Antonio e Pietro Vernò, giovani promesse del tennis
A presentarli il papà Roberto
lunedì 13 aprile 2020
11.09
L'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus ha colpito lo sport in maniera drastica, i campionati sospesi e le gare rinviate a date da destinarsi. Mentre i questi giorni si stanno cercando le soluzioni per la ripresa dell'agonismo, il sito ufficiale della Federazione Italiana Tennis(FIT) ha dedicato ampio spazio ai fratelli Vernò: Antonio (classe 2004) e Pietro (classe 2008) tra i giocatori più promettenti in Puglia. "Alla scoperta dei fratelli Vernò" è il titolo dell'articolo- intervista al padre Roberto entusiasta di quanto sinora realizzato dai suoi figli che in questo periodo si allenano in giardino, sperando che l'emergenza finisca al più presto.
«Cosa succederebbe se l'estro incontrasse la forza fisica su un campo da tennis? Quasi sicuramente ne uscirebbe fuori uno dei giocatori più completi della storia. Sono proprio questi due elementi a differenziare Antonio e Pietro Vernò, fratelli nati e cresciuti a Canosa di Puglia e tra i più promettenti tennisti della regione. Tra i due ci sono poco più di 4 anni di differenza: Antonio è nato il 19 febbraio del 2004, mentre Pietro è venuto al mondo il 3 gennaio del 2008», Inizia cosi l'articolo "Alla scoperta dei fratelli Vernò" pubblicato di recente dalla FIT che riporta l'intervista al padre di Pietro e Antonio «Tutto è nato nel 2013 – spiega papà Roberto, che dedica buona parte del suo tempo all'attività agonistica dei ragazzi -, quando Antonio mi chiese di provare il tennis nonostante i suoi buoni risultati nel motocross. Da quel momento non ha più smesso e, dopo poco tempo, anche Pietro ha preso in mano la sua prima racchetta". Dopo una parentesi a Margherita di Savoia, Antonio e Pietro iniziano il loro percorso didattico nel mondo del tennis sotto la guida del maestro Vincenzo Falcone al Tennis Club Trani. I risultati cominciano ad arrivare soprattutto per Pietro, che si dimostra uno dei 2008 più talentuosi della Puglia: "Pietro ha vinto subito il primo torneo del FIT Junior Program – continua Roberto Vernò -, mentre Antonio non è riuscito subito ad emergere tra i pari età che si erano avvicinati al tennis qualche anno prima. A dieci anni non è facile vedere un fratello più piccolo vincere tornei, Antonio ha sofferto molto questa situazione soprattutto all'inizio del suo percorso. La maturità però lo ha portato ad accettare i risultati di Pietro, ma soprattutto a trasformarli in obiettivi da raggiungere e superare"» .
«I fratelli Vernò hanno due stili di gioco diversi, quasi opposti: Antonio punta sulla sua forza fisica, cercando di accorciare lo scambio e chiudere il punto. Pietro, invece, sfrutta la sua tecnica e cerca di variare il proprio gioco, provando a scovare i punti deboli dell'avversario. Nonostante le differenze in campo, i due sono legatissimi: "Amo giocare con Pietro – spiega Antonio -, di solito non mi piace trovare dall'altra parte della rete degli avversari più piccoli, ma con lui è diverso. Giorno dopo giorno cerco di dargli dei consigli, soprattutto dopo le sconfitte". Antonio e Pietro si allenano quotidianamente sui campi del CT "Simmen" Barletta con il tecnico nazionale Francesco Faggella: "Il maestro – spiega Roberto Vernò -, anche grazie alla sua giovane età, ha un rapporto quasi fraterno con i miei figli. Pietro è diventato la sua ombra. Ringrazio anche il circolo per la vicinanza che ci dimostra giorno dopo giorno". Nel futuro prossimo di Antonio e Pietro ci sono i tornei internazionali: il primo si affaccerà agli ITF under 18 a partire da luglio, il secondo invece, che da qualche tempo è entrato a far parte del team Italia, si concentrerà sui tornei Tennis Europe di Grado 1 e 2».
