Garantire la continuità degli stanziamenti allo sport
La Federazione Ginnastica Italiana e altre 10 Federazioni hanno scritto al Governo
mercoledì 22 aprile 2020
20.58
"Prevedere un intervento finanziario rivolto alle associazioni sportive dilettantistiche sin dal decreto "Cura Italia" in discussione in Aula in questi giorni, sbloccare i fondi già stanziati e vincolati per il progetto Sport di Tutti ed assicurare la certezza della contribuzione statale per il prossimo anno." E' questo quanto richiesto nella missiva indirizzata al Governo dai rappresentanti della Federazione Ginnastica d'Italia insieme alle Federazione Italiana Canoa Kayak;Federazione Italiana Canottaggio;Federazione Italiana Cronometristi;Federazione Italiana Hockey;Federazione Italiana Pesistica; Federazione Italiana Scherma;Federazione Italiana Sport Invernali;Federazione Italiana Tiro con l'Arco;Federazione Italiana Vela;Federazione Italiana Biliardo Sportivo; chiamati a fronteggiare, così come l'intero Paese, il momento più difficile della storia recente. Le prime bozze del decreto "Cura Italia" non sembrano tenere in considerazione un movimento, quale quello dello sport italiano, che influisce, considerandone anche l'indotto, per il 3,8 % del PIL.
"Chiediamo al Presidente del Consiglio, al Ministro competente ed all'intero Governo di riconoscere allo sport di base, che si fonda sul quotidiano impegno di milioni di praticanti, quel ruolo importante non solo sul piano economico ma anche, e soprattutto, su quello sociale. La pandemia sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza delle società sportive che rappresentano sia il terreno fertile da cui germogliano i campioni di domani e sia il tramite più immediato ed efficace dei valori del vivere civile e della convivenza sociale. I primi interventi predisposti dal Governo hanno rappresentato per lo sport azzurro una boccata d'ossigeno, però rischiano di essere insufficienti. E' necessario adesso intervenire in maniera tempestiva e strutturale. E' per questa ragione che chiediamo di prevedere, all'interno dei 25 miliardi che rappresentano il plafond del decreto "Cura Italia", lo stanziamento di somme che possano rappresentare un'immissione di liquidità che, attraverso le Federazioni sportive, giungano immediatamente alle società di base che rappresentano la colonna vertebrale dello sport azzurro. Inoltre, chiediamo di svincolare i fondi già stanziati per il progetto "Sport di Tutti" e che rischiano di rimanere dormienti nei nostri bilanci federali in quanto non potranno essere messe in atto quelle iniziative alle quali erano destinati. Si tratta di somme importanti e che potrebbero essere utili quale ulteriore sostegno alle nostre realtà sportive. Ma, come ogni sportivo sa, i risultati di domani si costruiscono con una corretta programmazione. A tal fine, chiediamo al Governo una dichiarazione che possa garantire la continuità degli stanziamenti destinati allo sport anche per il prossimo anno che vedrà porci l'obiettivo di onorare il Paese ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo. In questo percorso, sin da subito, esprimiamo l'esigenza di avvertire la vicinanza del Governo al mondo dello sport con azioni concrete che passino dallo stanziamento di fondi fondamentali per la sopravvivenza dell'intero movimento ed anche da una auspicata concertazione ed attività di ascolto di tutte le componenti dello sport italiano, attraverso il CONI ed il Comitato Italiano Paralimpico".
"Chiediamo al Presidente del Consiglio, al Ministro competente ed all'intero Governo di riconoscere allo sport di base, che si fonda sul quotidiano impegno di milioni di praticanti, quel ruolo importante non solo sul piano economico ma anche, e soprattutto, su quello sociale. La pandemia sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza delle società sportive che rappresentano sia il terreno fertile da cui germogliano i campioni di domani e sia il tramite più immediato ed efficace dei valori del vivere civile e della convivenza sociale. I primi interventi predisposti dal Governo hanno rappresentato per lo sport azzurro una boccata d'ossigeno, però rischiano di essere insufficienti. E' necessario adesso intervenire in maniera tempestiva e strutturale. E' per questa ragione che chiediamo di prevedere, all'interno dei 25 miliardi che rappresentano il plafond del decreto "Cura Italia", lo stanziamento di somme che possano rappresentare un'immissione di liquidità che, attraverso le Federazioni sportive, giungano immediatamente alle società di base che rappresentano la colonna vertebrale dello sport azzurro. Inoltre, chiediamo di svincolare i fondi già stanziati per il progetto "Sport di Tutti" e che rischiano di rimanere dormienti nei nostri bilanci federali in quanto non potranno essere messe in atto quelle iniziative alle quali erano destinati. Si tratta di somme importanti e che potrebbero essere utili quale ulteriore sostegno alle nostre realtà sportive. Ma, come ogni sportivo sa, i risultati di domani si costruiscono con una corretta programmazione. A tal fine, chiediamo al Governo una dichiarazione che possa garantire la continuità degli stanziamenti destinati allo sport anche per il prossimo anno che vedrà porci l'obiettivo di onorare il Paese ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo. In questo percorso, sin da subito, esprimiamo l'esigenza di avvertire la vicinanza del Governo al mondo dello sport con azioni concrete che passino dallo stanziamento di fondi fondamentali per la sopravvivenza dell'intero movimento ed anche da una auspicata concertazione ed attività di ascolto di tutte le componenti dello sport italiano, attraverso il CONI ed il Comitato Italiano Paralimpico".