Puglia: Turismo e mercato, un po'di chiarezza
La nota di Danilo Dell'Aere
giovedì 10 agosto 2023
15.21
iReport
Spopola sui notiziari e sul web da un po' di tempo la notizia che il turismo in Puglia abbia avuto un significativo calo rispetto agli scorsi anni, si parla di circa il 30% in meno. Alla base di questo calo secondo esperti e passanti intervistati ( o più semplicemente tramite i loro canali social) il motivo è dovuto al caro prezzi. Con conseguente "migrazione" verso la vicina Albania. Come mai dopo più di un quinquennio al top delle classifiche stagionali ci si ritrova a questo punto?
Qualcuno risponderebbe :" È il mercato bellezza!" Stolti, o meglio imprecisi. Perché? Bisogna fare una netta differenza tra Turismo e Mercato del turismo.
Il Turismo è cultura, è saper valorizzare e portare oltre le proprie mura storia, tipicità, natura e tradizioni. In breve se a una persona piace una particolare meta, o target se vogliamo essere anglofoni ad minchiam (mare, montagna, città d'arte) si organizza e ci va sapendo di trovare più o meno quello che si aspetta. Il mercato del turismo è tutto un altro discorso. E come tutti i mercati presenta volatilità(l'anno scorso tutti in Puglia quest'anno tutti in Albania) e criticità(la qualità dei servizi paragonata al prezzo, la location non fa testo perché il capitale maggiore lo mette Madre Natura).
Purtroppo negli ultimi anni si è diffusa "l'usanza" di dare ascolto al mercato anziché porre al centro della questione la vera offerta turistica (servizi). Si pensa a "vivacchiare" stagione dopo stagione anziché fare una pianificazione (o planning se vogliamo sentirci fighi) nel lungo periodo pensando magari anche a una destagionalizzazione della propria offerta turistica in modo da avere un flusso costante tutto l'anno.
È chiaro che per fare ciò bisognerebbe anche tenere conto delle esigenze del Paese reale, dati statistici dicono che 1/3 degli italiani non andrà o non è andato in vacanza questa estate mentre altri preferiscono ormai andare in ferie in località limitrofe alla propria residenza. Purtroppo se non si faranno al più i conti con la differenza tra turismo e mercato.. Beh ritorneremo ad essere poco più di attracco per traghetti diretti verso Grecia ed Albania. (il passato a volte ritorna)
Danilo Dell'Aere
Qualcuno risponderebbe :" È il mercato bellezza!" Stolti, o meglio imprecisi. Perché? Bisogna fare una netta differenza tra Turismo e Mercato del turismo.
Il Turismo è cultura, è saper valorizzare e portare oltre le proprie mura storia, tipicità, natura e tradizioni. In breve se a una persona piace una particolare meta, o target se vogliamo essere anglofoni ad minchiam (mare, montagna, città d'arte) si organizza e ci va sapendo di trovare più o meno quello che si aspetta. Il mercato del turismo è tutto un altro discorso. E come tutti i mercati presenta volatilità(l'anno scorso tutti in Puglia quest'anno tutti in Albania) e criticità(la qualità dei servizi paragonata al prezzo, la location non fa testo perché il capitale maggiore lo mette Madre Natura).
Purtroppo negli ultimi anni si è diffusa "l'usanza" di dare ascolto al mercato anziché porre al centro della questione la vera offerta turistica (servizi). Si pensa a "vivacchiare" stagione dopo stagione anziché fare una pianificazione (o planning se vogliamo sentirci fighi) nel lungo periodo pensando magari anche a una destagionalizzazione della propria offerta turistica in modo da avere un flusso costante tutto l'anno.
È chiaro che per fare ciò bisognerebbe anche tenere conto delle esigenze del Paese reale, dati statistici dicono che 1/3 degli italiani non andrà o non è andato in vacanza questa estate mentre altri preferiscono ormai andare in ferie in località limitrofe alla propria residenza. Purtroppo se non si faranno al più i conti con la differenza tra turismo e mercato.. Beh ritorneremo ad essere poco più di attracco per traghetti diretti verso Grecia ed Albania. (il passato a volte ritorna)
Danilo Dell'Aere