Agricoltura: cresce il numero degli occupati
COLDIRETTI Puglia: "Sostenere sviluppo rurale"
martedì 29 maggio 2018
22.49
iReport
In Puglia in 5 anni è aumentato del 6% il numero degli occupati in agricoltura, passati dal 2012 al 2017 da 626mila a 663mila unità, sono cresciute del 7 percento le giornate di lavoro, passate da 14,6 milioni del 2014 a 15,7 milioni del 2016, mentre il numero delle aziende assuntrici di manodopera è aumentato di 182 unità, secondo l elaborazione di Coldiretti Puglia sulla base di dati ISTAT e INPS. "Ciò dimostra che l'agricoltura pugliese è oggi capace di offrire prospettive di lavoro in un comparto strategico per l'economia del Paese. In uno scenario reso sfavorevole da crisi di mercato, accordi internazionali negativi, clima impazzito con bruschi cambiamenti delle condizioni meteorologhe, il mondo economico e lavorativo nel suo complesso va accompagnato da azioni concrete, perché le imprese agricole hanno bisogno dei lavoratori e di condizioni di mercato del lavoro che siano realmente sostenibili", ha commentato il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele -. La grande spinta imprenditoriale allo sviluppo rurale della Puglia "deve essere sostenuto – ha aggiunto Cantele – dallo snellimento delle procedure amministrative e dalla semplificazione attraverso i SuperCAA, dallo sblocco del PSR che consenta ai 5000 giovani che hanno presentato domanda di insediarsi di poter realizzare i propri sogni e a tutte le aziende agricole, che attendono da anni di poter investire, di ampliare le proprie aziende e dare impulso all'innovazione in agricoltura".
E' cresciuto, tra l'altro, nel primo semestre del 2017, di un ulteriore 6,6% in Puglia il numero delle imprese agroalimentari under 35 sul totale delle aziende agricole, secondo i dati di Unioncamere, con 5544 giovani 'innovatori' che in agricoltura sono riusciti a rappresentare prospettive future e ne hanno fatto un mondo di pionieri, rivoluzionari e attivisti, alimentando una speranza rispetto ai tanti giovani costretti a cercare lavoro all'estero. "In Italia, poi, la tassazione sul lavoro stagionale è più alta di quella che esiste in Paesi come Francia e Spagna", ha precisato il Direttore di Coldiretti Puglia Angelo Corsetti. Nonostante ciò, le aziende agricole condotte da giovani – secondo le rilevazioni di Coldiretti Puglia - possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento rispetto alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento e il 50 per cento di occupati per azienda in più. "A 15 anni dall'approvazione delle legge di orientamento in agricoltura, fortemente sostenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campagne, i giovani – ha concluso Corsetti - hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale e oggi il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell'orto e i corsi di cucina in campagna, l'agricoltura sociale per l'inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l'agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili". Anche le imprese condotte da donne in Puglia sono aumentate di 2.307 unità in 3 anni dal 2014 al 2017, secondo i dati dell'Osservatorio dell'imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere. In agricoltura le aziende rosa, più giovani di quelle condotte da uomini, superano il 24%, ossia 1 impresa su 4 è donna. I dati statistici dimostrano che l'occupazione al femminile in agricoltura non è vista come la semplice perpetuazione di una tradizione – conclude Coldiretti Puglia - o, peggio, come un ripiego occupazionale di scarso pregio, piuttosto come una scelta di lavoro ponderata.
E' cresciuto, tra l'altro, nel primo semestre del 2017, di un ulteriore 6,6% in Puglia il numero delle imprese agroalimentari under 35 sul totale delle aziende agricole, secondo i dati di Unioncamere, con 5544 giovani 'innovatori' che in agricoltura sono riusciti a rappresentare prospettive future e ne hanno fatto un mondo di pionieri, rivoluzionari e attivisti, alimentando una speranza rispetto ai tanti giovani costretti a cercare lavoro all'estero. "In Italia, poi, la tassazione sul lavoro stagionale è più alta di quella che esiste in Paesi come Francia e Spagna", ha precisato il Direttore di Coldiretti Puglia Angelo Corsetti. Nonostante ciò, le aziende agricole condotte da giovani – secondo le rilevazioni di Coldiretti Puglia - possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento rispetto alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento e il 50 per cento di occupati per azienda in più. "A 15 anni dall'approvazione delle legge di orientamento in agricoltura, fortemente sostenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campagne, i giovani – ha concluso Corsetti - hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale e oggi il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell'orto e i corsi di cucina in campagna, l'agricoltura sociale per l'inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l'agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili". Anche le imprese condotte da donne in Puglia sono aumentate di 2.307 unità in 3 anni dal 2014 al 2017, secondo i dati dell'Osservatorio dell'imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere. In agricoltura le aziende rosa, più giovani di quelle condotte da uomini, superano il 24%, ossia 1 impresa su 4 è donna. I dati statistici dimostrano che l'occupazione al femminile in agricoltura non è vista come la semplice perpetuazione di una tradizione – conclude Coldiretti Puglia - o, peggio, come un ripiego occupazionale di scarso pregio, piuttosto come una scelta di lavoro ponderata.