Due fermi per l'omicidio di Maria Melziade
Svolta nelle indagini sulla rapina
venerdì 30 dicembre 2016
14.36
iReport
Con il fermo di due dei presunti responsabili della rapina in casa dell'ex gioielliera Maria Melziade si chiude l'anno più nero per Canosa di Puglia(BT) che ha visto l'escalation della criminalità, apparsa sempre in rete, sui social, sui giornali e media nazionali. Negli ultimi mesi si è toccato l'apice della crudeltà, dell'efferatezza con la morte di due cittadini inermi: uno con due colpi di pistola sul posto di lavoro, nelle campagne, e l'altra, sola nella propria abitazione, a causa delle conseguenze di una violenza brutale ed inaudita subìta. Una lunga lista di episodi di cronaca nera, tutti di notevole gravità e complessità, che hanno segnato la vita quotidiana di una città in degrado ed in emergenza sociale ed economica, problemi forse sottovalutati e non sufficientemente contrastati attraverso interventi mirati e specifici. Basta digitare sui motori di ricerca su internet una stringa del tipo "Criminalità a Canosa di Puglia(BT)" per capire la gravità di quanto accaduto nel corso dell'anno, la dimensione del fenomeno e valutare l'impatto a livello mediatico con uno sguardo ai titoli dati agli episodi cruenti e tragici non più occasionali ma ripetuti nel corso dei 12 mesi, elencati nel report di riepilogo del 2016:
- 6 gennaio, furto perpetrato al Presepe Vivente in Zona Costantinopoli;
- 20 gennaio, incendio del portone d'ingresso secondario di un'impresa di onoranze funebri ;
- 6 febbraio, maxi rissa in un disco-pub con 15 persone arrestate ;
-13 febbraio, ferimento alla testa con tre colpi di pistola di un giovane canosino;
- 20 febbraio, esplosione di una bomba all'esterno della sede della Banca di Credito Cooperativo a Canosa Alta ;
- 28 febbraio, rapina a mano armata in una tabaccheria in corso Garibaldi;
- 2 marzo, rapina a mano armata ad una stazione di carburanti,in via Corsica;
- 20 marzo, furto sacrilego alla Parrocchia dell'Assunta;
- 24 marzo, incendio appiccato da ignoti alle vetrine di un negozio appena inaugurato in via Corsica;
- 12 aprile, incendio ad un negozio di frutta e verdura, in via Cappellini;
- 28 aprile rapinata donna in casa di notte;
- 1° maggio, asportata da ignoti la statua della Madonna di Medjugorje, installata il 17 maggio 2013 nel parco Regina della Pace a Canosa Alta;
- 5 maggio, incendio distrugge un capannone di un'azienda ortofrutticola della zona industriale, in via Cerignola ;
-19 maggio, manifestazione pubblica con l'intera comunità canosina in piazza Vittorio Veneto unita contro la criminalità e l'illegalità;
- 30 luglio, rapina con pistola presso l'ufficio affissioni in via S.Lucia;
- 11 agosto, assalto con esplosivi al Bancomat della Banca Popolare di Bari in via Bovio;
- 17 agosto, frantumata e lasciata a terra, la statua della Madonna donata lo scorso 24 Maggio dalla Pro Loco Canosa e benedetta da don Vito Miracapillo nel parco Regina della Pace a Canosa Alta ;
- 3 settembre, accoltellamento alla testa di un pregiudicato al termine di una lite per futili motivi, arrestato il presunto responsabile dell'aggressione;
- 17 settembre, forte esplosione al bancomat del Banco di Napoli in via Bovio;
- 22 ottobre, sparatoria in stile far west nelle vicinanze della villa comunale con un ferito al termine di un diverbio iniziato in un pub;
- 31 ottobre, omicidio nelle campagne dell'agricoltore Sabino Vassalli(59enne) con due colpi di pistola alla nuca e all'addome;
- 5 novembre, incendio divampato in un capannone adibito a deposito nelle campagne in via Lavello;
