Puglia:20.000 persone si ammalano di tumori ogni anno
La Regione ha organizzato la rete oncologica
venerdì 11 maggio 2018
22.21
iReport
Nella regione Puglia ogni anno si ammalano di tumori circa 20.000 persone, di cui circa il 45% donne e il 55% uomini (rispettivamente 9.000 e 11.000 casi), oltre ai carcinomi della cute che, per le loro peculiarità biologiche e cliniche e per la difficoltà di stimarne esattamente il numero vengono in genere conteggiati separatamente. L'incidenza della malattia riguarda 1700 casi al mese, 400 alla settimana e 55 al giorno. Circa 166mila cittadini pugliesi sono alle prese con la malattia tumorale. La Regione Puglia ha organizzato e disciplinato la rete oncologica sulla base della normativa vigente in materia e secondo un modello organizzativo che favorisca la collaborazione e la sinergia tra i professionisti mediante la diffusione di conoscenze e la condivisione collegiale di protocolli di procedura, definiti in base a best practice, per un'opzione terapeutica sempre più efficace, appropriata e sostenibile. Un'adeguata organizzazione della rete oncologica integrata per l'assistenza ai malati oncologici può favorire prioritariamente un miglioramento della qualità assistenziale con una possibile conseguente riduzione della mobilità passiva extra- regionale. L'Agenzia Regionale per la Salute e il Sociale, l'Aress, ha predisposto il documento nel quale si definizione il modello organizzativo e i principi di funzionamento generali della Rete Oncologica Pugliese (ROP), a partire da un'analisi di contesto epidemiologica finalizzata a qualificare il bisogno assistenziale espresso dai pazienti oncologici. La Rete dedicata a tutte le patologie oncologiche, è stata progettata dall'Aress in sintonia e in collaborazione con le associazioni dei pazienti, i medici di famiglia, le società scientifiche, le associazioni della ricerca e della formazione. Il documento di avvio e di messa a punto del modello organizzativo e dei principi di funzionamento della Rete Oncologia Pugliese contiene molte novità ed è lo specchio della progressiva revisione dell'offerta in campo oncologico che la Regione Puglia ha inteso fare dell'intera rete assistenziale. Tra le novità più importanti per i pazienti c'è l'istituzione di una nuova struttura operativa, il COrO, collocata nell'ambito del Dipartimento Integrato di Oncologia presso i Servizi Oncologici di ogni azienda e presso i Presidi Territoriali di Assistenza. La struttura ha compiti di informazione ed accoglienza dei nuovi pazienti oncologici e di supporto al percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale, assicurando a tutti i pazienti la presa in carico iniziale ed il mantenimento in carico al termine di ogni ciclo terapeutico. Questo approccio rientra nella politica perseguita fortemente da questa amministrazione, di umanizzazione delle cure. La ROP è stata immaginata prima di tutto come un grande contenitore in grado di accogliere gradualmente nuovi saperi e nuove tecnologie, oltre nuove Unità Operative organizzate in sottoreti dedicate alle singole patologie (mammella, polmone, prostata, colon-retto, utero e così via). La progettazione operativa della rete prevede anche altre sottoreti funzionali dedicate ai servizi sanitari di prevenzione primaria (radioterapia, anatomia-patologica, chirurgia, diagnostica per immagini e così via).Il modello organizzativo della Rete e quello di Hub&Spoke, il cui presupposto è che per determinate situazioni e complessità di malattia siano necessarie competenze rare e costose che non possono essere assicurate in modo diffuso ma devono invece essere concentrate in Centri regionali di alta specializzazione. Il modello prevede, pertanto, la concentrazione dell'assistenza di maggiore complessità in "centri di eccellenza" (hub) e l'organizzazione dell'invio a questi "hub" da parte dei centri periferici (spoke) dei malati che superano la soglia dei complessità degli interventi effettuabili a livello periferico.