La Via dell’Ofanto: Un grand tour in bicicletta
Presentazione del Progetto del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto
venerdì 18 marzo 2022
19.30
iReport
Tra patrimoni naturali, paesaggi culturali e comunità ospitali; lungo itinerari ispirati alle storie che in questa grande Valle si sono avvicendate … da Diomede alla Questione Meridionale, da Annibale a Giuseppe Di Vittorio…. La Ciclovia della Valle dell'Ofanto segue il corso dell'unico fiume di Puglia, collegando le aree interne al mare, per venir incontro ai nuovi trend del turismo sostenibile e destagionalizzato.
L'elaborazione partecipata di una strategia integrata per la fruizione del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto sarà l'oggetto dell'appuntamento che si terrà venerdì 25 marzo 2022 presso l'aula consiliare del Comune di Cerignola, per discutere di un'infrastruttura ciclabile che si preannuncia fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Con questo evento, la Provincia di Barletta Andria Trani (soggetto gestore del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto) in collaborazione con la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, la Provincia di Foggia ed il Comune di Cerignola, intendono dare avvio alla fase sperimentale della Ciclovia presentando un insieme di azioni, attività e servizi per l'informazione e la promozione del primo sistema di fruizione del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto. Si tratta di un sistema di mobilità lenta che si sviluppa attraverso l'intera Valle dell'Ofanto (dalla foce alla stazione di Rocchetta Sant'Antonio e lungo l'affluente principale del Locone) e dal Fiume alle Città, passando per le maglie dei borghi rurali della bonifica, quale azione bandiera finalizzata alla definizione di un brand turistico oltre che presidio per la protezione della natura e strumento di costruzione di una identità della Valle.
Il workshop del 25 marzo 2022 a Cerignola durerà un'intera giornata: la sessione mattutina sarà l'occasione per discutere con esperti nazionali delle potenzialità del cicloturismo e del turismo lento, un settore che in Europa muove decine di miliardi di euro ogni anno, per presentare la nuova app per smartphone ed il sito multilingue della Ciclovia dell'Ofanto; la sessione pomeridiana sarà un primo tentativo di adunanza di tutti coloro i quali già oggi sperimentano modi e forme di fruizione sostenibile nel Parco, non solo in bici, ma anche a piedi e in canoa. La Ciclo-Via dell'Ofanto come "disegno di comunità" in grado di intercettare flussi turistici internazionali e di prossimità nel pieno di un contesto di cambiamenti epocali che hanno profondamente cambiato il nostro modo di viaggiare e di usare il tempo libero, vedendo sempre più nel Parco un erogatore di servizi ecosistemici e funzioni collettive.
I numeri sulla Ciclovia dell'Ofanto
1 Ciclostazione a Candela a pochi km di distanza dalla ciclovia;
L'elaborazione partecipata di una strategia integrata per la fruizione del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto sarà l'oggetto dell'appuntamento che si terrà venerdì 25 marzo 2022 presso l'aula consiliare del Comune di Cerignola, per discutere di un'infrastruttura ciclabile che si preannuncia fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Con questo evento, la Provincia di Barletta Andria Trani (soggetto gestore del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto) in collaborazione con la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, la Provincia di Foggia ed il Comune di Cerignola, intendono dare avvio alla fase sperimentale della Ciclovia presentando un insieme di azioni, attività e servizi per l'informazione e la promozione del primo sistema di fruizione del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto. Si tratta di un sistema di mobilità lenta che si sviluppa attraverso l'intera Valle dell'Ofanto (dalla foce alla stazione di Rocchetta Sant'Antonio e lungo l'affluente principale del Locone) e dal Fiume alle Città, passando per le maglie dei borghi rurali della bonifica, quale azione bandiera finalizzata alla definizione di un brand turistico oltre che presidio per la protezione della natura e strumento di costruzione di una identità della Valle.
