Martina campione d’Europa
Tre pugliesi nella nazionale U21di Karate
giovedì 11 febbraio 2016
16.08
Si sono conclusi alla grande per la nazionale italiana U21 i Campionati Europei giovanili di karate, svoltisi a Limassol (Cipro). L'Italia ha infatti chiuso questa avventura con 4 ori, 3 argenti e 8 bronzi, posizionandosi al 4° posto nel medagliere. Tre i ragazzi pugliesi in gara: Michele Martina, Samuel Stea e Silvia Semeraro. L'ambito oro è finalmente giunto per Martina nel kumite 75kg, che ha vinto ben cinque incontri mettendo a segno 12 punti senza subirne nessuno e vincendo la finale contro il danese per 1-0 a sei secondi dalla fine."È stata un'emozione unica e mai provata – racconta il giovane neocampione europeo - Ancora devo realizzare appieno". Un oro, questo, giunto dopo tanto sudore e tanti tentativi. Dopo il bronzo di due anni fa, a Lisbona negli juniores e l'esperienza negativa del 2015, a Zurigo, dove uscì al primo turno. "Un poco sono maturato in questo anno – osserva lui - anche grazie alle gare fatte, prima tra tutte quella di Parigi e anche grazie ai numerosi raduni. Il supporto e l'aiuto non mi è mai mancato. Mio padre è venuto con me a Limassol, a vedermi e a fare il tifo per me, è stato presente in questo importante momento della mia vita. Al ritorno è stato tutto un giorno di festa. In aeroporto mi hanno accolto i miei familiari e il mio maestro, a casa i miei amici. È stato tutto meraviglioso, un'esperienza impossibile da dimenticare".
Terzo gradino del podio invece per Samuel Stea nel kata, conquistato dopo la splendida finale per il bronzo vinta 5 a 0 contro il tedesco Berner Laurenz. Il ragazzo, alla sua prima esperienza negli U21, ha svolto un'eccellente gara, giungendo fino alla finale di pool vincendo tutti gli incontri e perdendo contro lo spagnolo solo a un passo dalla finale."Sinceramente speravo di arrivare in finale – spiega Samuel – Lo spagnolo l'avevo già incontrato e l'avevo già battuto. Avrei potuto farcela, ma purtroppo è andata così". Ma tornare a casa con un bronzo agli europei non è certo cosa da poco. "Vorrei ringraziare – continua - il direttore tecnico e i maestri della nazionale, che mi hanno selezionato e dato l'opportunità di confrontarmi con gli atleti più forti in Europa e anche di far parte di un gruppo fantastico. Nonostante all'inizio non ci conoscessimo, il tifo si sentiva e l'esperienza ci ha unito molto." Nulla di fatto, invece, per Silvia Semeraro, campionessa europea 2015, che ha perso al secondo incontro per 4-1 contro la bulgara. "Odio perdere più di quanto amo vincere – si sfoga la 19enne, dando dimostrazione di maturità - ma l'unico vero fallimento consiste nel permettere alla sconfitta di avere la meglio su di noi. È per questo motivo che ho analizzato gli errori commessi ed è da qui che ripartirò più forte e più motivata di prima, adesso più che mai. Testa bassa, determinazione e duro lavoro per raggiungere nuovi obbiettivi"
Sara Perilli
Terzo gradino del podio invece per Samuel Stea nel kata, conquistato dopo la splendida finale per il bronzo vinta 5 a 0 contro il tedesco Berner Laurenz. Il ragazzo, alla sua prima esperienza negli U21, ha svolto un'eccellente gara, giungendo fino alla finale di pool vincendo tutti gli incontri e perdendo contro lo spagnolo solo a un passo dalla finale."Sinceramente speravo di arrivare in finale – spiega Samuel – Lo spagnolo l'avevo già incontrato e l'avevo già battuto. Avrei potuto farcela, ma purtroppo è andata così". Ma tornare a casa con un bronzo agli europei non è certo cosa da poco. "Vorrei ringraziare – continua - il direttore tecnico e i maestri della nazionale, che mi hanno selezionato e dato l'opportunità di confrontarmi con gli atleti più forti in Europa e anche di far parte di un gruppo fantastico. Nonostante all'inizio non ci conoscessimo, il tifo si sentiva e l'esperienza ci ha unito molto." Nulla di fatto, invece, per Silvia Semeraro, campionessa europea 2015, che ha perso al secondo incontro per 4-1 contro la bulgara. "Odio perdere più di quanto amo vincere – si sfoga la 19enne, dando dimostrazione di maturità - ma l'unico vero fallimento consiste nel permettere alla sconfitta di avere la meglio su di noi. È per questo motivo che ho analizzato gli errori commessi ed è da qui che ripartirò più forte e più motivata di prima, adesso più che mai. Testa bassa, determinazione e duro lavoro per raggiungere nuovi obbiettivi"
Sara Perilli