Istat: Pil Puglia 2018 +1,4, più della media nazionale.
Emiliano: “Mentre aumenta il divario tra Nord e Sud, la Puglia guadagna terreno"
martedì 28 gennaio 2020
17.19
iReport
Il Prodotto interno lordo della Puglia è cresciuto nel 2018 dell'1,4%. A certificarlo è l'Istat che questa mattina ha diffuso i dati nel report dedicato ai "Conti economici territoriali" per gli anni 2016-2018. La Puglia si posiziona al di sopra del dato italiano (+0,8), del Nord-Ovest (+0,7), del Centro (+0,7) e soprattutto del Mezzogiorno (+0,3). La crescita della Puglia è pari a quella del Nord-Est (+1,4). "In un contesto in cui aumenta il divario economico tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno – ha commentato il presidente della Regione Michele Emiliano – la Puglia guadagna terreno mettendo a segno un tasso di crescita del Pil di 1,4 punti, come il Nord-Est. La rilevazione Istat promuove la Puglia che, nel Mezzogiorno, al pari della Sardegna, supera la media nazionale. Non posso che esprimere a nome di tutta la mia giunta una grandissima soddisfazione per questa performance, che in totale fa salire l'aumento del Pil della nostra regione di 4,3 punti percentuali in quattro anni, dal 2015 al 2018. È una gratificazione enorme per tanti anni di lavoro e di contrasto alla crisi – ha continuato Emiliano – con strumenti di agevolazione che hanno cercato di adeguare l'offerta al grande cambiamento in atto, rendendola adatta alla domanda del mercato ma anche alle esigenze delle imprese, all'innovazione necessaria per non sprofondare e all'internazionalizzazione indispensabile per affrontare le sfide di nuovi mercati. Con i nostri strumenti abbiamo generato investimenti per 4,4 miliardi di euro. Il frutto di questi sforzi è tutto all'interno della crescita del Pil oggi misurata dall'Istat.Ma la nostra soddisfazione non sarebbe stata completa senza un altro dato: l'aumento del reddito delle famiglie pugliesi, salito del 2,1%, nel 2018 come il Nord-Est e più dell'Italia, del Centro, del Nord-Ovest e del Mezzogiorno. Certo i pugliesi non hanno il reddito dei lombardi, ma stanno indubbiamente meglio rispetto all'anno scorso e anche a due anni fa. Il nostro obiettivo è continuare a lavorare per migliorare ancora".
Esaminando i dati sul valore aggiunto nel 2018 non ancora disponibili per tutte le branche di attività (mancano quelle industriali), l'Istat rileva per la Puglia un leggero aumento nell'agricoltura, silvicoltura e pesca e nelle costruzioni, ma una crescita sostenuta nei servizi. Si passa dai 51.179 miliardi del 2016, ai 52.125 miliardi del 2017 ai 53.611 miliardi del 2018 e, in particolare, nelle attività finanziarie e assicurative, immobiliari, professionali, scientifiche e tecniche, di amministrazione e servizi di supporto (da 17.147 miliardi del 2016 a 17.270 miliardi del 2017, fino ai 17.946 miliardi del 2018). Altri servizi in forte crescita sono amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria, istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri servizi, passati da un valore aggiunto pari a 18.049 miliardi di euro nel 2016, a 18.289 miliardi nel 2017, fino a 19.165 miliardi nel 2018.
