Il nuoto riesce ad abbattere le barriere e a rendere tutti uguali
Il progetto “GenerazioneAut” con importanti ricadute sulle famiglie
venerdì 21 giugno 2024
12.06
Il progetto organizzato dall'Ambito Territoriale di Canosa di Puglia -Minervino Murge-Spinazzola, dedicato ai bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni, già attivo dallo scorso lunedì, proseguirà per tre mesi. Intento dell'Ambito è puntare a sperimentare varie forme di integrazione senza la necessità di programmi speciali al fin di vederli sorridere, gioire e vivere l'acqua gioco, affiancati dai tecnici brevettati FINP e FISDIR per disabili motori- intellettivo relazionali dell'Aquarius quali Angiolillo, Mazza, Di Rella, De Simone e Biadi. Lo sport, in particolare il nuoto e l'attività in acqua, riesce ad abbattere le barriere e a rendere tutti uguali, offrendo grandi opportunità di integrazione e di rieducazione. Ad essere impegnati nel progetto saranno Laura Lagrasta psicoterapeuta del progetto e Milena Damiano, istruttore del modulo terrestre di ginnastica posturale. E' stata quindi data voce all'autismo, alle realtà e ai professionisti che se ne occupano, alle famiglie e alle persone che lo incontrano, affinché possa essere garantito il diritto ad una vita piena e realizzata. Il progetto "GenerazioneAut" ha importanti ricadute sulle famiglie che possono così contare su una serie di attività gratuite e magari passare il tempo assieme ai loro figli.
«I passaggi effettuati prima di arrivare al primo appuntamento sono stati diversi - spiega il responsabile del progetto Ruggiero Messina -. Siamo partiti da un incontro preliminare con le famiglie, ci siamo conosciuti, abbiamo cercato di capire quali fossero le diverse disabilità di ogni singolo bambino. Poi è seguito un passaggio con gli istruttori che si sono interfacciati direttamente con le famiglie per capire quali fossero le loro disponibilità e concordato le giornate delle attività». Mentre, gli assessori alle Politiche Sociali dell'Ambito spiegano: «L'emozione è stata unica come unici sono i bambini che hanno partecipato alla prima lezioni in piscina. Il personale è fantastico: l'aver avuto un confronto diretto con le famiglie di questi meravigliosi bambini speciali non ha fatto altro che riempirci d'orgoglio».
«I passaggi effettuati prima di arrivare al primo appuntamento sono stati diversi - spiega il responsabile del progetto Ruggiero Messina -. Siamo partiti da un incontro preliminare con le famiglie, ci siamo conosciuti, abbiamo cercato di capire quali fossero le diverse disabilità di ogni singolo bambino. Poi è seguito un passaggio con gli istruttori che si sono interfacciati direttamente con le famiglie per capire quali fossero le loro disponibilità e concordato le giornate delle attività». Mentre, gli assessori alle Politiche Sociali dell'Ambito spiegano: «L'emozione è stata unica come unici sono i bambini che hanno partecipato alla prima lezioni in piscina. Il personale è fantastico: l'aver avuto un confronto diretto con le famiglie di questi meravigliosi bambini speciali non ha fatto altro che riempirci d'orgoglio».