“Tra cielo e terra”: duemila ragazzi in festa per l’Oratorio a Canosa

“Pietre vive” tra pietre antiche. É la Chiesa il luogo di incontro tra il 'cielo', l'azione di Dio, e la 'terra', l'impegno dell'uomo

sabato 6 luglio 2013 8.14
A cura di Peppino Di Nunno
E' in queste parole la sintesi della proposta formativa che le parrocchie della città di Canosa, in sinergia con la Diocesi di Andria, hanno proposto nell'Oratorio Estivo 2013.
É la Chiesa il luogo di incontro tra il 'cielo', l'azione di Dio, e la 'terra', l'impegno dell'uomo.
É nella chiesa, comunità santa e peccatrice, che si realizza la presenza di Gesù Cristo che continua a salvare la nostra umanità.
In un viaggio nel tempo delle radici della Fede cristiana, tutti i ragazzi delle parrocchie di Canosa che partecipano alle attività di oratorio si sono incontrati martedì 2 luglio nel sito archeologico del Battistero di san Giovanni, per esprimere la piena comunione tra le diverse comunità e rinnovare le promesse battesimali. I ragazzi hanno esultato con tutto il fiato in gola: 'credo in Dio Padre, in Gesù Cristo e nella Chiesa!'. Erano quasi duemila i partecipanti all'evento, arrivati con la maglietta caratterizzata dal logo creato dalla Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile, con cappello e zainetto. Una marea di bambini, ragazzi e animatori, hanno invaso le strade della città, scortati dalla Polizia Municipale, per raggiungere il Battistero. Un'atmosfera veramente bella, di gioia e di festa, di preghiera e di profonda comunione: l'unica Chiesa di Gesù Cristo ha manifestato la sua fede nel luogo dove è nata la prima comunità cristiana di Canosa. Tutti i sacerdoti presenti hanno poi proseguito con il rito di aspersione, in ricordo del Battesimo, con l'accoglienza evangelica "lasciate che i bambini vengano a me". Negli occhi dei ragazzi e degli animatori è emersa la consapevolezza di vivere un momento di forte comunione, difficile da dimenticare e bello da testimoniare.
Proprio nel Battistero di san Giovanni, edificato da san Sabino nel VI secolo, accanto alla prima Cattedrale di Canosa, la chiesa di Santa Maria, nello scorso ottobre, tutta la comunità diocesana, guidata dal Vescovo Mons. Raffaele Calabro, aveva iniziato l'Anno della fede, in occasione del cinquantesimo anniversario della celebrazione del Concilio Vaticano II.
L'inno dell'oratorio, cantato e ballato festosamente da tutti i presenti, ha concluso la manifestazione, in una simbiosi di storia e crescita educativa, dove le pietre dei ruderi canosini parlano da secoli e diventano "pietre vive", come riporta l'Apostolo Pietro: "anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale" (1 Pt, 2, 4-8) .
Guardando gli occhi dei bambini, protagonisti della festa di amicizia, si percepisce di guardare "il regno di Dio" che somiglia alla loro età, al loro sorriso e che dà speranza a noi.
Da san Filippo Neri a San Giovanni Bosco, ai nostri Sacerdoti, l'Oratorio prosegue ora nelle Parrocchie proponendo momenti di riflessione, attività, gioco e preghiera, cercando di testimoniare la presenza di un pezzo di cielo, su questa nostra terra, nel cammino della vita.
Ho chiesto a una bambina piccola, che si vestiva a casa sua e veniva accompagnata dalla mamma: "Dove vai?. Mi ha risposto con gioia: "Vado all'Oratorio!". Andiamo anche noi all'Oratorio!

Viva i bambini dell'Oratorio!

maestro Peppino Di Nunno
I bambini dell'Oratorio
I bambini dell'Oratorio
I bambini dell'Oratorio
I bambini dell'Oratorio
I bambini dell'Oratorio
I bambini dell'Oratorio
I bambini dell'Oratorio