"Sono estremamente soddisfatto per le notizie diffuse dall'ISTAT in queste ore che certificano una crescita del PIL, in Puglia, dell'1,4% nel 2018." Ha esordito così l'assessore Borraccino nella sua nota : "Si tratta di un dato che conferma l'ottimo lavoro svolto in questi anni dal Governo regionale guidato da Michele Emiliano e finalizzato a supportare il sistema produttivo pugliese con una molteplicità di strumenti di agevolazione, gestiti in gran parte dall'Assessorato allo Sviluppo Economico che ho l'onore di guidare e da "Puglia Sviluppo", rivolti alle imprese, con oltre 1,2 miliardi di euro di risorse pubbliche impegnate nella programmazione 2014-2020 che stanno già producendo investimenti per oltre 4 miliardi di euro sul territorio.E' la dimostrazione che la strada intrapresa dalla Regione Puglia in questi anni è quella corretta per supportare un tessuto imprenditoriale e industriale che sta concretamente provando di essere molto dinamico e vitale soprattutto nella sua capacità di puntare su innovazione e internalizzazione quali leve principali per lo sviluppo. E' per me motivo di particolare orgoglio constatare come la crescita della Puglia sia superiore rispetto al dato nazionale (+ 0,8%) e si ponga in netta controtendenza rispetto ad altre regioni del Mezzogiorno d'Italia come la Campania (-0,6%), la Calabria (-0,8%) o la Sicilia (-0,3%) che, complessivamente, portano il PIL del Sud ad un incremento medio dello 0,3%, mentre la nostra regione si pone in linea con il dato fatto registrare nel "ricco" e produttivo Nord-Est (+1,4%). Tutto questo ha prodotto, in Puglia, un incremento di circa il 2% del reddito disponibile per le famiglie, al pari di regioni come la Lombardia, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Si tratta di dati che non esito a definire straordinari che dimostrano come il lavoro compiuto in questi anni stia dando i suoi frutti e stia producendo uno sviluppo concreto, stabile e duraturo per il nostro territorio. Ovviamente c'è ancora molto da fare, soprattutto sul versante occupazionale,- conclude l'assessore Borraccino - e sarebbe un errore ritenere che tutti i problemi della nostra regione siano stati risolti, ma i numeri dell'ISTAT certificano in modo incontrovertibile come gli sforzi compiuti in questi anni stanno sortendo i risultati sperati e, quindi, che la strada tracciata è quella corretta. Occorre, ora, perseguirla fino in fondo, con forza e determinazione"
Esaminando i dati sul valore aggiunto nel 2018 non ancora disponibili per tutte le branche di attività (mancano quelle industriali), l'Istat rileva per la Puglia un leggero aumento nell'agricoltura, silvicoltura e pesca e nelle costruzioni, ma una crescita sostenuta nei servizi. Si passa dai 51.179 miliardi del 2016, ai 52.125 miliardi del 2017 ai 53.611 miliardi del 2018 e, in particolare, nelle attività finanziarie e assicurative, immobiliari, professionali, scientifiche e tecniche, di amministrazione e servizi di supporto (da 17.147 miliardi del 2016 a 17.270 miliardi del 2017, fino ai 17.946 miliardi del 2018). Altri servizi in forte crescita sono amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria, istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri servizi, passati da un valore aggiunto pari a 18.049 miliardi di euro nel 2016, a 18.289 miliardi nel 2017, fino a 19.165 miliardi nel 2018.
"Sono estremamente soddisfatto per le notizie diffuse dall'ISTAT in queste ore che certificano una crescita del PIL, in Puglia, dell'1,4% nel 2018." Ha esordito così l'assessore Borraccino nella sua nota : "Si tratta di un dato che conferma l'ottimo lavoro svolto in questi anni dal Governo regionale guidato da Michele Emiliano e finalizzato a supportare il sistema produttivo pugliese con una molteplicità di strumenti di agevolazione, gestiti in gran parte dall'Assessorato allo Sviluppo Economico che ho l'onore di guidare e da "Puglia Sviluppo", rivolti alle imprese, con oltre 1,2 miliardi di euro di risorse pubbliche impegnate nella programmazione 2014-2020 che stanno già producendo investimenti per oltre 4 miliardi di euro sul territorio.E' la dimostrazione che la strada intrapresa dalla Regione Puglia in questi anni è quella corretta per supportare un tessuto imprenditoriale e industriale che sta concretamente provando di essere molto dinamico e vitale soprattutto nella sua capacità di puntare su innovazione e internalizzazione quali leve principali per lo sviluppo. E' per me motivo di particolare orgoglio constatare come la crescita della Puglia sia superiore rispetto al dato nazionale (+ 0,8%) e si ponga in netta controtendenza rispetto ad altre regioni del Mezzogiorno d'Italia come la Campania (-0,6%), la Calabria (-0,8%) o la Sicilia (-0,3%) che, complessivamente, portano il PIL del Sud ad un incremento medio dello 0,3%, mentre la nostra regione si pone in linea con il dato fatto registrare nel "ricco" e produttivo Nord-Est (+1,4%). Tutto questo ha prodotto, in Puglia, un incremento di circa il 2% del reddito disponibile per le famiglie, al pari di regioni come la Lombardia, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Si tratta di dati che non esito a definire straordinari che dimostrano come il lavoro compiuto in questi anni stia dando i suoi frutti e stia producendo uno sviluppo concreto, stabile e duraturo per il nostro territorio. Ovviamente c'è ancora molto da fare, soprattutto sul versante occupazionale,- conclude l'assessore Borraccino - e sarebbe un errore ritenere che tutti i problemi della nostra regione siano stati risolti, ma i numeri dell'ISTAT certificano in modo incontrovertibile come gli sforzi compiuti in questi anni stanno sortendo i risultati sperati e, quindi, che la strada tracciata è quella corretta. Occorre, ora, perseguirla fino in fondo, con forza e determinazione"