
Stefano Benedettini
Ho conosciuto suor Margherita fin da quando ero piccolo e ho sempre ammirato la tenacia con la quale sia d'estate che d'inverno, sia con il sol leone e che con il freddo tagliente portava la Comunione agli ammalati e pregava con loro. Suor Margherita è stata una fervida donna di preghiera che ha sempre operato per il bene delle sua comunità e dei bambini che ha tanto amato non con autorità ma con autorevolezza e diligenza.
Negli ultimi anni della sua permanenza a Canosa era solita soggiornare in portineria dove ogni giorno accoglieva con il sorriso bambini e genitori ed era sempre pronta ad ascoltare, consigliare, indirizzare quanti per un motivo o per un altro si avvicinavano e le chiedevano qualcosa.
Ricordo molto bene le chiacchierate con suor Margherita fin quando è stata qui a Canosa, così come quelle per telefono, fino allo scorso 20 aprile, giorno di Pasqua. Era solita sollecitarmi a non demordere mai con lo studio, anche nelle discipline più ostili e a non abbandonare mai la preghiera, unico strumento potente "che compie grandi cose". Mi ripeteva sempre che pregava per me, per le vocazioni sacerdotali e religiose e per gli ammalati che ha visitato portando loro Gesù Eucarestia fin quando ha potuto.
Cara suor Margherita ti accompagnano con la preghiera più fervida le Tue consorelle, la comunità di Canosa, i bambini oggi giovani che hai cresciuto con le loro famiglie e quanti hanno avuto modo di averti conosciuta e stimata come maestra e religiosa. In Paradiso ti accompagnino gli angeli e ti conducano al cospetto del Padre, quel Padre che hai amato e a cui hai dedicato con amore e gioia la tua vita.
Stefano Benedettini