Tenere alta l’attenzione e non abbassare la guardia su un tema di natura culturale
L'intervento dell'assessore Maria Angela Petroni nell'ambito della campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza e discriminazione denominata “Posto Occupato”
martedì 28 novembre 2023
11.38
In occasione della Giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne in Italia si sono svolte moltissime manifestazioni con momenti di riflessione, di confronto e di sensibilizzazione informando sulle attività di prevenzione e contrasto del fenomeno e per "ribadire alle donne vittime di violenza che non sono sole". Per l'occasione, il Comune di Canosa di Puglia ha aderito alla campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza e discriminazione denominata "Posto Occupato", nata nel 2013 nel Comune di Rometta ed ideata da Maria Andaloro.
"Abbiamo con determinazione ed entusiasmo aderito alla campagna di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza di genere con appunto un 'Posto occupato' - afferma l'Assessore alle Politiche sociali Maria Angela Petroni - per ribadire l'impegno di questa Amministrazione nel tenere alta l'attenzione e non abbassare la guardia su un tema di natura culturale. Ancora oggi troppe donne reagiscono alle molestie e alla violenza fisica, psicologica, sociale, sessuale o economica, col silenzio e la vergogna, addossandosi una colpa che è invece di altri. Non facciamo in tempo a ricordarci dell'ultima donna che è stata uccisa, che siamo costretti ad aggiornare il numero di femminicidi perché se ne è aggiunta un'altra. Purtroppo, dopo i primi attimi di indignazione sui fatti di violenza che culminano con il femminicidio, il dolore torna nelle mura delle case dove era avvenuto il fatto e la società si dimentica della vicenda. Le donne ferite nel profondo dalla violenza - conclude l'Assessore Petroni - devono sapere che oltre il dolore c'è una vita da vivere che le aspetta".
Lo scorso 25 novembre, nell'aula consiliare del Comune di Canosa di Puglia hanno presenziato all'evento il vice sindaco Fedele Lovino, l'assessore alle Politiche Sociali Maria Angela Petroni, l'assessore alla cultura Cristina Saccinto, l'assessore allo sport Antonella Cristiani, il consigliere comunale e regionale Francesco Ventola e la consigliera comunale Antonia Sinesi. L'evento "Posto occupato", moderato da Claudia Vitrani, ha visto gli interventi tra gli altri di Nunzio Sorrenti - Presidente "Piccolo Teatro"; dell'Avvocata, Annalisa Iacobone del Centro Antiviolenza "RiscoprirSI" ; della dottoressa Enza Biacchi - Dirigente Psicologo Psicoterapeuta e Coordinatrice del Centro di Cura del Trauma ASL BAT; della dottoressa Dora Di Bari - Coordinatrice "Case Rifugio"; di Maria Grazia Princigalli, presidente della Fidapa sezione di Canosa, di Leonardo Mangini, presidente del Rotary Canosa e di Antonio Ventola Presidente del Rotaract Canosa.
Nell'ambito dell'iniziativa "Posto occupato" è stato riservato in un luogo pubblico un posto che simbolicamente avrebbe potuto essere occupato da una delle numerose donne vittime di violenza. Un posto "vuoto" a simboleggiare chi avrebbe potuto occuparlo e non può più farlo. Il Comune di Canosa ha riservato i "posti occupati" presso la Sala Consiliare e il Teatro Comunale "Raffaele Lembo". Su ciascun posto è stata posizionata la locandina della campagna con l'obiettivo di promuovere e favorire quel cambiamento culturale necessario a contrastare ogni forma di violenza sulle donne, sensibilizzando tutti i cittadini sul fenomeno, perché la violenza non è fatta solo di aggressioni che sfociano in femminicidi. Quest'ultima spesso nasce e si concretizza in comportamenti sbagliati, perpetuati all'interno di una relazione di coppia, che rischiano di essere considerati "normalità".
"Abbiamo con determinazione ed entusiasmo aderito alla campagna di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza di genere con appunto un 'Posto occupato' - afferma l'Assessore alle Politiche sociali Maria Angela Petroni - per ribadire l'impegno di questa Amministrazione nel tenere alta l'attenzione e non abbassare la guardia su un tema di natura culturale. Ancora oggi troppe donne reagiscono alle molestie e alla violenza fisica, psicologica, sociale, sessuale o economica, col silenzio e la vergogna, addossandosi una colpa che è invece di altri. Non facciamo in tempo a ricordarci dell'ultima donna che è stata uccisa, che siamo costretti ad aggiornare il numero di femminicidi perché se ne è aggiunta un'altra. Purtroppo, dopo i primi attimi di indignazione sui fatti di violenza che culminano con il femminicidio, il dolore torna nelle mura delle case dove era avvenuto il fatto e la società si dimentica della vicenda. Le donne ferite nel profondo dalla violenza - conclude l'Assessore Petroni - devono sapere che oltre il dolore c'è una vita da vivere che le aspetta".
Lo scorso 25 novembre, nell'aula consiliare del Comune di Canosa di Puglia hanno presenziato all'evento il vice sindaco Fedele Lovino, l'assessore alle Politiche Sociali Maria Angela Petroni, l'assessore alla cultura Cristina Saccinto, l'assessore allo sport Antonella Cristiani, il consigliere comunale e regionale Francesco Ventola e la consigliera comunale Antonia Sinesi. L'evento "Posto occupato", moderato da Claudia Vitrani, ha visto gli interventi tra gli altri di Nunzio Sorrenti - Presidente "Piccolo Teatro"; dell'Avvocata, Annalisa Iacobone del Centro Antiviolenza "RiscoprirSI" ; della dottoressa Enza Biacchi - Dirigente Psicologo Psicoterapeuta e Coordinatrice del Centro di Cura del Trauma ASL BAT; della dottoressa Dora Di Bari - Coordinatrice "Case Rifugio"; di Maria Grazia Princigalli, presidente della Fidapa sezione di Canosa, di Leonardo Mangini, presidente del Rotary Canosa e di Antonio Ventola Presidente del Rotaract Canosa.
Nell'ambito dell'iniziativa "Posto occupato" è stato riservato in un luogo pubblico un posto che simbolicamente avrebbe potuto essere occupato da una delle numerose donne vittime di violenza. Un posto "vuoto" a simboleggiare chi avrebbe potuto occuparlo e non può più farlo. Il Comune di Canosa ha riservato i "posti occupati" presso la Sala Consiliare e il Teatro Comunale "Raffaele Lembo". Su ciascun posto è stata posizionata la locandina della campagna con l'obiettivo di promuovere e favorire quel cambiamento culturale necessario a contrastare ogni forma di violenza sulle donne, sensibilizzando tutti i cittadini sul fenomeno, perché la violenza non è fatta solo di aggressioni che sfociano in femminicidi. Quest'ultima spesso nasce e si concretizza in comportamenti sbagliati, perpetuati all'interno di una relazione di coppia, che rischiano di essere considerati "normalità".