Criminalità scatenata: incendio ad un negozio
Interviene Montaruli di UNIMPRESA BAT
giovedì 24 marzo 2016
15.37
iReport
Prosegue l'escalation di criminalità a Canosa di Puglia(BT), ancora una volta sui giornali e tv per episodi di cronaca nera, che questa volta ha visto un negozio appena inaugurato da un commerciante andriese, subire un incendio appiccato da ignoti alle vetrine. L'accaduto si aggiunge alla lista nera degli ultimi mesi: furto sacrilego alla Parrocchia dell'Assunta, rapina a mano armata ad una stazione di carburanti ed ad una rivendita di tabacchi, incendio ai locali di un'impresa di pompe funebri, furto perpetrato al Presepe Vivente, dopo gli attentati esplosivi al supermercato in pieno centro che ha cessato l'attività, la rissa violenta davanti ad un ristorante, il ferimento alla testa di un giovane con tre colpi di pistola, la scomparsa di una persona, la quarta negli ultimi anni che non si ha più notizie oltre ai furti negli appartamenti, nei garage, nei negozi, nelle campagne molto spesso non denunciati e non posti sotto i riflettori dei media mentre cresce la paura tra i cittadini, imprenditori e commercianti, inermi di fronte a cotanta violenza.
In merito all'ultimo episodio accaduto a Canosa è scesa in campo per solidarizzare e lanciare l'ennesimo grido di allarme l'Associazione UNIMPRESA BAT, presieduta da Savino Montaruli che ha dichiarato: """non ne possiamo più, non ne possiamo veramente più. Vanificare l'entusiasmo, l'intraprendenza, la voglia di fare e di investire in un territorio che neanche meriterebbe tanto, che non ha un minimo di politiche attive di sviluppo, che non si è mai dotato di un minimo di strumenti di programmazione previsti anche per legge e questo riguarda tutte le dieci città della BAT, è un atto deplorevole che va rigettato e fortemente condannato. Non è possibile – continua il presidente Montaruli – che ogni settimana, ogni mese, periodicamente si debba prendere atto dell'aggravarsi di una situazione divenuta insostenibile. Neanche più le telecamere sembrano sortire effetti di deterrente e i danni, soprattutto psicologici specie per un commerciante che ha deciso di investire anche fuori dal suo ambiente e dalla sua città, sono enormi ed a volte irreparabili. Ora le Istituzioni dicano con certezza che fine sta facendo la Questura della BAT perché solo con una fortissima ed intensa azione di intelligence investigativa preventiva, con adeguate forze in campo dotate di strumenti di intervento efficaci ed efficienti si può fronteggiare una situazione per troppo tempo sottovalutata e in crescente, negativo fermento, anche causato da una fortissima tensione sociale. Abbiamo bisogno di interlocutori forti, sensibili e soprattutto capaci ma noi con chi dobbiamo interloquire? Sembrano tutti addormentati in questo territorio.""" – Ha concluso il presidente di UNIMPRESA BAT, sempre a fianco dei propri associati e sensibile ai problemi che attanagliano il territorio e l'imprenditoria locale.
In merito all'ultimo episodio accaduto a Canosa è scesa in campo per solidarizzare e lanciare l'ennesimo grido di allarme l'Associazione UNIMPRESA BAT, presieduta da Savino Montaruli che ha dichiarato: """non ne possiamo più, non ne possiamo veramente più. Vanificare l'entusiasmo, l'intraprendenza, la voglia di fare e di investire in un territorio che neanche meriterebbe tanto, che non ha un minimo di politiche attive di sviluppo, che non si è mai dotato di un minimo di strumenti di programmazione previsti anche per legge e questo riguarda tutte le dieci città della BAT, è un atto deplorevole che va rigettato e fortemente condannato. Non è possibile – continua il presidente Montaruli – che ogni settimana, ogni mese, periodicamente si debba prendere atto dell'aggravarsi di una situazione divenuta insostenibile. Neanche più le telecamere sembrano sortire effetti di deterrente e i danni, soprattutto psicologici specie per un commerciante che ha deciso di investire anche fuori dal suo ambiente e dalla sua città, sono enormi ed a volte irreparabili. Ora le Istituzioni dicano con certezza che fine sta facendo la Questura della BAT perché solo con una fortissima ed intensa azione di intelligence investigativa preventiva, con adeguate forze in campo dotate di strumenti di intervento efficaci ed efficienti si può fronteggiare una situazione per troppo tempo sottovalutata e in crescente, negativo fermento, anche causato da una fortissima tensione sociale. Abbiamo bisogno di interlocutori forti, sensibili e soprattutto capaci ma noi con chi dobbiamo interloquire? Sembrano tutti addormentati in questo territorio.""" – Ha concluso il presidente di UNIMPRESA BAT, sempre a fianco dei propri associati e sensibile ai problemi che attanagliano il territorio e l'imprenditoria locale.