Gli errori degli amministratori li pagano i cittadini
Sulla zona artigianale interviene il deputato D'Ambrosio (M5S)
venerdì 13 novembre 2015
15.34
iReport
Con la delibera 49 del 15 ottobre 2015, il Consiglio Comunale ha approvato la proposta dell'amministrazione di accendere un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti con il quale restituire le somme dovute agli artigiani assegnatari dei lotti dell'ormai celebre zona artigianale D6, in località Madonna di Costantinopoli. Per gli attivisti canosini del Movimento 5 Stelle finalmente si conclude un calvario per gli artigiani. "Il problema però non è risolto: come si legge nella delibera del Consiglio Comunale, circa 350mila euro saranno restituiti agli assegnatari per gli acconti precedentemente versati, mentre circa 28mila euro serviranno per spese ed interessi maturati finora" dichiarano gli attivisti pentastellati di Canosa. "Non ci rassicurano le versioni che dicono che l'acquisizione al patrimonio immobiliare comnale di quelle aree sarebbe un affare per la città di Canosa. Noi non riusciamo a capire dove sia il beneficio per i cittadini, visto che ad oggi a causa dei numerosi vincoli non è stato possibile realizzare nulla". Anche il deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe D'Ambrosio ha seguito la questione. "Non so se fosse necessario attendere la pronuncia del TAR per prendere atto di una richiesta che appare legittima. Non era già tutto previsto dal regolamento di assegnazione dei lotti?" commenta il deputato pentastellato.
Altra osservazione: secondo gli attivisti canosini, la realizzazione della zona artigianale prevedeva l'esecuzione di opere di urbanizzazione primaria che il Comune avrebbe dovuto realizzare. In effetti a seguito della delibera del Consiglio Comunale n. 264 del 18.06.2010 ("Urbanizzazione Zona PIP D6 Madonna di Costantinopoli - Indirizzi e direttive"), la Giunta comunale ha emanato direttive ai settori tecnici in ordine alla definizione delle indagini di tipo geotecnico, all'indicazione della presenza di cavità, alla loro saturazione e ha avviato le procedure espropriative e all'immissione in possesso dei suoli, nonché alla predisposizione di progetto di variante urbanistica esecutiva al PIP. Successivamente è stata indetta una gara per l'assegnazione dei lavori e con determinazione del dirigente del Settore Edilizia ed Urbanistica n. 5 del 24 gennaio 2012 veniva comunicato che la suddetta gara realizzazione delle Opere di urbanizzazione primaria «Piano per gli Insediamenti Produttivi in Zona D6/b - Madonna di Costantinopoli», è stata aggiudicata per un importo di € 795.861,87 al netto del ribasso di asta del 26,17%, oltre oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso pari ad € 49.859,05, oltre che ad un costo della manodopera non soggetto a ribasso per € 161.161,05. Il tutto per un valore complessivo di € 1.006.881,97 a cui va aggiunta l'IVA nella misura del 10%.
Inoltre, secondo gli attivisti canosini, pare vi fossero le necessarie coperture finanziarie derivanti da fondi PRUSST, così come si legge nell'allegato alla determinazione dirigenziale n. 20 del 27.06.2011. "A questo punto è lecito chiedersi che fine hanno fatto questi finanziamenti o come sono stati spesi, visto che non mi sembra vi sia traccia di opere di urbanizzazione" ha aggiunto il deputato D'Ambrosio (M5S).
Ma la domanda centrale per i 5 Stelle di Canosa è un'altra: per quale ragione è stata scelta quell'area per la realizzazione della zona artigianale? "I tecnici comunali dovrebbero sapere che quell'area è nota per la presenza di cavità antropiche importanti e nel bel mezzo di un area archeologica importantissima e ben evidenziata nei testi scientifici" dichiarano i pentastellati canosini. "Mi sembra chiaro che la vicenda presenta elementi da chiarire, vista anche la possibile nuova situazione di conflitto fra cittadini e Comune che potrebbe venire a galla in occasione dei lavori di ampliamento del cimitero" ha aggiunto il deputato Giuseppe D'Ambrosio (M5S). In questo caso, i pentastellati di Canosa hanno lamentato il fatto che molti cittadini hanno già anticipato da oltre un anno le somme per l'acquisto di cappelle ed edicole funerarie. I lavori, già partiti in ritardo, sono fermi per il rinvenimento di numerose sepolture, presumibilmente di epoca dauna. Anche in questo caso la zona era nota alla comunità scientifica e culturale per la possibile presenza di queste strutture. "Ad oggi non vi è traccia dei manufatti promessi agli assegnatari. Seguiremo eventuali sviluppi nei prossimi mesi anche di questa vicenda. Vorremmo risposte alle nostre domande dagli amministratori e dai tecnici comunali, perché prima di chiedere ai canosini ulteriori sacrifici economici bisogna fare chiarezza su quanto da noi esposto. "Sarebbe questa la politica del fare?" concludono gli attivisti canosini.
