Canosa: Parti uguali tra diseguali
La nota di Antonio Damiano- Vice segretario del Circolo PD
sabato 17 settembre 2022
14.57
iReport
Tutti i cittadini possono fare richiesta di rimborso TARI qualunque sia il reddito percepito. Questa bella notizia, se non fosse altro che: "Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali tra disuguali" (Tratta da "Lettera a una professoressa" di Don Lorenzo Milani), è il frutto della volontà della Giunta Comunale di Canosa di Puglia di mettere a disposizione esclusivamente di questa misura i 400.000 euro prevalentemente recuperati dal fondo di solidarietà messo a disposizione dal Ministero dell'Interno al fine di consentire ai comuni l'adozione di misure urgenti di solidarietà alimentari nonché sostegno alle famiglie che versano in stato di bisogno per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche. I criteri individuati sono: € 120 rimborso per ISEE fino a € 10.000, € 110 per ISEE compresi tra € 10.000,01 ed € 30.000 e infine € 100 per ISEE superiori ad € 30.000.
Appare evidente che i criteri per i quali i fondi sono stati erogati dallo stato, tramite i comuni, sono stati, nel caso del nostro comune, più che stravolti, traditi. Quella che doveva essere una misura da destinare ai nuclei familiari ed individui in stato di bisogno, la si è trasformata in indiscriminata misura a pioggia che non dà beneficio sufficiente alle fasce più povere della nostra comunità e un sollievo quasi impercettibile a chi vive in condizioni agiate. La sproporzione della distanza tra i redditi rispetto al quasi coincidente beneficio erogato rende lampante l'illegittimo uso che si è fatto delle risorse pubbliche. Esse sono correttamente spese se alla loro base non vi è l'arbitrio di chi detiene il potere, ma la trasparente volontà di destinarle secondo criteri di giustizia distributiva a sostegno dell'insieme delle condizioni che rafforzano la coesione sociale della comunità. Che sollievo è offerto a chi ha redditi intorno ai 10.000 euro annui e che beneficio sostanzioso ne trae chi percepisce 70.000 e più euro annui con i 110 € in media di rimborso TARI?
Se ne ricava l'amara sintesi che si toglie ai meno abbienti per dare a chi vive in condizioni più agiate. Non mi resta altro a questo punto che concludere citando Papa Francesco dal terzo capoverso del paragrafo 157 di " Laudato Si'" : "Infine, il bene comune richiede la pace sociale, vale a dire la stabilità e la sicurezza di un determinato ordine, che non si realizza senza un'attenzione particolare alla giustizia distributiva, la cui violazione genera sempre violenza".
Antonio Damiano- Vice-segretario del circolo PD
Appare evidente che i criteri per i quali i fondi sono stati erogati dallo stato, tramite i comuni, sono stati, nel caso del nostro comune, più che stravolti, traditi. Quella che doveva essere una misura da destinare ai nuclei familiari ed individui in stato di bisogno, la si è trasformata in indiscriminata misura a pioggia che non dà beneficio sufficiente alle fasce più povere della nostra comunità e un sollievo quasi impercettibile a chi vive in condizioni agiate. La sproporzione della distanza tra i redditi rispetto al quasi coincidente beneficio erogato rende lampante l'illegittimo uso che si è fatto delle risorse pubbliche. Esse sono correttamente spese se alla loro base non vi è l'arbitrio di chi detiene il potere, ma la trasparente volontà di destinarle secondo criteri di giustizia distributiva a sostegno dell'insieme delle condizioni che rafforzano la coesione sociale della comunità. Che sollievo è offerto a chi ha redditi intorno ai 10.000 euro annui e che beneficio sostanzioso ne trae chi percepisce 70.000 e più euro annui con i 110 € in media di rimborso TARI?
Se ne ricava l'amara sintesi che si toglie ai meno abbienti per dare a chi vive in condizioni più agiate. Non mi resta altro a questo punto che concludere citando Papa Francesco dal terzo capoverso del paragrafo 157 di " Laudato Si'" : "Infine, il bene comune richiede la pace sociale, vale a dire la stabilità e la sicurezza di un determinato ordine, che non si realizza senza un'attenzione particolare alla giustizia distributiva, la cui violazione genera sempre violenza".
Antonio Damiano- Vice-segretario del circolo PD