Il workshop del 25 marzo 2022 a Cerignola durerà un'intera giornata: la sessione mattutina sarà l'occasione per discutere con esperti nazionali delle potenzialità del cicloturismo e del turismo lento, un settore che in Europa muove decine di miliardi di euro ogni anno, per presentare la nuova app per smartphone ed il sito multilingue della Ciclovia dell'Ofanto; la sessione pomeridiana sarà un primo tentativo di adunanza di tutti coloro i quali già oggi sperimentano modi e forme di fruizione sostenibile nel Parco, non solo in bici, ma anche a piedi e in canoa. La Ciclo-Via dell'Ofanto come "disegno di comunità" in grado di intercettare flussi turistici internazionali e di prossimità nel pieno di un contesto di cambiamenti epocali che hanno profondamente cambiato il nostro modo di viaggiare e di usare il tempo libero, vedendo sempre più nel Parco un erogatore di servizi ecosistemici e funzioni collettive.
I numeri sulla Ciclovia dell'Ofanto
1 Ciclostazione a Candela a pochi km di distanza dalla ciclovia;
- 2 Parchi a tema (Parco Archeologico di Canne della Battaglia, Parco delle Cave di Cafiero)
- 90 km di itinerario di lunga percorrenza dallo scalo di Rocchetta fino alla foce nell'Adriatico;
- 3 itinerari tematici di più giorni: dalla Pietra al Sale, la Via dei Normanni ed il Cammino dei Boschi Sacri
- 11 itinerari giornalieri dedicati all'approfondimento degli aspetti storici, naturalistici, culturali, ed enogastronomici del parco fluviale.
- Oltre 300 km di itinerari mappati su tratturi, argini, strade di servizio ed a basso traffico;
- 5 innesti alla rete ciclopedonale nazionale ed europea. La Ciclovia dell'Ofanto ha inizio in comune con EuroVelo 5 nei Monti Dauni, interseca la Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese a Spinazzola, la Via Francigena al Ponte Romano sull'Ofanto, la Ciclovia dei Borbone nei pressi della diga del Locone, per terminare con la Ciclovia Adriatica che avrà in comune con l'itinerario ofantino un ponte ciclopedonale da realizzare tra Margherita e Barletta nei pressi del caposaldo Cittiglio.
- 7 interconnessioni intermodali alle rete ferroviaria (stazioni di Rocchetta, Candela, Barletta, Canne della Battaglia, Canosa di Puglia, Minervino, Spinazzola) e ben 3 tra treni storici e dell'archeologia (il Treno dell'Archeologia Barletta-Spinazzola, la Ferrovia storica Avellino-Rocchetta Sant'Antonio voluta da Giustino Fortunato, la Liea dismessa Spinazzola Gioia del Colle).
- 5 borghi rurali (Santa Chiara, Loconia, Moschella, Gaudiano, Libertà-Torre Alemanna);
- 13 Comuni interessati (Ascoli, Barletta, Candela, Canosa, Cerignola, Minervino, Montemilone, Lavello, Spinazzola, Rocchetta, Trinitapoli, Margherita e San Ferdinando);
- Oltre 100 siti di interesse storici, naturali e culturali, punti di assistenza bike-friendly, info-point, cantine ed agriturismi aperti al pubblico per degustazioni;
- 5 tra guadi e ponti storici (Ponte Romano sulla Via Traiana, Ponte-Canale dell'Acquedotto Pugliese ad Ascoli, caposaldo Cittiglio);
- 4 Santuari Mariani;
- 4,7 milioni i cicloturisti italiani che nel 2020 hanno generato una spesa di 4,1 miliardi di euro (Rapporto 2021 dell'Osservatorio sul cicloturismo, realizzato da Isnart). La Puglia si colloca fra le prime regioni meta dei cicloturisti.
- 4 strumenti di pianificazione coerenti e convergenti sulla Ciclovia dell'Ofanto (schema di Piano Regionale sulla Mobilità Ciclistica, Piani Provinciali di Mobilità Ciclistica di Foggia e BAT, Schema di Piano Territoriale del Parco Naturale del Fiorume Ofanto).
- Oltre 15 km di via verde sugli argini prossimamente disponibili nei pressi della foce;
- 2 progetti di Alberg-a-bici situati presso la casa cantoniera sulla strada provinciale Salinelle nei pressi di Canne della Battaglia e presso la foresteria del Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia nei pressi della Diga del Locone, candidati al PNRR.