Terzo fermo per la morte di Maria Melziade

Si attendono ulteriori sviluppi delle indagini

sabato 31 dicembre 2016 17.37
Ancora un altro fermo che si aggiunge ai due, già effettuati in precedenza dagli inquirenti, ritenuti presunti responsabili della rapina in casa di Maria Melziade(75 anni) deceduta poi nell'ospedale di Andria(BT) nella notte tra il 17 ed il 18 novembre scorso a seguito delle brutali violenze subite. E' un giovane 20enne canosino, il terzo fermato dagli agenti del Commissariato di P.S. nell'ambito delle indagini sulla morte dell'ex gioielliera. I tre, di cui non è ancora chiaro il ruolo durante la rapina, sono accusati di omicidio preterintenzionale e rapina pluriaggravata. Si attendono ulteriori sviluppi che potrebbero riservare novità clamorose. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona supportate da altri riscontri sono stati fondamentali sull'esito delle indagini. Si attendono gli interrogatori che avverranno nel carcere di Trani, dove i tre sono detenuti. La vittima che, sola nella propria abitazione in pieno centro a Canosa di Puglia(BT), appena rientrata da un viaggio a Milano insieme al coniuge, aveva aperto la porta di casa pensando si trattasse del marito, impegnato a depositare l'auto in garage. In pochi minuti i malviventi l'avrebbero stordita e malmenata violentemente per costringerla a consegnare loro le chiavi della cassaforte da svaligiare, l'obiettivo della rapina finita tragicamente.