Ex Filantropica: per la futura destinazione è tutto risolto?
L'intervento di Limitone, Presidente ITALIA NOSTRA
domenica 4 ottobre 2020
21.32
iReport
A margine dell'incontro richiesto congiuntamente da Fondazione Archeologica, Pro Loco e Italia Nostra circa tre settimane fa, abbiamo preso atto delle dichiarazioni del Sindaco di voler procedere alla revoca di quegli atti amministrativi, da noi contestati, per il pericolo concreto che in quei locali, che sono parte integrante del complesso della Basilica Cattedrale di San Sabino, potessero essere insediate attività commerciali non compatibili con il decoro del Monumento. L'eventualità che quei locali fossero destinati, a causa della loro prossimità alla Cattedrale, ad attività secondo noi non idonee, ha provocato non solo la contrarietà della Fondazione Archeologica, della Pro Loco e di Italia Nostra, ma anche le numerose prese di posizione di studiosi della nostra storia cittadina,dei nostri concittadini sparsi in tutta l'Italia,della Camera del Lavoro, oltre che dei numerosi concittadini che hanno sottoscritto e stanno continuando a sottoscrivere la petizione popolare, che continua, da noi promossa. Li ringraziamo tutti, come ringraziamo "La Gazzetta del Mezzogiorno" che in questa circostanza ha dato conto delle numerose prese di posizione, dimostrandosi, come in tante altre occasioni, presidio d'informazione insostituibile per i nostri territori. Ringraziamo per le stesse ragioni i media locali per il contributo informativo da loro dato su questa vicenda. Ma per la futura destinazione di quei locali è tutto risolto? Ora si apre una nuova fase, tutto dipenderà dalle decisioni future che l'Amministrazione Comunale vorrà adottare. Aspettiamo intanto che l'annunciata revoca degli atti amministrativi fin qui prodotti venga formalizzata. Successivamente la Fondazione Archeologica, Italia Nostra e Pro Loco con il contributo di altri soggetti, presenteranno una proposta per l'utilizzo di quei locali. Una proposta che ci ripromettiamo dovrà essere credibile, sostenibile economicamente, stabile nel tempo, con una finalità etica e culturale,e che comunque dovrà costituire un ulteriore tassello in una cornice complessiva , coerente e sistematica, di servizio di accoglienza e di informazione turistica. Infine un' ultima riflessione. Questa vicenda ci da un piccolo segnale di speranza. La risonanza che questa vicenda sta avendo nella cittadinanza sta a significare che questa comunità, pur tra mille difficoltà , mancanza di lavoro, disoccupazione giovanile, episodi di delinquenza, sta crescendo, mostrando una maggiore sensibilità per temi che fino a trent'anni fa sarebbero stati accolti nella più completa indifferenza. Se l'attenzione che oggi l'opinione pubblica mostra su questa vicenda fosse stata la stessa trenta o quarant'anni fa, quando sono stati abbattuti, nella indifferenza quasi completa, ad eccezione di qualche solitaria voce contraria, i palazzi di fine ottocento e inizi novecento presenti su Piazza Boemondo e su via Bovio, che rappresentavano una traccia importante della storia della nostra città, per fare posto ad anonimi casermoni condominiali senza alcun pregio estetico, forse qualcuno di quei palazzi sarebbe ancora in piedi. Ma questa è una storia troppo lunga da spiegare oggi.
Mario Riccardo Limitone – Presidente ITALIA NOSTRA ONLUS Sezione di Canosa di Puglia
Mario Riccardo Limitone – Presidente ITALIA NOSTRA ONLUS Sezione di Canosa di Puglia