Stili di vita e salute degli adolescenti in Puglia

Emiliano alla presentazione dei dati

giovedì 20 febbraio 2020 22.59
"L'indagine che oggi viene presentata qui in Fiera del Levante dimostra l'attenzione degli uffici regionali, e della politica regionale, nei confronti di un mondo alle volte difficile da interpretare per gli adulti ma importantissimo per costruire buoni stili di vita. Lo studio Health Behaviour in School - aged Children (HBSC) restituisce preziose informazioni sia sui principali stili di vita condotti dagli adolescenti e su alcune caratteristiche della loro salute, sia su rilevanti aspetti della loro vita sociale, quali le relazioni intra-familiari, il rapporto con gli altri studenti, quello con la scuola, quello con il pc e le loro dipendenze. Sono informazioni preziose per il decisore politico e per orientare il sistema sanitario e di prevenzione. Insomma, con questi dati che ci arrivano ogni quattro anni e che sono dati raccolti in tutta Europa, ma anche in alcuni Paesi extra UE, dobbiamo cercare di produrre il miglior esito possibile sulla salute dei nostri ragazzi". Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenuto questa mattina al convegno "La salute degli adolescenti in Regione Puglia: i dati nazionali e regionali della sorveglianza Health Behaviour in School - aged Children (HBSC). Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 11, 13, 15 anni", organizzato dal Dipartimento regionale di Promozione della Salute e del Benessere Sociale, in collaborazione con l'Istituto Superiore della Sanità. I dati sulle abitudini degli adolescenti, presentati questa mattina, sono stati raccolti nel biennio 2017-2018 e sono confluiti in un report nazionale ed in un report di dettaglio regionale che coglie ed evidenzia i mutamenti dei fenomeni osservati.

"Mi auguro – ha concluso il presidente Emiliano che la miniera di informazioni messa a disposizione in questo primo report HBSC possa essere utilizzata dagli operatori della Salute e della Scuola, dalle Istituzioni tutte, dalle famiglie, dai ragazzi stessi e dall'intera società civile, in una sorta di relazione a rete e interdisciplinare che possa indurre i nostri ragazzi a vivere meglio, mangiare meglio, muoversi meglio, e le istituzioni a mettere in campo politiche migliori e in grado ci parlare con il mondo giovanile. Vorrei infine ringraziare tutte le strutture della Regione Puglia che hanno condotto, assieme al garante per i minori Ludovico Abbaticchio, questa indagine sul territorio così importante per tutti noi".

Il Sistema di Sorveglianza nazionale "Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 11,13,15", prevede la raccolta di informazioni sui comportamenti ed abitudini in età scolare, in quella fascia d'età cioè in cui si instaurano e si rafforzano i comportamenti non salutari, collegati in particolare allo sviluppo delle malattie croniche. È uno studio di sorveglianza, ideato e promosso dall'Ufficio Regionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per l'Europa, che si svolge ogni quattro anni e che offre la straordinaria opportunità di realizzare confronti sia nazionali e interregionali sia internazionali, giacchè viene svolto contemporaneamente e con la medesima metodologia, non soltanto nei Paesi europei ma anche in alcuni Paesi d'oltreoceano. Il campione 2018 in Italia è costituito da 85.172 ragazzi, di cui di 11 anni il 36,6%, di 13 anni il 36,0%, di 15 anni il 27,5%. Le calssi campionate in tutta Italia sono state 4.183. Nella Regione Puglia sono state campionate 113 classi per la scuola secondaria di I grado (Classe I e III) e 64 classi di per la scuola secondario di II grado (Classe II), per un totale di 177 classi. Hanno restituito i questionari compilati 172 classi con una rispondenza complessiva del 97,2%. Le indagini hanno riguardato un elevato numero di ambiti tra i quali lo stato nutrizionale, le abitudini alimentari, l'attività fisica, la sedentarietà, il fumo, la cannabis, l'alcool, il binge drinking, il gioco d'azzardo, lo status socio-economico familiare, le relazione genitori-figli, la scuola, il rapporto insegnanti-studenti, il bullismo, il cyberbullismo, la salute e il benessere percepito, i sintomi e l'utilizzo di farmaci, l'uso di social media, l'intrattenimento video e videoludico etc.