
Canosa: Difficoltà nell’erogazione di servizi nel Presidio post Acuzie (ex Ospedale)
Le riflessioni di Sabino Astolfi
lunedì 17 marzo 2025
9.38
iReport
Le liste di attesa per visite specialistiche ed indagini diagnostiche, cresciute a dismisura per mesi o anni, stanno avendo un forte impatto specie, sulla popolazione con reddito medio/basso, che non può rivolgersi alla sanità privata. A nulla sono serviti i provvedimenti adottati dai vari Governi, compreso il "programma straordinario" del Governo Meloni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 Giugno 2024, che tra l'altro prevedrebbe l'assunzione di 5000 nuovi medici. Detta situazione è particolarmente sentita dai concittadini di Canosa che, oltre a subire la privazione dell' ex glorioso Ospedale, avvertono difficoltà nell'erogazione di servizi, nel Presidio Post Acuzie, che avevano promesso all'avanguardia, come Trani. Difficoltà, non attribuibili al residuo personale esistente che, al contrario si impegna notevolmente per venire incontro alle esigenze dell'utenza ma, alla "sensazione" di disinteresse della Direzione Generale dell'ASL, per detta realtà. Disinteresse che si appalesa, già prima dell'ingresso in detta sede, guardando l'ex insegna "Presidio Post Acuzie" che, da anni è stato divelta e al suo posto vi sono solo "neon fulminati". Per non parlare dei due ultimi piani dello stabile, completamente ristrutturati ed abbandonati, speriamo non per sempre! Episodi già verificatosi in anni passati, per i locali della "cucina centrale", completamente ristrutturata e fornita di nuove attrezzature, poi trasformata in deposito di "scartoffie".
Che dire dei due "container", installati nell'area antistante l'ingresso centrale dell'ex Ospedale, subito a destra della "sbarra d'ingresso", di destinazione ignota? Qualora fosse vera la provenienza da Andria, come i più sostengono, si avvalorerebbe la loro tesi che il PPA di Canosa, è ormai considerato dall'ASL, luogo di abbandono di "roba di scarto". L'insieme di quanto detto, in verità, provoca una immagine di abbandono e di sdegnata "sciatteria".
Circostanze certamente non note alla Direttrice che, evidentemente da anni, non onora, con una sua visita, detta struttura. Bene fa la Direttrice, ad impegnarsi per i Presidi di Barletta, per l'inaugurazione di nuovi reparti di Andria e Bisceglie e per la sottoscrizione di contratti di lavoro con nuovi primari, come si nota da diversi fotogrammi sui social ma, altrettanto si vorrebbe constatare avvenisse, per l'assunzione di medici che assicurino tre turni di lavoro giornalieri, ove necessitano.
Non si pretendono per il Presidio Post Acuzie di Canosa, attenzioni maggiori di altri, considerato l'avvenuta disattivazione del proprio nosocomio ma, al pari di tutti gli altri presidi sanitari, l'assegnazione di un numero di medici sufficienti per l'espletamento della attività ivi garantite e il rinnovo del proprio vetusto parco di attrezzature, in particolare radiologiche.
Dall'età dei macchinari infatti, dipende il livello di precisione delle indagini, che fa la differenza, soprattutto nella diagnosi di malattie più gravi. Il limite di dieci anni di vita di un macchinario, rappresenta uno spartiacque! Si vocifera che la nuova TAC 128 strati, con maggiore nitidezza delle immagini, rapidità di tempi di esecuzione e minore esposizione dei pazienti alle radiazioni, programmata per Canosa, sarebbe stata dirottata a Bisceglie. Pur non credendo a tale "chiacchiericcio", qualora fosse vero, sarebbe di una inaudita gravità, oltre che "offensiva", per la professionalità degli attuali operatori radiologi, per l'intera comunità Canosina, non di serie B, rispetto a Bisceglie e soprattutto, per il Sindaco, quale massima autorità sanitaria locale che, tra l'altro, nell'ambito della Conferenza dei Sindaci, esprime parere sull'operato del Direttore Generale dell'ASL!
