Illegittimità e infondatezza dei provvedimenti sanzionatori irrogati dal Giudice Sportivo
La Liberty Canosa interviene con un comunicato
lunedì 27 gennaio 2020
23.05
In merito ai fatti avvenuti durante e dopo la partita ASD Liberty Canosa – Nuova Andria Calcio, valida per il Campionato Provinciale Giovanissimi, la società canosina evidenzia attraverso un comunicato l'assoluta "illegittimità e infondatezza dei provvedimenti sanzionatori irrogati dal Giudice Sportivo all'esito di una sommaria e superficiale disamina delle risultanze degli atti" , con espresso riferimento al referto arbitrale redatto a seguito della competizione sportiva disputata in data 20 gennaio 2020 , all'indomani della pubblicazione del comunicato ufficiale.
"La specie e la misura delle sanzioni disciplinari irrogate, meritevoli di censura, - prosegue l'ASD Liberty Canosa - omettono ogni valutazione circa la natura e l'entità dei fatti, penalizzando indiscriminatamente tecnici, dirigenti e giocatori, le cui condotte contestate, non trovano alcuna corrispondenza nella realtà fattuale essendo prive di qualsivoglia riscontro individualizzante oltre che di un nesso eziologico in relazione agli eventi descritti. In buona sostanza, l'arbitro non ha fatto altro che riportare i nominativi presenti in lista e, senza alcun criterio distintivo, elevare contestazioni anche nei confronti di coloro che di fatto - nonostante il clima di elevata concitazione che caratterizzava le due squadre al termine della partita - si adoperavano per cercare di sedare gli animi, frapponendosi fisicamente tra i potenziali contendenti, al fine di scongurare eventuali situazioni di pericolo, o addirittura nel confronti di coloro che si erano allontanati dalla struttura di gara già prima della fine della competizione sportiva.Senza considerare peraltro che il fattore scatenante dell'intera vicenda, sarebbe stato determinato da un fatto ingiusto, platealmente commesso ai danni di un giocatore della Liberty a partita ormai conclusa!"
Ad avviso della Liberty Canosa: "la presenza della figura di un Tutor delegato dalla FIGC sui luoghi in questione (assente nella specifica circostanza) avrebbe potuto adeguatamente monitorare la reale sequenza degli eventi e nel suo ruolo di supervisore, avrebbe certamente scongiurato la redazione di un referto arbitrale privo di fondamento, fornendo una visione certamente più obiettiva e garantista dei momenti che hanno scandito la disputa della gara di lunedì scorso".
Allo stato, la Liberty Canosa esprime : "il proprio sdegno di fronte ad una statuizione profondamente ingiusta - che preannunciano sin d'ora di impugnare innanzi agli organi di giustizia sportiva competenti a tutela delle propri diritti - ritenuta altamente lesiva della dignità e professionalità del Presidente, Dirigenti e Tecnici i quali si prodigano quotidianamente con assoluto impegno, serietà e spirito di abnegazione, non solo come figure tecniche ma nel ruolo prioritario di educatori nella formazione di futuri uomini e cittadini, la cui pluriennale e consolidata esperienza a capo della Liberty, non è mai stata inficiata da simili provvedimenti, né tantomeno la stessa società è mai stata protagonista di episodi del genere."
Per tali ragioni, la Liberty Canosa manifesta : "il proprio dissappunto in ordine a quanto riportato da alcuni articoli pubblicati sul web, i quali senza alcuna reale cognizione dei fatti hanno apoditticamente descritto la vicenda in questione, evocando in maniera aberrante uno scenario da "far west". Affermazioni false, gravi ed irresponsabili, oltre che altamente offensive," - fa rilevare la Liberty - "che alimentano esclusivamente atteggiamenti discriminatori tra i giocatori delle due squadre."
