I piccoli Samurai crescono e si divertono!
Entusiasmante festa dello judo a Canosa
martedì 18 marzo 2014
15.09
Domenica scorsa, il Palazzetto dello Sport di Canosa di Puglia(BT), vestito a festa e gremito in ogni angolo di posto, ha ospitato su un grande tatami, allestito per l'occasione, il 1° Trofeo di Judo CSEN "Città di Canosa di Puglia" organizzato dal Comitato Provinciale Centro Sportivo Educativo Nazionale (CSEN) di Bari in collaborazione con lo Judo Club Canosa. La manifestazione sportiva patrocinata dal CONI, dalla Provincia Barletta Andria Trani e dal Comune di Canosa di Puglia ha visto in gara: bambini, fanciulli M/F e ragazzi M/F, nati dal 2002 al 2006, tesserati con le seguenti squadre : Società Ginnastica Angiulli Bari, A.P.D. Judo Trani, A.S.D. Judo Club Franco Quarto di Bari, A.S.D. Devil Angel di Ruvo di Puglia, A.S.D. Judo Team di Valenzano, A.S.D. New Olympic Zeus di Adelfia, A.S.D. Judo Italia di Triggiano, A.S.D. Budo Club Bari, A.S.D. Kodokan Corsap Foggia, A.S.D. Centro Judo Sankaku Bari, A.S.D. Jikoro Kano di Mola, A.S.D. Judo Club Foggia, A.S.D. Athlon Corato, La Palestra Katanishi di Martina Franca, diretta dal Maestro Nicola Rinaldi 6° dan. La competizione di judo canosina denominata "Piccoli Samurai" ha fatto registrare un alto numero di partecipanti, oltre 200 piccoli atleti, provenienti da più parti della Puglia con lo Judo Club Canosa a fare gli onori di casa, dal Maestro Gianni Guerrazzi al tecnico Domenico Iacobone, al presidente Francesca Sirchia, emozionata e felice per la buona riuscita del 1° Trofeo di Judo CSEN "Città di Canosa di Puglia", grazie anche al sostegno degli sponsor, che ha visto genitori, familiari e amici dei piccoli atleti, sportivi e simpatizzanti, entusiasmarsi durante le gare con un solo vincitore: lo sport, palestra di vita, luogo elettivo per l'educazione ed il confronto nell'osservanza delle regole e nel rispetto degli avversari, a salvaguardia dei diritti del fanciullo al gioco senza esasperazioni e particolare attenzione rivolta alla tutela dell'integrità fisica e morale degli atleti.
Antonio, Ninni, Giuseppe, Angelo, Marika, Di Rosa, Martire, De Tullio, Ghiottone, Mennea, sono solo alcuni dei nomi riportati sui kimono dei piccoli samurai che hanno partecipato al giro di presentazione nel palazzetto dello sport, preceduti dalla bandiera italiana e quella olimpica, tra gli applausi del pubblico che ha cantato l'inno di Mameli insieme a tutti gli atleti, dirigenti, tecnici, arbitri, agli addetti del servizio sanitario dell'O.E.R. e alle autorità intervenute tra le quali:il presidente della Provincia Barletta Andria Trani Francesco Ventola, l'assessore allo sport Gianni Quinto, il fiduciario CONI Riccardo Piccolo, il dirigente del locale Commissariato di Polizia Maurizio Stefanizzi, il capitano Cosimo Sciannamea della Polizia Municipale di Canosa, il dirigente scolastico Nadia Landolfi ed il Maestro Nicola Loprieno dell'APD Judo Trani, responsabile di gara per il CSEN. Intensa e sentita ovazione riservata durante le gare alla premiazione del maestro benemerito Alfredo Guerrazzi, tra i primi ad indossare la cintura nera in Italia, per aver contribuito fortemente alla diffusione della pratica dello judo e a promuovere i valori dello sport quale strumento di crescita e formazione della persona. Per la cronaca agonistica lo Judo Club Canosa del Team Guerrazzi si è aggiudicato il titolo nella classifica per società, ottenendo i seguenti risultati: primi posti con Di Biase Gaetano (classe 2003), Ciprì Daniele (classe 2004) e Allegro Alessandro(classe 2003); un secondo con Patruno Cosimo (classe 2003); terzo posto per Farina Achille(classe 2003), Patruno Damiano(classe 2003), Petrilli Antonio(classe 2004) e Di Flumeri Danilo e Axel Stefanizzi(classe 2004). Il 1° Trofeo di Judo CSEN "Città di Canosa di Puglia" è stato occasione di confronto sportivo e sociale, nel segno della lealtà, dell'amicizia e della condivisione di valori. Vittorie e sconfitte fanno parte del gioco, bisogna saper vincere senza ambizione, prepotenza e umiliazione dell'avversario, accettando anche la sconfitta con la consapevolezza di rimediare, di fare meglio alla prossima competizione. La vera vittoria si conquista dando il meglio di se stessi nella quotidianità, tra i banchi di scuola e in famiglia dopo qualche ora di sano allenamento in palestra e sul tatami.
Bartolo Carbone
Antonio, Ninni, Giuseppe, Angelo, Marika, Di Rosa, Martire, De Tullio, Ghiottone, Mennea, sono solo alcuni dei nomi riportati sui kimono dei piccoli samurai che hanno partecipato al giro di presentazione nel palazzetto dello sport, preceduti dalla bandiera italiana e quella olimpica, tra gli applausi del pubblico che ha cantato l'inno di Mameli insieme a tutti gli atleti, dirigenti, tecnici, arbitri, agli addetti del servizio sanitario dell'O.E.R. e alle autorità intervenute tra le quali:il presidente della Provincia Barletta Andria Trani Francesco Ventola, l'assessore allo sport Gianni Quinto, il fiduciario CONI Riccardo Piccolo, il dirigente del locale Commissariato di Polizia Maurizio Stefanizzi, il capitano Cosimo Sciannamea della Polizia Municipale di Canosa, il dirigente scolastico Nadia Landolfi ed il Maestro Nicola Loprieno dell'APD Judo Trani, responsabile di gara per il CSEN. Intensa e sentita ovazione riservata durante le gare alla premiazione del maestro benemerito Alfredo Guerrazzi, tra i primi ad indossare la cintura nera in Italia, per aver contribuito fortemente alla diffusione della pratica dello judo e a promuovere i valori dello sport quale strumento di crescita e formazione della persona. Per la cronaca agonistica lo Judo Club Canosa del Team Guerrazzi si è aggiudicato il titolo nella classifica per società, ottenendo i seguenti risultati: primi posti con Di Biase Gaetano (classe 2003), Ciprì Daniele (classe 2004) e Allegro Alessandro(classe 2003); un secondo con Patruno Cosimo (classe 2003); terzo posto per Farina Achille(classe 2003), Patruno Damiano(classe 2003), Petrilli Antonio(classe 2004) e Di Flumeri Danilo e Axel Stefanizzi(classe 2004). Il 1° Trofeo di Judo CSEN "Città di Canosa di Puglia" è stato occasione di confronto sportivo e sociale, nel segno della lealtà, dell'amicizia e della condivisione di valori. Vittorie e sconfitte fanno parte del gioco, bisogna saper vincere senza ambizione, prepotenza e umiliazione dell'avversario, accettando anche la sconfitta con la consapevolezza di rimediare, di fare meglio alla prossima competizione. La vera vittoria si conquista dando il meglio di se stessi nella quotidianità, tra i banchi di scuola e in famiglia dopo qualche ora di sano allenamento in palestra e sul tatami.
Bartolo Carbone