La Puglia al 4° posto per spesa pubblica, consumi finali e istruzione e formazione
Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2022”
domenica 19 marzo 2023
22.15
iReport
La Puglia si conferma, anche nel 2022, al 16° posto tra le regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare. Il dato emerge dalle classifiche del "Welfare Italia Index 2022" - strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire - realizzato da "Welfare, Italia", Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all'interno del Rapporto Annuale del Think Tank "Welfare, Italia", disponibile sul sito di Welfare Italia .
Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input[1], ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l'ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l'assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).
I migliori posizionamenti per la regione vengono registrati tra gli indicatori di spesa, come ad esempio la spesa pubblica per consumi finali per l'istruzione e la formazione, che quest'anno ha raggiunto il 5,7% del PIL regionale, posizionando la Puglia al 4° posto nazionale. Inoltre, si colloca al 12° posto per il contributo medio in forme pensionistiche integrative con 2.150 euro rispetto a una media nazionale di 2.414 euro.
Analogamente, la Puglia è 4° per spesa in reddito e pensione di cittadinanza, pari a 20,5 euro mensili pro capite rispetto alla media nazionale di 12,7 euro.
La Puglia è all'ultimo posto per l'incidenza della povertà relativa familiare: con il 27,5% delle famiglie che si trovano in condizioni di povertà, dato in rialzo rispetto al 2021.
La regione si colloca al 18° posto per tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni (14,8% contro un valore nazionale di 9,6%), per quota di NEET (Not in Education, Employment or Training) (30,6% giovani tra i 15 e i 34 anni che né studiano né lavorano), valore che sale rispetto al 2021 quando si attestava al 29%.
Il tasso di dispersione scolastica regionale rimane elevato: il 31,8% dei pugliesi abbandona precocemente gli studi, rispetto alla media italiana del 20,8% (18° posizione).
Nell'area degli indicatori strutturali legati all'area sanitaria, la Puglia si attesta invece al 17° posto, sia per stato di salute della popolazione, sia per efficacia, efficienza e appropriatezza dell'offerta sanitaria.
Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input[1], ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l'ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l'assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).
I migliori posizionamenti per la regione vengono registrati tra gli indicatori di spesa, come ad esempio la spesa pubblica per consumi finali per l'istruzione e la formazione, che quest'anno ha raggiunto il 5,7% del PIL regionale, posizionando la Puglia al 4° posto nazionale. Inoltre, si colloca al 12° posto per il contributo medio in forme pensionistiche integrative con 2.150 euro rispetto a una media nazionale di 2.414 euro.
Analogamente, la Puglia è 4° per spesa in reddito e pensione di cittadinanza, pari a 20,5 euro mensili pro capite rispetto alla media nazionale di 12,7 euro.
La Puglia è all'ultimo posto per l'incidenza della povertà relativa familiare: con il 27,5% delle famiglie che si trovano in condizioni di povertà, dato in rialzo rispetto al 2021.
La regione si colloca al 18° posto per tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni (14,8% contro un valore nazionale di 9,6%), per quota di NEET (Not in Education, Employment or Training) (30,6% giovani tra i 15 e i 34 anni che né studiano né lavorano), valore che sale rispetto al 2021 quando si attestava al 29%.
Il tasso di dispersione scolastica regionale rimane elevato: il 31,8% dei pugliesi abbandona precocemente gli studi, rispetto alla media italiana del 20,8% (18° posizione).
Nell'area degli indicatori strutturali legati all'area sanitaria, la Puglia si attesta invece al 17° posto, sia per stato di salute della popolazione, sia per efficacia, efficienza e appropriatezza dell'offerta sanitaria.