Sud e Europa, una nuova prospettiva per l'Italia
Il ministro Provenzano e il presidente Emiliano alla conferenza stampa
domenica 15 settembre 2019
16.58
Questa mattina nel Padiglione 152 della Regione Puglia nella Fiera del Levante di Bari, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato alla conferenza stampa del ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, su "Sud e Europa, una nuova prospettiva per l'Italia". Per il ministro Provenzano "Il messaggio che dobbiamo lanciare è che investire al sud fa bene a tutta l'Italia e anche al centro nord. Questa è la nostra priorità, ed è in discontinuità con gli ultimi 20 anni in cui l'Italia si è avvitata in una contrapposizione territoriale tra nord e sud che ha fatto male all'intero paese. Dobbiamo fare del Mezzogiorno l'area in cui sperimentare, avviare, anticipare il modello di sviluppo che dobbiamo realizzare in tutta Italia domani".
Secondo Michele Emiliano: "Ho dato piena disponibilità al ministro Provenzano alla creazione di un coordinamento tra le Regioni del Mezzogiorno che renda più facile il suo lavoro e la armonizzazione delle politiche delle regioni del Sud con quelle del suo Governo. A questo fine mi sono impegnato a presentare al più presto possibile al suo ministero, a quello del ministro Boccia e al presidente del Consiglio il Piano strategico della Puglia che stiamo redigendo per costruire la visione dei prossimi dieci anni. Ma oltre che le visioni e le idee bisogna anche pensare a come i soldi si spendono, con quale velocità e con quali risultati. Per ottenere la massima velocità nella spesa bisogna coinvolgere i comuni, fare progetti concreti, non pretendere di accentrare ogni mossa su Roma".
Per il presidente della Regione Puglia, "la questione del riequilibrio della spesa corrente con quella per gli investimenti, è di fondamentale importanza. Noi abbiamo Comuni che non hanno i soldi per fare le progettazioni per partecipare alle assegnazioni dei fondi, perché non hanno la parte corrente. La Regione Puglia ha dovuto fare un fondo di rotazione per prestare i soldi ai Comuni per fare i progetti e realizzarli con i fondi europei. Questa storia deve finire. Se vogliamo 'abolire il Mezzogiorno', si devono fare le cose uguali per tutti, abolendo il principio della spesa storica e passando alla spesa basata sui costi standard. Questo tema molti anni fa era un pallino della Lega, ma si erano fatti male i conti perché questo sistema avrebbe aumentato i soldi a disposizione del Sud. Per questo non ne abbiamo più sentito parlare e sono passati a un altro argomento, quello dell'autonomia rafforzata. L'autonomia rafforzata per noi non è un tabù, ma non può essere attuata facendo trattenere i 9/10 del gettito fiscale sulle regioni del nord. Se proprio si deve fare un ragionamento sull'autonomia rafforzata bisogna mettere a punto un unico disegno di legge condiviso da tutte le regioni".
Secondo Michele Emiliano: "Ho dato piena disponibilità al ministro Provenzano alla creazione di un coordinamento tra le Regioni del Mezzogiorno che renda più facile il suo lavoro e la armonizzazione delle politiche delle regioni del Sud con quelle del suo Governo. A questo fine mi sono impegnato a presentare al più presto possibile al suo ministero, a quello del ministro Boccia e al presidente del Consiglio il Piano strategico della Puglia che stiamo redigendo per costruire la visione dei prossimi dieci anni. Ma oltre che le visioni e le idee bisogna anche pensare a come i soldi si spendono, con quale velocità e con quali risultati. Per ottenere la massima velocità nella spesa bisogna coinvolgere i comuni, fare progetti concreti, non pretendere di accentrare ogni mossa su Roma".
Per il presidente della Regione Puglia, "la questione del riequilibrio della spesa corrente con quella per gli investimenti, è di fondamentale importanza. Noi abbiamo Comuni che non hanno i soldi per fare le progettazioni per partecipare alle assegnazioni dei fondi, perché non hanno la parte corrente. La Regione Puglia ha dovuto fare un fondo di rotazione per prestare i soldi ai Comuni per fare i progetti e realizzarli con i fondi europei. Questa storia deve finire. Se vogliamo 'abolire il Mezzogiorno', si devono fare le cose uguali per tutti, abolendo il principio della spesa storica e passando alla spesa basata sui costi standard. Questo tema molti anni fa era un pallino della Lega, ma si erano fatti male i conti perché questo sistema avrebbe aumentato i soldi a disposizione del Sud. Per questo non ne abbiamo più sentito parlare e sono passati a un altro argomento, quello dell'autonomia rafforzata. L'autonomia rafforzata per noi non è un tabù, ma non può essere attuata facendo trattenere i 9/10 del gettito fiscale sulle regioni del nord. Se proprio si deve fare un ragionamento sull'autonomia rafforzata bisogna mettere a punto un unico disegno di legge condiviso da tutte le regioni".