La lotta all’abbandono dei rifiuti e il contrasto ai reati ambientali sono le facce della stessa medaglia
La nota di ITALIA NOSTRA ONLUS-Sezione di Canosa di Puglia
lunedì 7 novembre 2022
18.34
iReport
Abbiamo preso atto delle prime misure messe in campo dall'Amministrazione Malcangio per combattere il fenomeno diffuso dell'abbandono dei rifiuti di ogni tipo a Canosa di Puglia, sulle strade urbane ed extraurbane . L'isola ecologica mobile è una utile iniziativa che va incontro alle esigenze più ricorrenti dell'utenza, con la possibilità che viene data di conferire rifiuti e di ritirare mastelli e buste per incrementare le buone pratiche nel corretto conferimento dei rifiuti. Molto ci aspettiamo dalla attivazione di nuovi sistemi di videosorveglianza per individuare e sanzionare tutti coloro che smaltiscono i rifiuti abusivamente.
Siamo in attesa della messa in campo di azioni risolutive per tutte quelle situazioni particolarmente critiche che insistono sulle strade extraurbane, dietro il Cimitero, via della Murgetta, la strada degli Ipogei/ Via della Stazione, Via Anfiteatro, il Canale della Piena delle Murge dietro il vecchio Macello Comunale.
La lotta all'abbandono dei rifiuti è lunga, e siamo consapevoli che i comportamenti illegali non possono essere sconfitti dall'oggi al domani, per questo chiediamo all'Amministrazione Comunale misure straordinarie in risorse umane e finanziarie per combattere il fenomeno.
Se il 24 Ottobre l'Amministrazione Malcangio comunica nuove misure per combattere l'abbandono abusivo dei rifiuti, poi, tre giorni dopo c'è una specie di corto circuito. Il 27 Ottobre infatti, con la Delibera n. 175 l'Amministrazione Malcangio decide di NON COSTITUIRSI parte civile nel procedimento penale, la cui prima udienza si terrà l'8 Novembre, nei confronti di un soggetto che in località Pantanelle aveva effettuato un deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi senza le prescritte autorizzazioni. Inoltre il soggetto, al fine di occultare il reato, " sottraeva , distruggeva, disperdeva cumuli di rifiuti sparsi alla rinfusa e balle precompresse di rifiuti consistenti in materiale plastico racchiusi con nastri di fil di ferro delle dimensioni di mt. 01x mt. 02 circa, occupanti una superficie totale del piazzale cementato di mq.20 circa, oggetto di sequestro eseguito l'11/06/20,……."
La decisione dell'Amministrazione Comunale di NON COSTITUIRSI parte civile nel processo penale E' UN FATTO GRAVE. Si dà alla città un segnale contraddittorio che rende inefficace la lotta per la difesa dell'ambiente, difesa da portare avanti su tutto il territorio comunale, una difesa a 360 gradi, sempre, nei riguardi di chiunque.
Non può l'Amministrazione Comunale usare un criterio selettivo, caso per caso, che si presta all'arbitrio , a seconda del soggetto che di volta in volta viola la legge. Così facendo si perde di credibilità.
E non vengano a dirci che la costituzione in giudizio da parte del Comune avrebbe comportato la spesa per l'onorario di un legale, considerato che il Comune di Canosa si avvale della presenza di un legale interno che avrebbe potuto essere tranquillamente incaricato per la causa. Perché l'Amministrazione non lo ha fatto? Attendiamo al riguardo una chiara ed esaustiva spiegazione da parte dell'Amministrazione Comunale.
ITALIA NOSTRA ONLUS-Sezione di Canosa di Puglia
Siamo in attesa della messa in campo di azioni risolutive per tutte quelle situazioni particolarmente critiche che insistono sulle strade extraurbane, dietro il Cimitero, via della Murgetta, la strada degli Ipogei/ Via della Stazione, Via Anfiteatro, il Canale della Piena delle Murge dietro il vecchio Macello Comunale.
La lotta all'abbandono dei rifiuti è lunga, e siamo consapevoli che i comportamenti illegali non possono essere sconfitti dall'oggi al domani, per questo chiediamo all'Amministrazione Comunale misure straordinarie in risorse umane e finanziarie per combattere il fenomeno.
Se il 24 Ottobre l'Amministrazione Malcangio comunica nuove misure per combattere l'abbandono abusivo dei rifiuti, poi, tre giorni dopo c'è una specie di corto circuito. Il 27 Ottobre infatti, con la Delibera n. 175 l'Amministrazione Malcangio decide di NON COSTITUIRSI parte civile nel procedimento penale, la cui prima udienza si terrà l'8 Novembre, nei confronti di un soggetto che in località Pantanelle aveva effettuato un deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi senza le prescritte autorizzazioni. Inoltre il soggetto, al fine di occultare il reato, " sottraeva , distruggeva, disperdeva cumuli di rifiuti sparsi alla rinfusa e balle precompresse di rifiuti consistenti in materiale plastico racchiusi con nastri di fil di ferro delle dimensioni di mt. 01x mt. 02 circa, occupanti una superficie totale del piazzale cementato di mq.20 circa, oggetto di sequestro eseguito l'11/06/20,……."
La decisione dell'Amministrazione Comunale di NON COSTITUIRSI parte civile nel processo penale E' UN FATTO GRAVE. Si dà alla città un segnale contraddittorio che rende inefficace la lotta per la difesa dell'ambiente, difesa da portare avanti su tutto il territorio comunale, una difesa a 360 gradi, sempre, nei riguardi di chiunque.
Non può l'Amministrazione Comunale usare un criterio selettivo, caso per caso, che si presta all'arbitrio , a seconda del soggetto che di volta in volta viola la legge. Così facendo si perde di credibilità.
E non vengano a dirci che la costituzione in giudizio da parte del Comune avrebbe comportato la spesa per l'onorario di un legale, considerato che il Comune di Canosa si avvale della presenza di un legale interno che avrebbe potuto essere tranquillamente incaricato per la causa. Perché l'Amministrazione non lo ha fatto? Attendiamo al riguardo una chiara ed esaustiva spiegazione da parte dell'Amministrazione Comunale.
ITALIA NOSTRA ONLUS-Sezione di Canosa di Puglia