Nel tradizionale scambio di messaggi augurali per le festività pasquali Roberto Vernò ha inteso salutare e ringraziare i vertici del tennis nazionale e regionale, tutto lo staff che segue suoi figli, gli organi di comunicazione e stampa, i rappresentanti delle ditte sponsorizzatrici, in particolare quelle locali (Cantina Diomede, Frantoio Famiglia Di Palma, BCC Canosa Loconia e Forneria del Borgo) che stanno contribuendo a sostenere l'attività agonistica dei figli Antonio e Pietro, giovani promesse del tennis.
«Cosa succederebbe se l'estro incontrasse la forza fisica su un campo da tennis? Quasi sicuramente ne uscirebbe fuori uno dei giocatori più completi della storia. Sono proprio questi due elementi a differenziare Antonio e Pietro Vernò, fratelli nati e cresciuti a Canosa di Puglia e tra i più promettenti tennisti della regione. Tra i due ci sono poco più di 4 anni di differenza: Antonio è nato il 19 febbraio del 2004, mentre Pietro è venuto al mondo il 3 gennaio del 2008», Inizia cosi l'articolo "Alla scoperta dei fratelli Vernò" pubblicato di recente dalla FIT che riporta l'intervista al padre di Pietro e Antonio «Tutto è nato nel 2013 – spiega papà Roberto, che dedica buona parte del suo tempo all'attività agonistica dei ragazzi -, quando Antonio mi chiese di provare il tennis nonostante i suoi buoni risultati nel motocross. Da quel momento non ha più smesso e, dopo poco tempo, anche Pietro ha preso in mano la sua prima racchetta". Dopo una parentesi a Margherita di Savoia, Antonio e Pietro iniziano il loro percorso didattico nel mondo del tennis sotto la guida del maestro Vincenzo Falcone al Tennis Club Trani. I risultati cominciano ad arrivare soprattutto per Pietro, che si dimostra uno dei 2008 più talentuosi della Puglia: "Pietro ha vinto subito il primo torneo del FIT Junior Program – continua Roberto Vernò -, mentre Antonio non è riuscito subito ad emergere tra i pari età che si erano avvicinati al tennis qualche anno prima. A dieci anni non è facile vedere un fratello più piccolo vincere tornei, Antonio ha sofferto molto questa situazione soprattutto all'inizio del suo percorso. La maturità però lo ha portato ad accettare i risultati di Pietro, ma soprattutto a trasformarli in obiettivi da raggiungere e superare"» .
«I fratelli Vernò hanno due stili di gioco diversi, quasi opposti: Antonio punta sulla sua forza fisica, cercando di accorciare lo scambio e chiudere il punto. Pietro, invece, sfrutta la sua tecnica e cerca di variare il proprio gioco, provando a scovare i punti deboli dell'avversario. Nonostante le differenze in campo, i due sono legatissimi: "Amo giocare con Pietro – spiega Antonio -, di solito non mi piace trovare dall'altra parte della rete degli avversari più piccoli, ma con lui è diverso. Giorno dopo giorno cerco di dargli dei consigli, soprattutto dopo le sconfitte". Antonio e Pietro si allenano quotidianamente sui campi del CT "Simmen" Barletta con il tecnico nazionale Francesco Faggella: "Il maestro – spiega Roberto Vernò -, anche grazie alla sua giovane età, ha un rapporto quasi fraterno con i miei figli. Pietro è diventato la sua ombra. Ringrazio anche il circolo per la vicinanza che ci dimostra giorno dopo giorno". Nel futuro prossimo di Antonio e Pietro ci sono i tornei internazionali: il primo si affaccerà agli ITF under 18 a partire da luglio, il secondo invece, che da qualche tempo è entrato a far parte del team Italia, si concentrerà sui tornei Tennis Europe di Grado 1 e 2».
Nel tradizionale scambio di messaggi augurali per le festività pasquali Roberto Vernò ha inteso salutare e ringraziare i vertici del tennis nazionale e regionale, tutto lo staff che segue suoi figli, gli organi di comunicazione e stampa, i rappresentanti delle ditte sponsorizzatrici, in particolare quelle locali (Cantina Diomede, Frantoio Famiglia Di Palma, BCC Canosa Loconia e Forneria del Borgo) che stanno contribuendo a sostenere l'attività agonistica dei figli Antonio e Pietro, giovani promesse del tennis.