Da Canosa ad Aquileia: La Bellezza dei Campanili
La nota del Generale Luigi Casamassima sull'opera "OCTAVA DIES"
domenica 10 settembre 2023
10.03
iReport
Carissimo Maestro, Cavaliere, Giuseppe Di Nunno,
grazie, per l'apprezzata opera "OCTAVA DIES" ricevuta per il tramite di mio fratello Francesco al quale hai dedicato piacevoli riferimenti nella riscoperta della Campana del 1628 posta nel campanile della Chiesa antica della B.V. del Carmelo in Canosa, nonché per la gradita dedica a me riservata, grazie di cuore!
Il testo, arricchito di particolari e foto di campanili a cuspide ottagonale, dalla Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia alle terre Trevigiane, Venete e, persino in Friuli, dove la "maestosa" Torre della sede patriarcale del campanile di Aquileia è stata presa quale modello dei campanili costruiti in Veneto e in Friuli nei tempi successivi, riporta alla memoria l'importanza del suono delle campane che, come meglio espresso nel libro, oltre a scandire il tempo, ci informavano quotidianamente delle attività della Chiesa con l'invito ad unirci nella preghiera, alla Santa Messa festiva/feriale, al saluto dei fratelli transitati nella vita eterna.
Evidenzio, a conferma dell'importanza del suono della campane, il ricordo a me caro del mio nonno materno, Nicola Mansi detto "Manzaridde" (papà anche di un figlio sacerdote, padre Nicolò Sabino Mansi dei Servi di Maria, che riposa nella Cappella dei Sacerdoti del Camposanto di Canosa). Ero ragazzino, nipote maschio più grande della famiglia, d'estate mi portava in campagna a raccogliere le mandorle e, al suono delle campane, a mezzogiorno, l'ora dell'Angelo, oltre ad indicarci l'ora del rientro, mio nonno, come consuetudine, apriva un libricino con copertina in nero, sempre a portata di mano, e leggeva una preghiera/un passo delle sacre scritture, oggi ormai in disuso! Complimenti per la sapiente opera realizzata che gelosamente conservo, un fraterno abbraccio,
Gen. Luigi Casamassima - Segretario Generale dell'Associazione Aviazione Esercito (ANAE).
grazie, per l'apprezzata opera "OCTAVA DIES" ricevuta per il tramite di mio fratello Francesco al quale hai dedicato piacevoli riferimenti nella riscoperta della Campana del 1628 posta nel campanile della Chiesa antica della B.V. del Carmelo in Canosa, nonché per la gradita dedica a me riservata, grazie di cuore!
Il testo, arricchito di particolari e foto di campanili a cuspide ottagonale, dalla Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia alle terre Trevigiane, Venete e, persino in Friuli, dove la "maestosa" Torre della sede patriarcale del campanile di Aquileia è stata presa quale modello dei campanili costruiti in Veneto e in Friuli nei tempi successivi, riporta alla memoria l'importanza del suono delle campane che, come meglio espresso nel libro, oltre a scandire il tempo, ci informavano quotidianamente delle attività della Chiesa con l'invito ad unirci nella preghiera, alla Santa Messa festiva/feriale, al saluto dei fratelli transitati nella vita eterna.
Evidenzio, a conferma dell'importanza del suono della campane, il ricordo a me caro del mio nonno materno, Nicola Mansi detto "Manzaridde" (papà anche di un figlio sacerdote, padre Nicolò Sabino Mansi dei Servi di Maria, che riposa nella Cappella dei Sacerdoti del Camposanto di Canosa). Ero ragazzino, nipote maschio più grande della famiglia, d'estate mi portava in campagna a raccogliere le mandorle e, al suono delle campane, a mezzogiorno, l'ora dell'Angelo, oltre ad indicarci l'ora del rientro, mio nonno, come consuetudine, apriva un libricino con copertina in nero, sempre a portata di mano, e leggeva una preghiera/un passo delle sacre scritture, oggi ormai in disuso! Complimenti per la sapiente opera realizzata che gelosamente conservo, un fraterno abbraccio,
Gen. Luigi Casamassima - Segretario Generale dell'Associazione Aviazione Esercito (ANAE).