Torna l’incubo delle rapine
I tabaccai presi di mira
lunedì 13 febbraio 2017
22.54
Negli ultimi giorni a Canosa di Puglia(BT) sono state consumate altre rapine ai danni di rivendite di tabacchi in pieno centro cittadino ed in orario di shopping serale, alla presenza della gente rimasta attonita e spaventata. Dopo gli episodi delittuosi di novembre dell'anno scorso, torna alla ribalta il problema della sicurezza in città con la categoria dei tabaccai tra quelle maggiormente colpite e prese di mira dai rapinatori in questo periodo. Le loro attività comportano dei rischi per il notevole afflusso di denaro contante, in quanto chi gioca o compra tabacchi, valori bollati e gratta e vinci non paga con il bancomat, e di conseguenza, sono quotidianamente sotto tiro dei rapinatori come riportano le cronache locali degli ultimi eventi criminosi. Il fenomeno è in aumento e preoccupa tutti gli addetti ai lavori come i gestori delle stazioni di carburanti, degli orafi, delle farmacie e dei commercianti al dettaglio con la gestione di ingenti volumi di contanti che finiscono con l'attrarre i rapinatori alla ricerca di obiettivi più facili. Purtroppo non è più una eccezione ma è un dato di realtà drammatico, continua l'inarrestabile escalation di rapine e furti ai danni di commercianti, degli agricoltori nelle campagne e di privati cittadini per i ripetuti furti nelle abitazioni, nelle cantine e nei garage, di giorno e di notte. La diffusione della micro-criminalità ha visto incrementare il compimento di reati contro il patrimonio, quali: furti(spesso non denunciati), rapine, estorsioni che continuano a mettere a rischio la vita quotidiana di una città in degrado ed in emergenza sociale(due disoccupati incatenati nel comune) ed economica, problemi forse sottovalutati e non sufficientemente contrastati attraverso interventi mirati e specifici.
Intanto, da Roma arriva la notizia della stretta sulla sicurezza nelle città come approvato nel decreto di venerdì scorso dal consiglio dei ministri che prevede anche il daspo urbano per chi si è ripetutamente reso protagonista di lesioni al decoro della città con l'allontanamento fino a 12 mesi. Stessa misura, ma per un periodo da 1 a 5 anni, per chi spaccia droga nelle discoteche e locali di intrattenimento. Vengono introdotte sanzioni amministrative da 300 a 900 euro con l'allontanamento fino a 48 ore per chi lede il decoro urbano o la libera accessibilità o la fruizione di infrastrutture (ferrovie, aeroporti, etc.), luoghi di pregio artistico, storico o interessati da flussi turistici, anche abusando di alcolici o droghe, esercitando la prostituzione "in modo ostentato", esercitando il commercio abusivo o facendo accattonaggio molesto. «Non ci sono nuovi reati né aggravanti di pena ma misure come la possibilità di applicare in modo più ampio quello che si applica nelle manifestazioni sportive – ha commentato il ministro degli Interni, Marco Minniti - davanti a reiterate violenze sportive c'è il daspo, di fronte a reiterati elementi di violazione di alcune regole sul controllo del territorio, le autorità possono proporre il divieto di frequentare il territorio in cui sono state violate le regole». Non da meno le dichiarazioni del presidente dell' A.N.C.I. e primo cittadino di Bari, Antonio Decaro:«I sindaci hanno un'arma in più per garantire la sicurezza dei cittadini: la legge. Finalmente non devono più combattere la battaglia per la sicurezza delle città con le armi spuntate. Con i nuovi e più incisivi poteri riconosciuti, su nostra sollecitazione, dal decreto legge potremo dare ai cittadini le risposte che si aspettano da noi pianificando la strategia. E anche contribuendo a reprimere i reati che particolarmente incidono sul diritto a sentirsi sicuri». Stretta repressiva nelle città in nome del decoro e della legalità, per garantire ai cittadini una maggiore sicurezza.
Intanto, da Roma arriva la notizia della stretta sulla sicurezza nelle città come approvato nel decreto di venerdì scorso dal consiglio dei ministri che prevede anche il daspo urbano per chi si è ripetutamente reso protagonista di lesioni al decoro della città con l'allontanamento fino a 12 mesi. Stessa misura, ma per un periodo da 1 a 5 anni, per chi spaccia droga nelle discoteche e locali di intrattenimento. Vengono introdotte sanzioni amministrative da 300 a 900 euro con l'allontanamento fino a 48 ore per chi lede il decoro urbano o la libera accessibilità o la fruizione di infrastrutture (ferrovie, aeroporti, etc.), luoghi di pregio artistico, storico o interessati da flussi turistici, anche abusando di alcolici o droghe, esercitando la prostituzione "in modo ostentato", esercitando il commercio abusivo o facendo accattonaggio molesto. «Non ci sono nuovi reati né aggravanti di pena ma misure come la possibilità di applicare in modo più ampio quello che si applica nelle manifestazioni sportive – ha commentato il ministro degli Interni, Marco Minniti - davanti a reiterate violenze sportive c'è il daspo, di fronte a reiterati elementi di violazione di alcune regole sul controllo del territorio, le autorità possono proporre il divieto di frequentare il territorio in cui sono state violate le regole». Non da meno le dichiarazioni del presidente dell' A.N.C.I. e primo cittadino di Bari, Antonio Decaro:«I sindaci hanno un'arma in più per garantire la sicurezza dei cittadini: la legge. Finalmente non devono più combattere la battaglia per la sicurezza delle città con le armi spuntate. Con i nuovi e più incisivi poteri riconosciuti, su nostra sollecitazione, dal decreto legge potremo dare ai cittadini le risposte che si aspettano da noi pianificando la strategia. E anche contribuendo a reprimere i reati che particolarmente incidono sul diritto a sentirsi sicuri». Stretta repressiva nelle città in nome del decoro e della legalità, per garantire ai cittadini una maggiore sicurezza.