ACQUA
ACQUA

Caro bollette per l'erogazione dell'acqua dei pozzi artesiani di proprietà del Consorzio di Bonifica

La nota del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi

È un anno molto bello anche per gli agricoltori Andriesi e delle città limitrofe e rimarrà nella storia questo regalo che è arrivato il giorno prima di San Valentino. Mentre le tantissime coppie di innamorati erano intente a festeggiare, il famoso Consorzio di Bonifica Centro Sud Distretto Barese inviava ai tanti utenti (agricoltori) le cartelle di pagamento per il conguaglio del servizio irriguo del 2022. Il segretario perito agrario Zagaria Natale del C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi) dichiara: "Centinaia di utenti che usufruiscono del servizio di erogazione dell'acqua dei pozzi artesiani di proprietà del Consorzio di Bonifica dislocati nel territorio Andriese e nelle città limitrofe si ritrovano nella buca della posta l'ennesimo regalo. L'amore che ha questo ente nei confronti degli agricoltori è così grande che, dopo qualche anno, ha deciso di emettere un conguaglio afferente all'anno 2022 portando le tariffe alle stelle. Le tariffe trasmesse agli utenti nella compilazione della domanda erano di 0,72 euro al mc (salvo conguaglio per vie eccezionali), ma dopo qualche anno magicamente i conti non tornano e hanno deciso di emettere il conguaglio sempre in riferimento a quell'anno e di aumentare con l'aggiunta di altri 0,73 euro a mc portando la tariffa di quell'anno a 1,45 euro a mc. Se un pozzo artesiano eroga 70 mc all'ora, per un utente la tariffa in ora va a costare più di 100 euro. Le centinaia di utenti si stanno chiedendo se per caso dai pozzi del Consorzio di Bonifica abbiano emunto petrolio al posto dell'acqua. Come al solito pensano che siamo delle mucche da mungere e fanno quello che vogliono, visto che l'agricoltore è abituato a subire queste ingiustizie da parte di gente che vive negli uffici e non sa cosa vuol dire fare agricoltura. Lo stesso Ente invia le richieste di pagamento per il tributo 630 (Difesa idraulica agraria) senza dare nessun servizio al territorio e le centinaia di canali di scolo presenti nel nostro agro sono da anni abbandonate a se stesse. Tantissimi agricoltori usufruiscono dello stesso servizio irriguo da parte dell'agenzia regionale ARIF, e paga lo stesso servizio a 25 euro l'ora, mentre il Consorzio vive sicuramente su un altro pianeta e fa della nostra categoria quello che vuole. L'aggravante conclude Zagaria - è che queste richieste di pagamento vengono emesse tramite l'Agenzia dell'Entrate, come al solito mettendo alle strette gli utenti e obbligando ad effettuare il pagamento con la scadenza in una manciata di giorni"
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