Dopo 29 anni il Giro d’Italia passerà da Canosa il 9 maggio
Definite le iniziative rosa
mercoledì 1 maggio 2013
13.10
Ormai siamo agli sgoccioli della partenza della 96esima edizione del Giro d'Italia di ciclismo che partirà da Napoli sabato 4 maggio e terminerà a Brescia domenica 26 maggio, toccando molte città del sud Italia, come non accadeva dal 2008.
Il Giro d'Italia torna in Puglia dopo la 10ª tappa del 2010 che vide la vittoria in volata sul traguardo di Bitonto (BA) dello statunitense Tyler Farrar della Garmin e la 6ª tappa del 2008 conclusasi a Peschici (FG) con la vittoria di Matteo Priamo della CSF Group Navigare. Nell'ambiente ciclistico pugliese e non solo fervono gli ultimi preparativi per l'organizzazione della 6ª tappa del giro, in programma giovedì 9 maggio, partenza da Mola di Bari(intorno alle ore 13,00 circa) e arrivo a Margherita di Savoia (intorno alle ore 17,00 circa).
Una tappa pianeggiante che toccherà Torre a Mare, Bari, Santo Spirito, Giovinazzo, Molfetta, Bisceglie, Trani, Andria, Barletta, Canosa di Puglia(intorno alle ore 15,45 circa), S.Ferdinando e Trinitapoli prima di giungere nella città delle saline. Le fonti storiche riportano che il primo passaggio del Giro d'Italia a Canosa risale al 4 giugno 1947 in occasione della 30ª Edizione con l'11ª tappa Bari-Foggia vinta da Mario Ricci della "Legnano" e Gino Bartali che indossava la maglia rosa passata poi a Fausto Coppi vincitore della famosa corsa a tappe italiana.
Il 24 maggio del 1984 il Giro d'Italia attraversò nuovamente Canosa nel corso della 7ª tappa Foggia-Marconia di Pisticci vinta dallo svizzero Urs Freuler dell'Atala-Campagnola con Francesco Moser in maglia rosa e dominatore della 67ª Edizione. Quel passaggio, accolto da un bagno di folla, fu organizzato all'ultimo minuto grazie all'interessamento della famiglia Iacobone legata da forte amicizia al ciclista trentino che riuscì a convincere l'allora patron della corsa rosa Vincenzo Torriani(1918-1996) a transitare per Canosa di Puglia(BT).
La famiglia Iacobone ha dato molto al ciclismo: a partire dal suo capostipite Pasquale (1922-2010), grande amico di Franco Mealli(1924-1997) organizzatore di gare ciclistiche come la Tirreno-Adriatica ed il Giro di Puglia, che è stato direttore di corse e tra i primi promotori della Coppa San Sabino di ciclismo in onore del santo patrono con il Gruppo Sportivo Italia, seguito dal G.S.Taccone, dal G.S.Iacobone-Cicli Moser e dal G.S.Iacobone-Italia fino al 2002 in occasione della 50ª edizione; il figlio Nicola (classe 1947) ex corridore, giudice di gara dal 1978 al 1982 e organizzatore delle più importanti corse ciclistiche svoltesi a Canosa; l'altro figlio Antonio(classe 1950) ex corridore ha dato lustro al ciclismo locale vincendo in carriera 56 gare, un campionato regionale allievi nel 1967, la 18ª Coppa S. Sabino nel 1969, ha partecipato al Giro d'Italia per dilettanti oltre ad aver militato nella Compagnia Atleti del Centro Sportivo Esercito della Cecchignola a Roma insieme a Francesco Moser, ora vive a Imola e segue una squadra di ciclisti; il nipote Pasquale(classe 1973) giudice di gara per cinque anni.
La famiglia Iacobone ha avuto il grande merito di aver promosso il ciclismo a tutti i livelli giovanile, dilettantistico, amatoriale e professionistico riscuotendo consensi e apprezzamenti che hanno portato Canosa di Puglia"Città d'Arte e di Cultura" nei circuiti degni di nota e nella corsa rosa nata nel lontano 1909. In concomitanza del passaggio del Giro d'Italia si terrà una mostra intitolata "La storia del ciclismo a Canosa" con fotografie e cimeli della Famiglia Iacobone. L'inaugurazione è fissata per lunedì 6 maggio alle ore 20,00 presso il Palazzo Minerva, in piazza Vittorio Veneto.
