Superata la bagarre elettorale, subito la questione Fondazione Bonomo
L’intervento dell’ex presidente BAT Francesco Ventola
domenica 10 maggio 2015
14.02
Realizzare ricerca scientifica nei settori agricolo, agro-alimentare, agro-industriale ed ambientale, questi gli scopi perseguiti e le attività effettivamente avviate dallo scorso autunno dalla "Fondazione Bonomo per la Ricerca in Agricoltura". Tante le perplessità che hanno adombrato la chiusura di quel che è stato il Centro Ricerche Bonomo alla fine di una gestione troppo abusata dalla politica. E' storia oramai superata quella che ha visto la Provincia di Barletta Andria Trani assolvere ad un impegno innanzitutto morale: non disperdere esperienze e risorse preziose, fatte di competenze professionali e patrimonio infra-strutturale, in una vicenda comunque molto complessa e di difficile gestione. Individuata una guida tecnica autorevole, quella del prof. Gianluca Nardone, la struttura ha ripreso vita. Acquisiti alcuni progetti finanziati dalla misura 124 del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, la ricerca applicata si è potuta concentrata sulla filiera cerearicola e florovivaistica, sull'innovazione biotecnologica per la produzione ecosostenibile del pomodoro d'industria e sull'ottimizzazione degli standard dell'uva da tavola, oltre che su alcuni altri progetti quali, ad esempio, l'uso alimentare delle foglie di vite, già portato a conclusione.
In marcata discontinuità con il passato, tutta l'attività è stata improntata a criteri di autosostentamento sottoscrivendo con ricercatori, tecnici e personale necessario, contratti a progetto che motivano l'impegno di ognuno, facendo di necessità virtù: nessun carrozzone, si lavora se ci sono commesse, se ci sono progetti e attività di ricerca da compiere.Ma non sono tutte "rose e fiori". Con la riforma "Delrio", voluta dal Governo Renzi, le funzioni e l'operatività delle Province che ne è uscita, rimettono in bilico ed in discussione il lavoro svolto responsabilmente dalla nostra Provincia. In campagna elettorale tutti parlano di programmi roboanti, favole a iosa, si promette di tutto di più: sviluppo, occupazione, servizi. Temi concreti ai più passano inosservati o diventano oggetto di ennesima strumentalizzazione quando ci si ricorda all'occorrenza.
La Fondazione Bonomo per la Ricerca in Agricoltura ha una mission che davvero la pone a servizio delle nostre eccellenze produttive potendo diventare un prezioso strumento per i tantissimi agricoltori nostrani, per le aziende di trasformazione, per tutte quelle realtà in cui la ricerca può svolgere un ruolo fondamentale per la competitività, per l'avanguardia di processo e di prodotto.Da tutto questo, può essere estranea la Regione, finora rimasta alla finestra? Chi è stato benefattore donando luoghi, strutture ed infrastrutture – il lascito di quella che in origine era la fondazione "Ente per l'assistenza all'infanzia Lorenzo e Giacinta Bonomo" -, il lavoro compiuto da coloro che ci hanno creduto, questo territorio, possono rimanere discriminati ed inascoltati ancora una volta?
Anche queste considerazioni, per un candidato al Consiglio Regionale della Puglia, rappresentano motivazioni per un impegno di sostanza, al di là delle belle parole o delle facili promesse demagogiche di circostanza che spesso marcano la distanza tra il solo saper dire e l'impegno coerente e concreto di chi ogni giorno deve lavorare come pubblico amministratore. Finita la bagarre elettorale, quale che sia il risultato, mi auguro sia questa una delle cose concrete su cui si vorrà lavorare già nei primissimi giorni attraverso il coinvolgimento diretto della Regione Puglia nella compagine della Fondazione: è tutto il territorio regionale che ne potrà guadagnare.
Francesco Ventola
In marcata discontinuità con il passato, tutta l'attività è stata improntata a criteri di autosostentamento sottoscrivendo con ricercatori, tecnici e personale necessario, contratti a progetto che motivano l'impegno di ognuno, facendo di necessità virtù: nessun carrozzone, si lavora se ci sono commesse, se ci sono progetti e attività di ricerca da compiere.Ma non sono tutte "rose e fiori". Con la riforma "Delrio", voluta dal Governo Renzi, le funzioni e l'operatività delle Province che ne è uscita, rimettono in bilico ed in discussione il lavoro svolto responsabilmente dalla nostra Provincia. In campagna elettorale tutti parlano di programmi roboanti, favole a iosa, si promette di tutto di più: sviluppo, occupazione, servizi. Temi concreti ai più passano inosservati o diventano oggetto di ennesima strumentalizzazione quando ci si ricorda all'occorrenza.
La Fondazione Bonomo per la Ricerca in Agricoltura ha una mission che davvero la pone a servizio delle nostre eccellenze produttive potendo diventare un prezioso strumento per i tantissimi agricoltori nostrani, per le aziende di trasformazione, per tutte quelle realtà in cui la ricerca può svolgere un ruolo fondamentale per la competitività, per l'avanguardia di processo e di prodotto.Da tutto questo, può essere estranea la Regione, finora rimasta alla finestra? Chi è stato benefattore donando luoghi, strutture ed infrastrutture – il lascito di quella che in origine era la fondazione "Ente per l'assistenza all'infanzia Lorenzo e Giacinta Bonomo" -, il lavoro compiuto da coloro che ci hanno creduto, questo territorio, possono rimanere discriminati ed inascoltati ancora una volta?
Anche queste considerazioni, per un candidato al Consiglio Regionale della Puglia, rappresentano motivazioni per un impegno di sostanza, al di là delle belle parole o delle facili promesse demagogiche di circostanza che spesso marcano la distanza tra il solo saper dire e l'impegno coerente e concreto di chi ogni giorno deve lavorare come pubblico amministratore. Finita la bagarre elettorale, quale che sia il risultato, mi auguro sia questa una delle cose concrete su cui si vorrà lavorare già nei primissimi giorni attraverso il coinvolgimento diretto della Regione Puglia nella compagine della Fondazione: è tutto il territorio regionale che ne potrà guadagnare.
Francesco Ventola