Tribunale per i Diritti del Malato: Raccolta differenziata , questa sconosciuta
Si poteva rimandare il tutto tra un mese. Si poteva dare una maggiore incisività all'educazione per la differenziazione dei rifiuti e la loro collocazione
domenica 23 settembre 2012
17.46
Sono passate ormai due settimane dall'inizio della nuova modalità di raccolta e ci si chiede: ma chi non ha capito un bel niente su come metterla in atto?!? Certo, siamo al Sud, si può dare la colpa alla popolazione quanto si vuole e scrollarsene così le responsabilità, ma se non eravamo pronti perché si è partiti in quarta!? Si poteva verificare prima l'effettiva capacità degli addetti alla raccolta di poter effettuare una modalità "porta a porta", tanto innovativa quanto più impegnativa rispetto alla precedente modalità; Si poteva rimandare il tutto tra un mese, allo scopo di identificare delle aree per ciascun quartiere (di circa 5 mq), collocando in tali siti i bidoni di raccolta (5 colori diversi + campana vetro + contenitore pile-batterie esauste) , rendendo più semplice il compito sia ai cittadini (che così riconoscerebbero meglio la collocazione dei vari rifiuti senza obblighi di rilascio a "giorni alterni" o di "ritenzione domiciliare" degli stessi, quasi un "procrastinare a comando"), sia per gli operatori ecologici addetti alla raccolta (che così non sarebbero oberati da un maggiore carico di lavoro dovuto al "porta a porta"). Si poteva dare una maggiore incisività (nel frattempo) all'educazione per quanto concerne la differenziazione dei rifiuti e la loro collocazione in appositi siti necessari ma strutturati a mo' di arredo urbano: ciò avviene già in altri comuni .
Si potevano destinare delle risorse alla "Tutela dell'Ambiente" stesso affinché un semplice problema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani non sommerga anche l'abitato oltre che alla discariche a cielo aperto già presenti fuori porta. Saremo in grado, dopo tentativi ed errori di risolvere cio' che potrebbe diventare una vera e propria "emergenza rifiuti"!??
A prevalere, quindi non sia il desiderio di trovare subito il capro espiatorio, ma l'intelligenza, la sapienza e soprattutto la professionalità che siamo certi non manchino a quanti hanno deciso di intraprendere questa strada dalla quale sarà difficile se non impossibile tornare indietro e questo sia chiaro, molto chiaro a tutti noi cittadini Canosini.
Canosa di Puglia 16.09.2011
Angelo Antonio Limitone
DELEGATO di CANOSA DI PUGLIA
TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO
TDM di CITTADINANZATTIVA
Si potevano destinare delle risorse alla "Tutela dell'Ambiente" stesso affinché un semplice problema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani non sommerga anche l'abitato oltre che alla discariche a cielo aperto già presenti fuori porta. Saremo in grado, dopo tentativi ed errori di risolvere cio' che potrebbe diventare una vera e propria "emergenza rifiuti"!??
A prevalere, quindi non sia il desiderio di trovare subito il capro espiatorio, ma l'intelligenza, la sapienza e soprattutto la professionalità che siamo certi non manchino a quanti hanno deciso di intraprendere questa strada dalla quale sarà difficile se non impossibile tornare indietro e questo sia chiaro, molto chiaro a tutti noi cittadini Canosini.
Canosa di Puglia 16.09.2011
Angelo Antonio Limitone
DELEGATO di CANOSA DI PUGLIA
TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO
TDM di CITTADINANZATTIVA