Tempo per Rinascere

Le riflessioni di Salvatore Sciannamea

martedì 13 febbraio 2018 23.09
Entriamo, per quaranta giorni, come Noè nel diluvio, per poter contemplare l'arcobaleno dell'amicizia con Dio. Entriamo, per quaranta giorni, come Mosè sul Sinai, per accogliere le parole di salvezza e liberazione, indicazioni di felicità. Entriamo, per quaranta giorni, come gli esploratori di Israele, nella terra promessa, verso la quale pellegriniamo. Entriamo, per quaranta giorni, nelle nostre paure ed angoscie, come Israele che si sente sfidato dal gigante Golia. Entriamo, per quaranta giorni, come Elia sul monte Oreb, per trovare la pace del Signore che si rivela in un vento leggero, lontani da chi, come Gezabele, vuole la nostra morte. Entriamo, per quaranta giorni, come i niniviti che si convertono, facendo penitenza, ascoltando le parole del profeta Giona. Entriamo, per quaranta giorni, come Israele che ha vagato nel deserto, per 40 anni, rinato, perchè amato e purificato dai propri mali. Entriamo, per quaranta giorni, come Gesù nel deserto, spinti dallo Spirito, per imparare a vincere il male, attraverso il pane della Parola e l'abbandono fiducioso al Padre. Entriamo, per quaranta giorni, come Gesù è rimasto sulla terra, tra la resurrezione e l'ascensione, per rinascere a vita nuova e scoprire la nostra appartenenza al cielo. Entriamo, per quaranta giorni, perché il deserto del cuore, fatto di tentazioni ed intimità d'amore, come per Israele, si trasformi in giardino primaverile fruttificante di bontà. Entriamo, per quaranta giorni, con le ceneri sul capo, che ci dicono chi siamo, per poter contemplare il Cristo che lava i piedi di chi non merita, indicandoci chi dobbiamo diventare. Entriamo, per quaranta giorni, con sobrietà ed essenzialità (digiuno), per riscoprire, nel silenzio personale e comunitario, dono dello Spirito (preghiera), l'amore al fratello, quello che passa dall'impegno personale alla giustizia sociale (elemosina). Entriamo, per quaranta giorni, non per voltarci indietro e chinare il capo, ma per guardare avanti la luce di una speranza nuova che ci attende, ed alzare il volto verso un splendido orizzonte, quello di Dio, nostra speranza. Entriamo, per quaranta giorni, come poveri uomini per poter diventare ricchi di quella povertà, più preziosa di ogni ricchezza, la povertà di Cristo. Auguri di cuore e santa quaresima amato fratello e sorella in Cristo. Entriamo, per quaranta giorni, insieme con il nostro beneamato fratello Gesù perché fratelli suoi e figli di Dio.
Salvatore Sciannamea