- 7 novembre, assalto armato al bus Marozzi per Roma, rapinati i passeggeri;
- 17 novembre, furto di ottantamila euro di medicinali dalla farmacia dell'ospedale;
- 18 novembre, muore l'ex gioielliera Maria Melziade(75 anni) a seguito delle brutali violenze subite durante la rapina nella propria abitazione;
- 20 dicembre, arrestato il presunto colpevole dell'omicidio dell'agricoltore Sabino Vassalli, accaduto lo scorso 31 ottobre, è un agricoltore canosino di 66 anni;
- 25 dicembre, esagitato crea scompiglio in un ristorante, ferendo il comandante dell'istituto di vigilanza;
- 29 dicembre, sono stati fermati due uomini di Canosa, rispettivamente di 54 e 45 anni, perché accusati di omicidio preterintenzionale e rapina pluriaggravata, avvenuta lo scorso 17 novembre, che provocò la morte, per arresto cardiaco, di Maria Melziade (75 anni). Le immagini delle telecamere della zona supportate da altri riscontri sono stati fondamentali nella svolta delle indagini. Si attende ora l'interrogatorio che avverrà nel carcere di Trani, dove i due sono stati trasferiti.
Nel 2016, è stato il nero ad attanagliare Canosa di Puglia(BT), il colore che ha dominato le cronache quotidiane mettendo a dura prova la città sotto shock per gli eventi criminali e luttuosi. Un anno davvero negativo sotto tutti i punti vista quello che sta terminando con la comunità locale che """non si rassegna all'idea che Canosa possa essere rappresentata come una città invivibile o abituata a convivere con la delinquenza!""" come dichiarato dai Sacerdoti unitamente alle Comunità Parrocchiali di Canosa, in un comunicato diffuso a mezzo stampa il 15 febbraio 2016 a seguito del ripetersi degli incresciosi episodi di violenza in città. Attivare e diffondere comportamenti virtuosi conviene, non è un'utopia, ma piuttosto una scommessa che Canosa con i suoi cittadini, istituzioni, forze dell'ordine ha capito di mettere in campo per incentivare e premiare ad ogni livello i comportamenti rispettosi delle regole, che la rendono vivibile e ricca di futuro. Pertanto la scelta di non tirarsi indietro, di rinunciare ad ogni alibi, di rispettare sempre e comunque la legalità non risponde più solo a criteri di sensibilità, solidarietà, civiltà, ma è diventata una questione di razionalità, convenienza e interesse: l'interesse di chi è convinto che vale ancora la pena di provarci a risvegliare quel virus della legalità che sembra addormentato in attesa di tempi migliori.
- 6 gennaio, furto perpetrato al Presepe Vivente in Zona Costantinopoli;
- 20 gennaio, incendio del portone d'ingresso secondario di un'impresa di onoranze funebri ;
- 6 febbraio, maxi rissa in un disco-pub con 15 persone arrestate ;
-13 febbraio, ferimento alla testa con tre colpi di pistola di un giovane canosino;
- 20 febbraio, esplosione di una bomba all'esterno della sede della Banca di Credito Cooperativo a Canosa Alta ;
- 28 febbraio, rapina a mano armata in una tabaccheria in corso Garibaldi;
- 2 marzo, rapina a mano armata ad una stazione di carburanti,in via Corsica;
- 20 marzo, furto sacrilego alla Parrocchia dell'Assunta;
- 24 marzo, incendio appiccato da ignoti alle vetrine di un negozio appena inaugurato in via Corsica;
- 12 aprile, incendio ad un negozio di frutta e verdura, in via Cappellini;
- 28 aprile rapinata donna in casa di notte;
- 1° maggio, asportata da ignoti la statua della Madonna di Medjugorje, installata il 17 maggio 2013 nel parco Regina della Pace a Canosa Alta;
- 5 maggio, incendio distrugge un capannone di un'azienda ortofrutticola della zona industriale, in via Cerignola ;