A tal proposito, constatato che le problematiche e contestuali eventuali soluzioni, segnalate per la nostra Città, tramite i social e la stampa del 23.03.2024, sono state completamente ignorate, sarebbe beneaccetto che il nostro Sindaco, verificata la veridicità di quanto detto, convocasse la Direzione ASL, preferibilmente nell'Hall dell'ex Ospedale di Canosa, come solitamente avveniva, periodicamente nel passato, per un incontro pubblico con gli operatori sanitari e politici del territorio, compresso quelli che, solitamente, dopo aver fatto incetta di voti, scompaiono, per "concordare e programmare", tramite interventi preordinati, una maggiore attenzione per la struttura sanitaria di Canosa e dintorni, consapevoli che una progressiva "offerta" squalificata, in termini di dotazione organica e/o strumentale, comporta sempre più una scarsa "domanda" che, col tempo determina "inefficienza" del servizio, anticamera della "chiusura"!
Radiologia ammodernata, potenziata e postazione fissa medicalizzata del 118, maggiormente funzionanti, sarebbero, oltre tutto una vera "panacea" anche per Presidi di Andria e Barletta che verrebbero "affrancati" di un notevole superlavoro! Dalla gestione del quotidiano, specie delle strutture ci suddette minori o periferiche, si valuta l'efficienza delle strutture sanitarie, cioè la capacità dei loro Direttori Generali!
Nelle more delle predette assunzioni, sarebbe auspicabile, che la nostra ASL chiedesse al personale prossimo al pensionamento, la disponibilità a proseguire la propria attività professionale, su base volontaria,, alle condizioni e per il periodo previsto dall'art.6 della Legge n.114 dell'11.08.2014, sia per trasmettere ai giovani le competenze acquisite, sia per poter ridurre le liste di attesa e riattivare ambulatori, ultimamente disattivati, tra i quali quello di gastroenterologia. Attività che, nelle località, sedi di Presidi Post Acuzie e nei comuni vicini, ora sarebbe accolta con grande favore dall'utenza anziana, fragile, spesso sola, a volte anche disabile e con difficoltà economiche, altrimenti costretta a raggiungere strutture lontane dalla propria residenza. Per la soluzione dei problemi rappresentati, in ossequio alla grande tradizione sanitaria "storica" locale, si fa affidamento, sulla "determinazione" del Sindaco , unitamente al Consiglio Comunale di Canosa, nella sua interezza, sulla sensibilità della Direzione ASL, oltre che sul "fattivo contributo" del Presidente Emiliano e dell'Assessore alla salute della nostra Regione, Avvocato Piemontese.
Sabino Astolfi
Che dire dei due "container", installati nell'area antistante l'ingresso centrale dell'ex Ospedale, subito a destra della "sbarra d'ingresso", di destinazione ignota? Qualora fosse vera la provenienza da Andria, come i più sostengono, si avvalorerebbe la loro tesi che il PPA di Canosa, è ormai considerato dall'ASL, luogo di abbandono di "roba di scarto". L'insieme di quanto detto, in verità, provoca una immagine di abbandono e di sdegnata "sciatteria".
Circostanze certamente non note alla Direttrice che, evidentemente da anni, non onora, con una sua visita, detta struttura. Bene fa la Direttrice, ad impegnarsi per i Presidi di Barletta, per l'inaugurazione di nuovi reparti di Andria e Bisceglie e per la sottoscrizione di contratti di lavoro con nuovi primari, come si nota da diversi fotogrammi sui social ma, altrettanto si vorrebbe constatare avvenisse, per l'assunzione di medici che assicurino tre turni di lavoro giornalieri, ove necessitano.
