Canosa: Può un consigliere comunale sottrarsi reiteratamente e, spesso senza alcuna giustificazione, al mandato elettorale? Pare di sì.
La nota di Rosanna Todisco
martedì 24 settembre 2024
10.18
iReport
Può un consigliere comunale sottrarsi reiteratamente e, spesso senza alcuna giustificazione, al mandato elettorale? Pare di sì. A giugno del 2022, Il dottor Michele Schirone si presentava in campagna elettorale per le elezioni comunali a Canosa di Puglia, come candidato sindaco, con il suo altisonante e solenne slogan: "IDEE CONCRETE E FATTIBILI, NAUN L CHIACCHIJR" . Tanta gente gli ha dato fiducia, consentendogli di ricoprire il ruolo di consigliere comunale, ma che ha subito disatteso risultando assente in diverse sedute di consigli comunali. Assenze che, peraltro, balzano agli occhi di chi ha rispetto del consenso popolare ricevuto e che impegna il candidato a 'lavorare' per la città, talvolta anche a discapito della propria attività lavorativa. Se per qualsiasi motivo ci si rende conto che il lavoro o questioni personali dovessero essere in contrasto con il ruolo assunto di Consigliere Comunale, allora l'unica decisione dignitosa da prendere è quella di rassegnare le proprie dimissioni volontarie, non foss'altro per rispetto della comunità e non ultima dell'intera Assise Consigliare.
Il ruolo del dottor Schirone, come quello di tutti gli altri Consiglierei Comunali, si caratterizza attraverso una serie di poteri funzionali, ai quali non può e non deve sottrarsi, in quanto costituisce un obbligo giuridico, morale ed etico nei confronti della comunità. Mi chiedo, se la condotta politica di tale consigliere, che rappresenta un disvalore al dovere di partecipazione e condivisione, debba essere tollerata ad oltranza, nell'indifferenza generale di cittadini e addetti ai lavori. Probabilmente le giustificazioni delle assenze del dottor Schirone affondano le proprie radici in motivi urgenti, oggettivi e credibili, salvo poi, dimostrarne il contrario. La mancata elezione alla carica di Sindaco non giustifica la sua prolungata assenza nell'affrontare e risolvere i problemi della città, di cui lei è un rappresentante in qualità di consigliere comunale. Il Dottor Schirone sicuramente saprà che il consiglio comunale rappresenta la massima assise di una città.
Si fregia di farne parte legittimamente e quindi le chiedo: Perché continua a disattendere gli impegni assunti in campagna elettorale? Come mai i suoi numerosi impegni lavorativi coincidono, spesso, con la data in cui viene convocato il Consiglio Comunale? In questi due anni, qual è stato il suo apporto concreto? Se davvero i suoi impegni lavorativi le impediscono di partecipare ai lavori del Consiglio Comunale, per l'amore che prova per Canosa, allora si dimetta, dimostrando così di essere rispettoso nei confronti di tutti, compreso i suoi colleghi consiglieri. Correttezza, coerenza, amore per la propria città sono i capisaldi di un rappresentante della collettività. Non è un obbligo restare, è un obbligo operare per la propria città.
Rosanna Todisco
Il ruolo del dottor Schirone, come quello di tutti gli altri Consiglierei Comunali, si caratterizza attraverso una serie di poteri funzionali, ai quali non può e non deve sottrarsi, in quanto costituisce un obbligo giuridico, morale ed etico nei confronti della comunità. Mi chiedo, se la condotta politica di tale consigliere, che rappresenta un disvalore al dovere di partecipazione e condivisione, debba essere tollerata ad oltranza, nell'indifferenza generale di cittadini e addetti ai lavori. Probabilmente le giustificazioni delle assenze del dottor Schirone affondano le proprie radici in motivi urgenti, oggettivi e credibili, salvo poi, dimostrarne il contrario. La mancata elezione alla carica di Sindaco non giustifica la sua prolungata assenza nell'affrontare e risolvere i problemi della città, di cui lei è un rappresentante in qualità di consigliere comunale. Il Dottor Schirone sicuramente saprà che il consiglio comunale rappresenta la massima assise di una città.
Si fregia di farne parte legittimamente e quindi le chiedo: Perché continua a disattendere gli impegni assunti in campagna elettorale? Come mai i suoi numerosi impegni lavorativi coincidono, spesso, con la data in cui viene convocato il Consiglio Comunale? In questi due anni, qual è stato il suo apporto concreto? Se davvero i suoi impegni lavorativi le impediscono di partecipare ai lavori del Consiglio Comunale, per l'amore che prova per Canosa, allora si dimetta, dimostrando così di essere rispettoso nei confronti di tutti, compreso i suoi colleghi consiglieri. Correttezza, coerenza, amore per la propria città sono i capisaldi di un rappresentante della collettività. Non è un obbligo restare, è un obbligo operare per la propria città.
Rosanna Todisco