Una vita da social: Polizia e MIUR contro il cyberbullismo
Iniziative per il “Safer Internet Day 2016”
domenica 7 febbraio 2016
10.27
Nell'ambito delle iniziative promosse per celebrare il "Safer Internet Day 2016", che quest'anno si terranno nei giorni 10 e 11 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell'istruzione dell' Università e della Ricerca, ha organizzato un workshop sul tema del cyberbullismo nelle scuole della provincia di Bari, Foggia, Brindisi, Taranto e Lecce. L'evento è previsto nelle scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani. La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60.000 ragazzi sul tema scelto quest'anno per il Safer Internet Day, con lo slogan "Play your part for a better internet" ovvero "Gioca la tua parte per un internet migliore!" . Una vita da social, come ormai molti sanno, è un progetto itinerante, sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Miur e cofinanziato dalla Commissione Europea nell'ambito delle iniziative di Generazioni Connesse, che ha l'obiettivo di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo di dati condivisi online. L'iniziativa ha anche una sua pagina facebook "unavitadasocial", nella quale sono riportate tutte le attività e le impressioni dei giovani studenti. L'obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi all'adescamento, cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all'adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri. La formazione sui temi della sicurezza e dell'uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell' Istruzione, della Università e della Ricerca, è assolutamente determinante.
Un impegno avvalorato anche dai recenti dati pubblicati da Norton Cyber Security Insights Report, sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza ordine. Dal report emerge che il 92% dei genitori italiani si è detto preoccupato della sicurezza on line dei propri figli, e tre su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli. Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all'accesso ad alcuni siti web (53%) e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network (51%), insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online (47%). Inoltre, il 42% dei genitori italiani ha dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia (20%), risposte a email di phishing (9%), episodi di smishing (la variante SMS del phishing) e violazioni dei profili social (entrambe al terzo posto in classifica, con l'8% delle risposte). In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano per il 61% il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, il 59% la paura che possano essere convinti con l'inganno a incontrare malintenzionati e il 53% che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie. Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet - ormai celebrata in oltre 100 paesi - sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all'attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell'importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.
"Nel 2015, a livello regionale, sono stati effettuati 6 arresti per pedopornografia, con 37 denunce, 294 siti monitorati, 38 perqiiisizioni effettuate e 9 siti web pedopornografici inseriti in black list - dichiara la Dott.ssa Letizia La Selva Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari. "Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web.Preme ricordare che la specialità è presente anche sulla Rete, continua Letizia La Selva con consigli utili che possono essere reperiti sul sito poliziadistato.it e su quello del commissariatodips.it, oggi anche attraverso VApp scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o sul tablet, sia per il mondo Apple che Android".
Un impegno avvalorato anche dai recenti dati pubblicati da Norton Cyber Security Insights Report, sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza ordine. Dal report emerge che il 92% dei genitori italiani si è detto preoccupato della sicurezza on line dei propri figli, e tre su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli. Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all'accesso ad alcuni siti web (53%) e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network (51%), insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online (47%). Inoltre, il 42% dei genitori italiani ha dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia (20%), risposte a email di phishing (9%), episodi di smishing (la variante SMS del phishing) e violazioni dei profili social (entrambe al terzo posto in classifica, con l'8% delle risposte). In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano per il 61% il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, il 59% la paura che possano essere convinti con l'inganno a incontrare malintenzionati e il 53% che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie. Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet - ormai celebrata in oltre 100 paesi - sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all'attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell'importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.
"Nel 2015, a livello regionale, sono stati effettuati 6 arresti per pedopornografia, con 37 denunce, 294 siti monitorati, 38 perqiiisizioni effettuate e 9 siti web pedopornografici inseriti in black list - dichiara la Dott.ssa Letizia La Selva Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari. "Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web.Preme ricordare che la specialità è presente anche sulla Rete, continua Letizia La Selva con consigli utili che possono essere reperiti sul sito poliziadistato.it e su quello del commissariatodips.it, oggi anche attraverso VApp scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o sul tablet, sia per il mondo Apple che Android".