Sulle vie dei ciottoli del Dialetto Canosino
Presentazione del saggio letterario di Giuseppe Di Nunno
mercoledì 3 febbraio 2016
17.53
Cresce l'attesa per la presentazione del saggio letterario "Sulle vie dei ciottoli del Dialetto Canosino", curato da Giuseppe Di Nunno, "la pénne du maéstre" o in latino 'stilus magistri'. Il libro illustrato composto di 265 pagine introduce al dialetto, dal greco διάλεκτος (pr. dialectos), cioè alla "lingua parlata" che si è tramandata oralmente nelle generazioni fino al '900 e che costituisce la "dignità" di un popolo.Le presentazioni, dalla Scuola Primaria all'Università di Foggia, al Museo Archeologico di Atene, riportano un saggio realizzato sul campo nel corso di tre anni, che raccoglie la cultura linguistica e proverbiale del Dialetto canosino con le ricerche storiche, etimologiche, filologiche di circa 900 vocaboli e la raccolta sistematica di 840 proverbi. Al libro sono allegate allegano circa 300 illustrazioni dall'Archivio fotografico del maestro Giuseppe Di Nunno.
Il Glossario dall'Italiano al Dialetto contribuisce ad arricchire la conoscenza e la cultura della stessa Lingua Italiana, nelle sue radici elleniche, latine, medievali e dell'800, per approdare alla memoria vissuta dei nonni nel '900. Il ciottolo del fiume Ofanto, "u vrìcce de l'Óffete" , che pavimentava le strade di un tempo, "quando eravamo ragazzi di strada", racconta la sua storia di paese quando "eravamo povera gente e incontravamano "tànda Crestiène". Il dialetto, come sito archeologico linguistico e culturale, racconta le parole in cui "siamo stati fasciati ('mbassète) nella culla /( la navìchele)". Il saggio riporta il dialetto canosino senza confini scrivendo ponti in diretta con diverse Regioni d'Italia nella stessa cultura popolare, dalla Capitanata e dalla Daunia, alla Sicilia, alla Sardegna, al Molise, alla Campania, al Veneto, al Piemonte, verso le terre di emigrazione canosina, che custodiscono ancora le nostre radici. É il ciottolo di fiume che sussurra in tante lingue e in dialetto la civiltà di Canosa di Puglia, Città di Principi, Imperatori , Vescovi. e… """dei nostri padri, del nostro popolo in dialetto: jévene nu pìcche analfabète / purtévene u chéule arrupezzète / ma fadegatéure e cu còre 'nnammurète; / jòsce me sò arrecurdète e 'n dialétte u sò scritte e u sò studiète / jìnd'a stu pajòse addà sò nète / a li Canusòne ca nan òne scurdète / li pecàbele add'òne stète 'mbassète (erano un po' analfabeti / portavano le pezze al sedere / ma, lavoratori e col cuore innamorato / Oggi me ne sono ricordato e in dialetto l'ho scritto e l'ho studiato / in questo paese dove sono nato / per i Canosini che non hanno dimenticato / i vocaboli dove sono stati fasciati). È sera, è notte, … "crèje jà n'àute jùrne, se Gèse Criste vòle!", domani è un altro giorno, se Gesù Cristo vuole!""
Nella salvaguardia del dialetto, lingua locale del '900, la presentazione del libro intitolato "Sulle vie dei ciottoli del Dialetto Canosino" si svolgerà giovedì 4 febbraio alle ore 18,00 presso la Biblioteca Comunale, in via G.Parini n.48. Per l'occasione, moderata dal giornalista Paolo Pinnelli de "La Gazzetta del Mezzogiorno" interverranno :dott. Ernesto La Salvia, sindaco di Canosa; prof. Sabino Facciolongo , assessore alla Cultura; dott.ssa Annamaria Fiore , Presidente Pro Loco; dott. Sabino Silvestri , Presidente Fondazione Archeologica Canosina e il maestro Giuseppe Di Nunno, relatore del saggio.
La cittadinanza è invitata
Il Glossario dall'Italiano al Dialetto contribuisce ad arricchire la conoscenza e la cultura della stessa Lingua Italiana, nelle sue radici elleniche, latine, medievali e dell'800, per approdare alla memoria vissuta dei nonni nel '900. Il ciottolo del fiume Ofanto, "u vrìcce de l'Óffete" , che pavimentava le strade di un tempo, "quando eravamo ragazzi di strada", racconta la sua storia di paese quando "eravamo povera gente e incontravamano "tànda Crestiène". Il dialetto, come sito archeologico linguistico e culturale, racconta le parole in cui "siamo stati fasciati ('mbassète) nella culla /( la navìchele)". Il saggio riporta il dialetto canosino senza confini scrivendo ponti in diretta con diverse Regioni d'Italia nella stessa cultura popolare, dalla Capitanata e dalla Daunia, alla Sicilia, alla Sardegna, al Molise, alla Campania, al Veneto, al Piemonte, verso le terre di emigrazione canosina, che custodiscono ancora le nostre radici. É il ciottolo di fiume che sussurra in tante lingue e in dialetto la civiltà di Canosa di Puglia, Città di Principi, Imperatori , Vescovi. e… """dei nostri padri, del nostro popolo in dialetto: jévene nu pìcche analfabète / purtévene u chéule arrupezzète / ma fadegatéure e cu còre 'nnammurète; / jòsce me sò arrecurdète e 'n dialétte u sò scritte e u sò studiète / jìnd'a stu pajòse addà sò nète / a li Canusòne ca nan òne scurdète / li pecàbele add'òne stète 'mbassète (erano un po' analfabeti / portavano le pezze al sedere / ma, lavoratori e col cuore innamorato / Oggi me ne sono ricordato e in dialetto l'ho scritto e l'ho studiato / in questo paese dove sono nato / per i Canosini che non hanno dimenticato / i vocaboli dove sono stati fasciati). È sera, è notte, … "crèje jà n'àute jùrne, se Gèse Criste vòle!", domani è un altro giorno, se Gesù Cristo vuole!""
Nella salvaguardia del dialetto, lingua locale del '900, la presentazione del libro intitolato "Sulle vie dei ciottoli del Dialetto Canosino" si svolgerà giovedì 4 febbraio alle ore 18,00 presso la Biblioteca Comunale, in via G.Parini n.48. Per l'occasione, moderata dal giornalista Paolo Pinnelli de "La Gazzetta del Mezzogiorno" interverranno :dott. Ernesto La Salvia, sindaco di Canosa; prof. Sabino Facciolongo , assessore alla Cultura; dott.ssa Annamaria Fiore , Presidente Pro Loco; dott. Sabino Silvestri , Presidente Fondazione Archeologica Canosina e il maestro Giuseppe Di Nunno, relatore del saggio.
La cittadinanza è invitata