Umiliati da chi vive da privilegiato sulla nostra pelle
Gli agricoltori in assemblea pubblica a Minervino Murge
domenica 5 febbraio 2023
21.06
Si dicono "umiliati da chi vive da privilegiato sulla nostra pelle" gli agricoltori che hanno partecipato all'assemblea pubblica indetta e voluta dalla Sindaca del comune di Minervino Murge. C'erano gli agricoltori, le Associazioni di Rappresentanza, l'Amministrazione comunale di Minervino, il consigliere regionale di Barletta e quello di Canosa di Puglia ma assenti tutti gli altri. Assenze che pesano e vanificano quel confronto che avrebbe dovuto portare le risposte che ancora non ci sono. Da Andria è giunta a Minervino la Delegazione del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi, guidata dal segretario Natale Zagaria che ha dichiarato: "la delusione aumenta e ci rendiamo sempre più conto di quanto noi agricoltori siamo diventati merce di scambio, carne da macello nelle mani di coloro che da un lato si sono dimenticati della categoria ma dall'altro proprio grazie alla nostra categoria continuano a godere di privilegi e prebende".
Nel corso della serata si sono registrati numerosi interventi da parte dei presenti in sala. Tra questi quello del Coordinatore del C.L.A.A. Savino Montaruli, che ha aggiunto: "il mondo agricolo è pronto alla mobilitazione. Le assenze dell'Assessore regionale, del Commissario e dei politici del territorio sono assenze gravissime. I contributi richiesti agli agricoltori sono una beffa e rappresentano un'azione vessatoria insostenibile ed ingiustificata. Siamo di fronte ad un'operazione contabile che mira a far nascere un nuovo soggetto giuridico con molti interessi al suo interno. Gli agricoltori non intendono essere strumento nelle mani di chi non sa più rappresentarli e fa parte di quel mondo polisindacale che non ha autorevolezza. La politica regionale e locale è parimenti responsabile di una deriva inarrestabile che ha preso il sopravvento e che mira a salvaguardare unicamente posizioni di privilegio personale. Anche in questa circostanza le assenze di chi rappresenta il comparto nella città di Andria sono assenze ingiustificate che confermano quanto l'agricoltura, nella città federiciana, sia stata abbandonata a se stessa ma costantemente sfruttata da commedianti ai posti di potere. Forse questi personaggi dovrebbero rendersi conto che non sono dei volontari e che non vengono profumatamente pagati per stare perennemente sul palcoscenico a raccontare frottole e a curare unicamente il proprio terreno elettoralistico. Siamo al punto più basso della rappresentanza e della politica locale e questo sembra interessare poco a chi ormai in politica ci sta solamente per incassare i suoi lauti stipendi a carico della società".
Nel corso della serata si sono registrati numerosi interventi da parte dei presenti in sala. Tra questi quello del Coordinatore del C.L.A.A. Savino Montaruli, che ha aggiunto: "il mondo agricolo è pronto alla mobilitazione. Le assenze dell'Assessore regionale, del Commissario e dei politici del territorio sono assenze gravissime. I contributi richiesti agli agricoltori sono una beffa e rappresentano un'azione vessatoria insostenibile ed ingiustificata. Siamo di fronte ad un'operazione contabile che mira a far nascere un nuovo soggetto giuridico con molti interessi al suo interno. Gli agricoltori non intendono essere strumento nelle mani di chi non sa più rappresentarli e fa parte di quel mondo polisindacale che non ha autorevolezza. La politica regionale e locale è parimenti responsabile di una deriva inarrestabile che ha preso il sopravvento e che mira a salvaguardare unicamente posizioni di privilegio personale. Anche in questa circostanza le assenze di chi rappresenta il comparto nella città di Andria sono assenze ingiustificate che confermano quanto l'agricoltura, nella città federiciana, sia stata abbandonata a se stessa ma costantemente sfruttata da commedianti ai posti di potere. Forse questi personaggi dovrebbero rendersi conto che non sono dei volontari e che non vengono profumatamente pagati per stare perennemente sul palcoscenico a raccontare frottole e a curare unicamente il proprio terreno elettoralistico. Siamo al punto più basso della rappresentanza e della politica locale e questo sembra interessare poco a chi ormai in politica ci sta solamente per incassare i suoi lauti stipendi a carico della società".