-19 maggio, manifestazione pubblica con l'intera comunità canosina in piazza Vittorio Veneto unita contro la criminalità e l'illegalità;
- 30 luglio, rapina con pistola presso l'ufficio affissioni in via S.Lucia;
- 11 agosto, assalto con esplosivi al Bancomat della Banca Popolare di Bari in via Bovio;
- 17 agosto, frantumata e lasciata a terra, la statua della Madonna donata lo scorso 24 Maggio dalla Pro Loco Canosa e benedetta da don Vito Miracapillo nel parco Regina della Pace a Canosa Alta ;
- 3 settembre, accoltellamento alla testa di un pregiudicato al termine di una lite per futili motivi, arrestato il presunto responsabile dell'aggressione;
- 17 settembre, forte esplosione al bancomat del Banco di Napoli in via Bovio;
- 22 ottobre, sparatoria in stile far west nelle vicinanze della villa comunale con un ferito al termine di un diverbio iniziato in un pub;
- 31 ottobre, omicidio nelle campagne dell'agricoltore Sabino Vassalli(59enne) con due colpi di pistola alla nuca e all'addome;
- 5 novembre, incendio divampato in un capannone adibito a deposito nelle campagne in via Lavello;
- 7 novembre, assalto armato al bus Marozzi per Roma, rapinati i passeggeri;
- 17 novembre, furto di ottantamila euro di medicinali dalla farmacia dell'ospedale;
- 18 novembre, muore l'ex gioielliera Maria Melziade(75 anni) a seguito delle brutali violenze subite durante la rapina nella propria abitazione;
- 20 dicembre, arrestato il presunto colpevole dell'omicidio dell'agricoltore Sabino Vassalli, accaduto lo scorso 31 ottobre, è un agricoltore canosino di 66 anni;
- 25 dicembre, esagitato crea scompiglio in un ristorante, ferendo il comandante dell'istituto di vigilanza;
- 29 dicembre, sono stati fermati due uomini di Canosa, rispettivamente di 54 e 45 anni, perché accusati di omicidio preterintenzionale e rapina pluriaggravata, avvenuta lo scorso 17 novembre, che provocò la morte, per arresto cardiaco, di Maria Melziade (75 anni). Le immagini delle telecamere della zona supportate da altri riscontri sono stati fondamentali nella svolta delle indagini. Si attende ora l'interrogatorio che avverrà nel carcere di Trani, dove i due sono stati trasferiti.
Nel 2016, è stato il nero ad attanagliare Canosa di Puglia(BT), il colore che ha dominato le cronache quotidiane mettendo a dura prova la città sotto shock per gli eventi criminali e luttuosi. Un anno davvero negativo sotto tutti i punti vista quello che sta terminando con la comunità locale che """non si rassegna all'idea che Canosa possa essere rappresentata come una città invivibile o abituata a convivere con la delinquenza!""" come dichiarato dai Sacerdoti unitamente alle Comunità Parrocchiali di Canosa, in un comunicato diffuso a mezzo stampa il 15 febbraio 2016 a seguito del ripetersi degli incresciosi episodi di violenza in città. Attivare e diffondere comportamenti virtuosi conviene, non è un'utopia, ma piuttosto una scommessa che Canosa con i suoi cittadini, istituzioni, forze dell'ordine ha capito di mettere in campo per incentivare e premiare ad ogni livello i comportamenti rispettosi delle regole, che la rendono vivibile e ricca di futuro. Pertanto la scelta di non tirarsi indietro, di rinunciare ad ogni alibi, di rispettare sempre e comunque la legalità non risponde più solo a criteri di sensibilità, solidarietà, civiltà, ma è diventata una questione di razionalità, convenienza e interesse: l'interesse di chi è convinto che vale ancora la pena di provarci a risvegliare quel virus della legalità che sembra addormentato in attesa di tempi migliori.