Infine, la Liberty Canosa, nel replicare doverosamente a quanto riportato nel comunicato ufficiale reso dalla A.S.D. Nuova Andria Calcio, precisa che "alcuna provocazione è mai stata esternata "da taluni iscritti della società Liberty", (come testualmente citato), invitando al contempo il Presidente e le figure dirigenziali della Nuova Andria Calcio ad un incontro finalizzato ad un serio e costruttivo confronto nell'interesse del regolare svolgimento delle future competizioni calcistiche, al fine di evitare il reiterarsi di tali condotte antisportive che ledono i principi e lo stesso spirito del calcio, nella sua funzione di sensibilizzazione verso i giovani della società civile all'etica, alla lealtà e soprattutto al rispetto delle regole e dell'avversario".
"La specie e la misura delle sanzioni disciplinari irrogate, meritevoli di censura, - prosegue l'ASD Liberty Canosa - omettono ogni valutazione circa la natura e l'entità dei fatti, penalizzando indiscriminatamente tecnici, dirigenti e giocatori, le cui condotte contestate, non trovano alcuna corrispondenza nella realtà fattuale essendo prive di qualsivoglia riscontro individualizzante oltre che di un nesso eziologico in relazione agli eventi descritti. In buona sostanza, l'arbitro non ha fatto altro che riportare i nominativi presenti in lista e, senza alcun criterio distintivo, elevare contestazioni anche nei confronti di coloro che di fatto - nonostante il clima di elevata concitazione che caratterizzava le due squadre al termine della partita - si adoperavano per cercare di sedare gli animi, frapponendosi fisicamente tra i potenziali contendenti, al fine di scongurare eventuali situazioni di pericolo, o addirittura nel confronti di coloro che si erano allontanati dalla struttura di gara già prima della fine della competizione sportiva.Senza considerare peraltro che il fattore scatenante dell'intera vicenda, sarebbe stato determinato da un fatto ingiusto, platealmente commesso ai danni di un giocatore della Liberty a partita ormai conclusa!"
Ad avviso della Liberty Canosa: "la presenza della figura di un Tutor delegato dalla FIGC sui luoghi in questione (assente nella specifica circostanza) avrebbe potuto adeguatamente monitorare la reale sequenza degli eventi e nel suo ruolo di supervisore, avrebbe certamente scongiurato la redazione di un referto arbitrale privo di fondamento, fornendo una visione certamente più obiettiva e garantista dei momenti che hanno scandito la disputa della gara di lunedì scorso".
Allo stato, la Liberty Canosa esprime : "il proprio sdegno di fronte ad una statuizione profondamente ingiusta - che preannunciano sin d'ora di impugnare innanzi agli organi di giustizia sportiva competenti a tutela delle propri diritti - ritenuta altamente lesiva della dignità e professionalità del Presidente, Dirigenti e Tecnici i quali si prodigano quotidianamente con assoluto impegno, serietà e spirito di abnegazione, non solo come figure tecniche ma nel ruolo prioritario di educatori nella formazione di futuri uomini e cittadini, la cui pluriennale e consolidata esperienza a capo della Liberty, non è mai stata inficiata da simili provvedimenti, né tantomeno la stessa società è mai stata protagonista di episodi del genere."
Per tali ragioni, la Liberty Canosa manifesta : "il proprio dissappunto in ordine a quanto riportato da alcuni articoli pubblicati sul web, i quali senza alcuna reale cognizione dei fatti hanno apoditticamente descritto la vicenda in questione, evocando in maniera aberrante uno scenario da "far west". Affermazioni false, gravi ed irresponsabili, oltre che altamente offensive," - fa rilevare la Liberty - "che alimentano esclusivamente atteggiamenti discriminatori tra i giocatori delle due squadre."
Infine, la Liberty Canosa, nel replicare doverosamente a quanto riportato nel comunicato ufficiale reso dalla A.S.D. Nuova Andria Calcio, precisa che "alcuna provocazione è mai stata esternata "da taluni iscritti della società Liberty", (come testualmente citato), invitando al contempo il Presidente e le figure dirigenziali della Nuova Andria Calcio ad un incontro finalizzato ad un serio e costruttivo confronto nell'interesse del regolare svolgimento delle future competizioni calcistiche, al fine di evitare il reiterarsi di tali condotte antisportive che ledono i principi e lo stesso spirito del calcio, nella sua funzione di sensibilizzazione verso i giovani della società civile all'etica, alla lealtà e soprattutto al rispetto delle regole e dell'avversario".