Giuseppe D'Ambrosio Deputato della Repubblica Movimento 5 Stelle e Gruppo Attivisti M5S Canosa
Altra osservazione: secondo gli attivisti canosini, la realizzazione della zona artigianale prevedeva l'esecuzione di opere di urbanizzazione primaria che il Comune avrebbe dovuto realizzare. In effetti a seguito della delibera del Consiglio Comunale n. 264 del 18.06.2010 ("Urbanizzazione Zona PIP D6 Madonna di Costantinopoli - Indirizzi e direttive"), la Giunta comunale ha emanato direttive ai settori tecnici in ordine alla definizione delle indagini di tipo geotecnico, all'indicazione della presenza di cavità, alla loro saturazione e ha avviato le procedure espropriative e all'immissione in possesso dei suoli, nonché alla predisposizione di progetto di variante urbanistica esecutiva al PIP. Successivamente è stata indetta una gara per l'assegnazione dei lavori e con determinazione del dirigente del Settore Edilizia ed Urbanistica n. 5 del 24 gennaio 2012 veniva comunicato che la suddetta gara realizzazione delle Opere di urbanizzazione primaria «Piano per gli Insediamenti Produttivi in Zona D6/b - Madonna di Costantinopoli», è stata aggiudicata per un importo di € 795.861,87 al netto del ribasso di asta del 26,17%, oltre oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso pari ad € 49.859,05, oltre che ad un costo della manodopera non soggetto a ribasso per € 161.161,05. Il tutto per un valore complessivo di € 1.006.881,97 a cui va aggiunta l'IVA nella misura del 10%.
Inoltre, secondo gli attivisti canosini, pare vi fossero le necessarie coperture finanziarie derivanti da fondi PRUSST, così come si legge nell'allegato alla determinazione dirigenziale n. 20 del 27.06.2011. "A questo punto è lecito chiedersi che fine hanno fatto questi finanziamenti o come sono stati spesi, visto che non mi sembra vi sia traccia di opere di urbanizzazione" ha aggiunto il deputato D'Ambrosio (M5S).
Ma la domanda centrale per i 5 Stelle di Canosa è un'altra: per quale ragione è stata scelta quell'area per la realizzazione della zona artigianale? "I tecnici comunali dovrebbero sapere che quell'area è nota per la presenza di cavità antropiche importanti e nel bel mezzo di un area archeologica importantissima e ben evidenziata nei testi scientifici" dichiarano i pentastellati canosini. "Mi sembra chiaro che la vicenda presenta elementi da chiarire, vista anche la possibile nuova situazione di conflitto fra cittadini e Comune che potrebbe venire a galla in occasione dei lavori di ampliamento del cimitero" ha aggiunto il deputato Giuseppe D'Ambrosio (M5S). In questo caso, i pentastellati di Canosa hanno lamentato il fatto che molti cittadini hanno già anticipato da oltre un anno le somme per l'acquisto di cappelle ed edicole funerarie. I lavori, già partiti in ritardo, sono fermi per il rinvenimento di numerose sepolture, presumibilmente di epoca dauna. Anche in questo caso la zona era nota alla comunità scientifica e culturale per la possibile presenza di queste strutture. "Ad oggi non vi è traccia dei manufatti promessi agli assegnatari. Seguiremo eventuali sviluppi nei prossimi mesi anche di questa vicenda. Vorremmo risposte alle nostre domande dagli amministratori e dai tecnici comunali, perché prima di chiedere ai canosini ulteriori sacrifici economici bisogna fare chiarezza su quanto da noi esposto. "Sarebbe questa la politica del fare?" concludono gli attivisti canosini.
Giuseppe D'Ambrosio Deputato della Repubblica Movimento 5 Stelle e Gruppo Attivisti M5S Canosa