Battaglia di Canne: niente ricorrenza istituzionale del 2 agosto
La nota del giornalista barlettano Nino Vinella
venerdì 2 agosto 2024
8.14
iReport
"2 agosto 2024. Mancata ricorrenza della Battaglia di Canne o della più celebre vittoria di Annibale: disconnessione ideologica in chiave dichiaratamente antimilitarista e pacifista sullo scenario fra conflitto russo-ucraino e israelo-palestinese? Fenomeno di "cancel culture" anche dalle parti nostre? Oppure più semplicemente pigrizia ed inefficienza nell'organizzare praticamente la memoria collettiva come momento di più profonda conoscenza e identità popolare?" Se lo chiede il giornalista barlettano Nino Vinella, anche a nome del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV e di Archeoclub d'Italia APS Canne della Battaglia Barletta. Che prosegue: "Diciamocelo francamente: senza il richiamo universale sprigionato nei secoli dalla carismatica figura ed iconica personalità del condottiero cartaginese, potentissimo attrattore in chiave storica e turistico-culturale nonché mediatica da ogni parte del mondo, cosa ne sarebbe stato di Canne (poi ribattezzata Canne della Battaglia proprio in onore di quella straordinaria e geniale vittoria sul più forte esercito romano) anche per i moderni archeologi affascinati dalla materialità delle rovine sulla Cittadella?
Interrogativo retorico, come pleonastica risulta essere la domanda: ad una meno eccitante Canne medievale e materiale, scavata in questi ultimi giorni dagli archeologi delle Università di Bari e di Foggia nella seconda campagna consecutiva preordinata non senza sacrifici e dispendio di risorse anche monetarie, fa da millenni riscontro quell'altra e più affascinante Canne annibalica, classicamente narrata da Polibio e da Tito Livio per chi, a livello accademico-scientifico, se ne occupa nei suoi studi ed anche come faro dell'umana conoscenza in materia.
Da giornalisti ne abbiamo le prove: a scorrere via Internet i contributi video provenienti in decenni di produzioni televisive, chi ha mobilitato troupe, giornalisti ed operatori di ripresa per venire a visitarci lo ha fatto su scala mondiale solo perché quei "cronisti" hanno sempre connesso Annibale all'unica Canne esistente sulle carte geografiche qui, in provincia di Barletta Andria Trani e nel territorio del Comune di Barletta".
Conclude il giornalista Vinella: "Comune di Barletta che ha silenziato i motori ed ha fatto autolesionisticamente scomparire dai radar la ricorrenza dei 2240 anni da quel drammatico 2 agosto del 216 avanti Cristo. Con quale risultato ancora dobbiamo monitorarlo ma che sicuramente farà decadere l'appeal dei visitatori verso il sito archeologico e l'intero territorio di Canne della Battaglia. Potrebbero replicare da Palazzo di Città che nessuna progettualità era possibile sostenere o pianificare: ma, da informazioni in nostro possesso, risulta che fin dallo scorso mese di maggio, ovvero con netto anticipo per prendere in considerazione e deliberare come Servizi Culturali e Giunta Comunale (delega Turismo e Grandi eventi o Pubblica istruzione) un evento di archeologia sperimentale consistente nella riproposizione degli equipaggiamenti militari e degli stili civili di vita esistenti nel III secolo avanti Cristo così da offrire, anche sulla base delle Legge regionale sulla valorizzazione dei luoghi della Battaglia di Canne, al movimento turistico uno "spaccato" ed una rievocazione come avviene sistematicamente al Metauro ed in altre località che puntano solo ed esclusivamente ad Annibale. Di chi la colpa?"
Interrogativo retorico, come pleonastica risulta essere la domanda: ad una meno eccitante Canne medievale e materiale, scavata in questi ultimi giorni dagli archeologi delle Università di Bari e di Foggia nella seconda campagna consecutiva preordinata non senza sacrifici e dispendio di risorse anche monetarie, fa da millenni riscontro quell'altra e più affascinante Canne annibalica, classicamente narrata da Polibio e da Tito Livio per chi, a livello accademico-scientifico, se ne occupa nei suoi studi ed anche come faro dell'umana conoscenza in materia.
Da giornalisti ne abbiamo le prove: a scorrere via Internet i contributi video provenienti in decenni di produzioni televisive, chi ha mobilitato troupe, giornalisti ed operatori di ripresa per venire a visitarci lo ha fatto su scala mondiale solo perché quei "cronisti" hanno sempre connesso Annibale all'unica Canne esistente sulle carte geografiche qui, in provincia di Barletta Andria Trani e nel territorio del Comune di Barletta".
Conclude il giornalista Vinella: "Comune di Barletta che ha silenziato i motori ed ha fatto autolesionisticamente scomparire dai radar la ricorrenza dei 2240 anni da quel drammatico 2 agosto del 216 avanti Cristo. Con quale risultato ancora dobbiamo monitorarlo ma che sicuramente farà decadere l'appeal dei visitatori verso il sito archeologico e l'intero territorio di Canne della Battaglia. Potrebbero replicare da Palazzo di Città che nessuna progettualità era possibile sostenere o pianificare: ma, da informazioni in nostro possesso, risulta che fin dallo scorso mese di maggio, ovvero con netto anticipo per prendere in considerazione e deliberare come Servizi Culturali e Giunta Comunale (delega Turismo e Grandi eventi o Pubblica istruzione) un evento di archeologia sperimentale consistente nella riproposizione degli equipaggiamenti militari e degli stili civili di vita esistenti nel III secolo avanti Cristo così da offrire, anche sulla base delle Legge regionale sulla valorizzazione dei luoghi della Battaglia di Canne, al movimento turistico uno "spaccato" ed una rievocazione come avviene sistematicamente al Metauro ed in altre località che puntano solo ed esclusivamente ad Annibale. Di chi la colpa?"