Questo evento rientra nel variegato programma "Aspettando il Giro D'Italia" con diverse iniziative culturali e sportive dedicate alla prossima manifestazione ciclistica di rilevanza mondiale che l'amministrazione comunale ha patrocinato e messo in atto per seguire nel migliore dei modi la kermesse attesa con particolare interesse dagli sportivi canosini e dall'assessore allo sport Giovanni Quinto, impegnato negli ultimi dettagli organizzativi unitamente ai volontari delle associazioni locali e agli studenti delle scuole cittadine.
Nel prossimo Giro d'Italia saranno percorsi 3.449,8 km spalmati in 21 tappe: una crono a squadre (Ischia–Forio di km 17,4), due crono individuali (Gabicce Mare-Saltara di km 55.5 e Mori-Polsa di km 19.4), sei tappe pianeggianti, otto di media montagna e quattro di alta montagna, osservando due giornate di riposo il 13 e 20 maggio.
I professionisti del pedale saranno il secondo giorno a Forio d'Ischia, il terzo partiranno da Sorrento e raggiungeranno Marina di Ascea (SA). La quarta tappa del 96° Giro d'Italia che sarà la più lunga di 244 km, si correrà da Policastro Bussentino (SA) a Serra San Bruno in provincia di Vibo Valentia. La carovana rosa proseguirà da Cosenza a Matera per la quinta tappa pianeggiante di km 199, in calendario l'8 maggio, seguita dalla tappa pugliese con arrivo a Margherita di Savoia(BT).
Il giorno successivo i corridori riprenderanno la gara da Marina di San Salvo in provincia di Chieti per arrivare a Pescara, percorrendo 176 km su strade di media montagna prima di avviarsi per le strade impegnative del nord Italia.
Quest'anno il Giro d'Italia che terminerà a Brescia e non a Milano renderà omaggio: al mitico Gino Bartali (1914-2000) con la 9ª tappa di media montagna da San Sepolcro (AR) a Firenze, di km 170, percorrendo alcune strade del circuito mondiale in programma quest'anno in Toscana; alle vittime della tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963 quando una frana del Monte Toc si riversò sulla diga creando due ondate che investirono Longarone e diversi paesi a valle provocando oltre 1900 vittime, con l'undicesima tappa Tarvisio (Cave del Predil)-Vajont(Erto e Casso) e la partenza della 12ª tappa da Longarone per Treviso; a Giuseppe Verdi, nella partenza della 13ª tappa da Busseto(PR) a Cherasco, in occasione del bicentenario della nascita (1813) del famoso musicista.
Il finale di giro si annuncia avvincente con le tappe di alta montagna come Ponte di Legno-Val Martello di km 139 e Silandro-Tre Cime di Lavaredo (Auronzo di Cadore) di km 203 che designerà il vincitore della maglia rosa 2013 nella corsa a tappe più amata e seguita dagli italiani.
Negli anni il fascino del pedale ha anche diviso i tifosi: dal dualismo tra Coppi e Bartali alle sfide tra Gimondi e Merckx, tra Moser e Saronni, alla triste epopea di Marco Pantani dalle mitiche scalate agli interventi dei NAS negli alberghi dove pernottavano le squadre e nei bagagliai delle ammiraglie fino allo scandalo Armstrong.
Con il Giro d'Italia la stagione entra nel vivo e il ciclismo al centro delle attenzioni che dovrà riacquistare credibilità, tendendo la mano alla gente dopo averla tradita negli ultimi anni per puntare alla rinascita su basi solide, capaci di coniugare puro agonismo e spettacolo avvincente come ai bei tempi. """ …pedala pedala. E dimmi come si va, via dalle strade del vecchio mondo fino ai confini di questa terra che ha già pionieri, santi e macchinisti e che ha bisogno di buoni ciclisti.""".
Per l'occasione domenica 5 maggio è in programma "In giro…in bici" con raduno fissato alle ore 09,30 in piazza Vittorio Veneto a Canosa e giovedì 9 maggio alle ore 11,00 in piazza Vittorio Veneto la manifestazione intitolata "Chissà chi lo sa Tour in Bici per l'Italia" a cura del professore Riccardo Piccolo fiduciario Coni della sesta provincia pugliese.
Tutte iniziative tese a favorire la pratica sportiva e valorizzare il ciclismo rivolto a tutte le fasce sociali e di tutte le età, all'insegna della passione, dell'amicizia e del sano divertimento, un mix non facile di questi tempi. Buon Giro!
Bartolo Carbone