Non si pretendono per il Presidio Post Acuzie di Canosa, attenzioni maggiori di altri, considerato l'avvenuta disattivazione del proprio nosocomio ma, al pari di tutti gli altri presidi sanitari, l'assegnazione di un numero di medici sufficienti per l'espletamento della attività ivi garantite e il rinnovo del proprio vetusto parco di attrezzature, in particolare radiologiche.
Dall'età dei macchinari infatti, dipende il livello di precisione delle indagini, che fa la differenza, soprattutto nella diagnosi di malattie più gravi. Il limite di dieci anni di vita di un macchinario, rappresenta uno spartiacque! Si vocifera che la nuova TAC 128 strati, con maggiore nitidezza delle immagini, rapidità di tempi di esecuzione e minore esposizione dei pazienti alle radiazioni, programmata per Canosa, sarebbe stata dirottata a Bisceglie. Pur non credendo a tale "chiacchiericcio", qualora fosse vero, sarebbe di una inaudita gravità, oltre che "offensiva", per la professionalità degli attuali operatori radiologi, per l'intera comunità Canosina, non di serie B, rispetto a Bisceglie e soprattutto, per il Sindaco, quale massima autorità sanitaria locale che, tra l'altro, nell'ambito della Conferenza dei Sindaci, esprime parere sull'operato del Direttore Generale dell'ASL!
A tal proposito, constatato che le problematiche e contestuali eventuali soluzioni, segnalate per la nostra Città, tramite i social e la stampa del 23.03.2024, sono state completamente ignorate, sarebbe beneaccetto che il nostro Sindaco, verificata la veridicità di quanto detto, convocasse la Direzione ASL, preferibilmente nell'Hall dell'ex Ospedale di Canosa, come solitamente avveniva, periodicamente nel passato, per un incontro pubblico con gli operatori sanitari e politici del territorio, compresso quelli che, solitamente, dopo aver fatto incetta di voti, scompaiono, per "concordare e programmare", tramite interventi preordinati, una maggiore attenzione per la struttura sanitaria di Canosa e dintorni, consapevoli che una progressiva "offerta" squalificata, in termini di dotazione organica e/o strumentale, comporta sempre più una scarsa "domanda" che, col tempo determina "inefficienza" del servizio, anticamera della "chiusura"!
Radiologia ammodernata, potenziata e postazione fissa medicalizzata del 118, maggiormente funzionanti, sarebbero, oltre tutto una vera "panacea" anche per Presidi di Andria e Barletta che verrebbero "affrancati" di un notevole superlavoro! Dalla gestione del quotidiano, specie delle strutture ci suddette minori o periferiche, si valuta l'efficienza delle strutture sanitarie, cioè la capacità dei loro Direttori Generali!
Nelle more delle predette assunzioni, sarebbe auspicabile, che la nostra ASL chiedesse al personale prossimo al pensionamento, la disponibilità a proseguire la propria attività professionale, su base volontaria,, alle condizioni e per il periodo previsto dall'art.6 della Legge n.114 dell'11.08.2014, sia per trasmettere ai giovani le competenze acquisite, sia per poter ridurre le liste di attesa e riattivare ambulatori, ultimamente disattivati, tra i quali quello di gastroenterologia. Attività che, nelle località, sedi di Presidi Post Acuzie e nei comuni vicini, ora sarebbe accolta con grande favore dall'utenza anziana, fragile, spesso sola, a volte anche disabile e con difficoltà economiche, altrimenti costretta a raggiungere strutture lontane dalla propria residenza. Per la soluzione dei problemi rappresentati, in ossequio alla grande tradizione sanitaria "storica" locale, si fa affidamento, sulla "determinazione" del Sindaco , unitamente al Consiglio Comunale di Canosa, nella sua interezza, sulla sensibilità della Direzione ASL, oltre che sul "fattivo contributo" del Presidente Emiliano e dell'Assessore alla salute della nostra Regione, Avvocato Piemontese.
Sabino Astolfi