Una catechesi narrativa per prendersi cura degli altri
A Minervino Murge si conclude il percorso per i catechisti
domenica 9 febbraio 2020
22.37
Sarà la parrocchia "San Michele Arcangelo" di Minervino Murge(BT) ad ospitare il terzo incontro sulla catechesi narrativa che si terrà alle ore 19.00 di lunedì 10 febbraio a conclusione di un percorso programmato dall'ufficio catechistico diocesano a sostegno della Lettera Pastorale "Si prese cura di lui" del Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi. Come i due incontri precedenti, che hanno visto la partecipazione attenta e numerosa di catechisti provenienti da tutte le parrocchie della diocesi, anche quest'ultimo incontro avrà come relatore don Jean Paul Lieggi, docente di Teologia presso la Facoltà Teologica Pugliese. Il primo incontro è stato introdotto da Mons. Luigi Mansil che ha sottolineato l'importanza di attuare nella catechesi come nella totalità della vita pastorale uno spostamento di prospettiva passando dalla centralità dei contenuti e delle attività pastorali a puntare l'attenzione in modo preminente sulle persone. Dopodiché il relatore ha sviluppato il tema, evidenziando in primo luogo la necessità di comprendere e recuperare la distinzione, all'interno dei Vangeli, tra ciò che è narrazione teologica e ciò che è teologia narrativa. Nella narrazione teologica c'è un fatto storicamente avvenuto che l'evangelista interpreta con gli occhi della fede accentuando aspetti che più interessano al messaggio teologico che intende trasmettere, mentre nella narrazione narrativa si trovano racconti che non hanno alcuna pretesa storica, sebbene non possa essere esclusa, perché lo scopo degli evangelisti rimane quello di annunciare la fede.
Nel secondo incontro, che ha avuto come tema: "Una catechesi narrativa per prendersi cura di se stessi", don Lieggi ha sottolineato che la bellezza della narrazione sta soprattutto nella capacità di saper raccontare non solo e non tanto ciò che è riportato nei Vangeli quanto soprattutto ciò che essi hanno realizzato nella vita di chi racconta La narrazione è il racconto di un'esperienza che coinvolge chi la racconta con il desiderio di coinvolgere anche chi l'ascolta. L'annuncio del Vangelo è infatti mosso dall'irresistibile esigenza interiore di colui che parla di condividere la gioia di qualcosa che ha trasformato la sua esistenza rendendola più bella. In un tempo in cui la fede non costituisce più un presupposto ovvio del vivere comune, anzi viene spesso negata e ridicolizzata perché ritenuta inutile ai fini di una pienezza di vita, solo condividendo e narrando la propria fede, la Chiesa può vivere la missionarietà.
Nel secondo incontro, che ha avuto come tema: "Una catechesi narrativa per prendersi cura di se stessi", don Lieggi ha sottolineato che la bellezza della narrazione sta soprattutto nella capacità di saper raccontare non solo e non tanto ciò che è riportato nei Vangeli quanto soprattutto ciò che essi hanno realizzato nella vita di chi racconta La narrazione è il racconto di un'esperienza che coinvolge chi la racconta con il desiderio di coinvolgere anche chi l'ascolta. L'annuncio del Vangelo è infatti mosso dall'irresistibile esigenza interiore di colui che parla di condividere la gioia di qualcosa che ha trasformato la sua esistenza rendendola più bella. In un tempo in cui la fede non costituisce più un presupposto ovvio del vivere comune, anzi viene spesso negata e ridicolizzata perché ritenuta inutile ai fini di una pienezza di vita, solo condividendo e narrando la propria fede, la Chiesa può vivere la missionarietà.