Stop ai selfie monnezza!
Nuociono gravemente all’immagine della città
lunedì 24 ottobre 2016
16.16
iReport
Si continua ancora nell'emergenza rifiuti che vede in città le campane per la raccolta del vetro stracolme, sporche e bisunte, mosche e insetti presenti con i ratti che sguazzano attorno ai sacchetti di immondizia depositati alla base dei contenitori verdi come la vegetazione incolta, cresciuta attorno agli stessi in questi mesi. Un quadro a dir poco desolante e allarmante per i cittadini che pagano un servizio, incostante ed effettuato in affanno dagli operatori ecologici. Non è la prima volta che si presentano queste situazioni di degrado urbano, il costante stato di abbandono in cui versano alcune zone periferiche della città che appaiono come delle piccole discariche a cielo aperto. Per questioni amministrative-burocratiche che vedono coinvolte le aziende incaricate ai lavori di raccolta rifiuti, come evidenziano le cronache di questi giorni, il cittadino si trova a pagare lautamente il servizio della raccolta differenziata spesso effettuata in ritardo al programma stabilito per il ritiro ed a fine anno non veder riconosciuto nessuno sconto per il disservizio (dato dalla sommatoria dei giorni, nei quali i rifiuti sono stati riportati in casa dopo averli depositati all'esterno dell'abitazione). Da tempo, si attende la distribuzione dei sacchetti per la raccolta differenziata ma non si sa niente e quindi ancora una volta si è costretti autonomamente all'acquisto a proprie spese degli stessi. In merito, nessun manifesto, nessun volantino, nessun avviso con l'altoparlante della vettura incaricata di informare, circolano solamente video-foto-selfie sui social di cittadini che richiedono l'intervento degli addetti ai lavori per la raccolta dei rifiuti abbandonati ai margini delle strade da incivili (tolleranza zero per questi) o per la pulizia delle stesse molto sporche, piene di erbacce, vistose sui marciapiedi, che in alcune zone coprono persino i cartelli della segnaletica stradale, non da meno i tombini, in più strade con caditoie malridotte, ostruiti dall'accumulo di rifiuti depositatisi in questi mesi.
Un'estate da dimenticare per quanto accaduto a causa dei disguidi nel servizio di raccolta rifiuti per gli scioperi degli operatori ecologici (senza stipendi). E poi, l'ultima festa patronale tra le più sporche della storia, senza bagni chimici mobili, invasa da odori nauseanti e chiazze di sporcizia, di colore giallastro-marrone, portate via dalla pioggia nei giorni successivi. Stendiamo un velo pietoso sulle scale e sulle vetrine del Teatro Comunale, sudice ed impolverate che attendono una pulizia straordinaria e pianificata, almeno una volta al mese per non lasciarlo in abbandono. E' uno dei luoghi simbolo della "Città d'Arte e Cultura" rimasto chiuso durante le vacanze estive, ed ancora non usufruibile per gli emigranti e turisti per una visita all'interno, agli scavi archeologici davvero unici sotto la platea. Per non parlare poi della cura e della manutenzione del verde urbano, tranne l'annuncio delle magnolie in Piazza Galluppi al posto delle palme marcite, mentre altre devono essere divelte quanto prima, si trovano nei cortili delle scuole cittadine, sono marce e a rischio cadute come in via Matteotti o alle spalle della statua di Imbriani, cariche di rami secchi da togliere immediatamente. E le piante nella villa comunale? I rami sono ormai ad altezza uomo, quelli esterni puliscono i tetti delle auto e dei pullman. Ma possibile che nessuno noti queste pendenze verdi? Come i pini, forse gli unici della provincia, notevolmente curvi perché appesantiti dai rami secchi che vanno eliminati dagli alberi. Purtroppo, sono in circolazione sulla rete centinaia di foto(anche l'ambulante di nutella davanti al Monumento dei Caduti durante la festa patronale) che non fanno altro che danneggiare l'immagine della città, pesantemente rovinata dopo che sono stati spesi soldi pubblici per la promozione del territorio e del turismo.Altra beffa per la collettività che paga! Quanto prima si deve superare questo lungo periodo di emergenza con uno sforzo straordinario di chi di dovere per evitare ulteriori spiacevoli conseguenze.
Cittadino Indignato
Un'estate da dimenticare per quanto accaduto a causa dei disguidi nel servizio di raccolta rifiuti per gli scioperi degli operatori ecologici (senza stipendi). E poi, l'ultima festa patronale tra le più sporche della storia, senza bagni chimici mobili, invasa da odori nauseanti e chiazze di sporcizia, di colore giallastro-marrone, portate via dalla pioggia nei giorni successivi. Stendiamo un velo pietoso sulle scale e sulle vetrine del Teatro Comunale, sudice ed impolverate che attendono una pulizia straordinaria e pianificata, almeno una volta al mese per non lasciarlo in abbandono. E' uno dei luoghi simbolo della "Città d'Arte e Cultura" rimasto chiuso durante le vacanze estive, ed ancora non usufruibile per gli emigranti e turisti per una visita all'interno, agli scavi archeologici davvero unici sotto la platea. Per non parlare poi della cura e della manutenzione del verde urbano, tranne l'annuncio delle magnolie in Piazza Galluppi al posto delle palme marcite, mentre altre devono essere divelte quanto prima, si trovano nei cortili delle scuole cittadine, sono marce e a rischio cadute come in via Matteotti o alle spalle della statua di Imbriani, cariche di rami secchi da togliere immediatamente. E le piante nella villa comunale? I rami sono ormai ad altezza uomo, quelli esterni puliscono i tetti delle auto e dei pullman. Ma possibile che nessuno noti queste pendenze verdi? Come i pini, forse gli unici della provincia, notevolmente curvi perché appesantiti dai rami secchi che vanno eliminati dagli alberi. Purtroppo, sono in circolazione sulla rete centinaia di foto(anche l'ambulante di nutella davanti al Monumento dei Caduti durante la festa patronale) che non fanno altro che danneggiare l'immagine della città, pesantemente rovinata dopo che sono stati spesi soldi pubblici per la promozione del territorio e del turismo.Altra beffa per la collettività che paga! Quanto prima si deve superare questo lungo periodo di emergenza con uno sforzo straordinario di chi di dovere per evitare ulteriori spiacevoli conseguenze.
Cittadino Indignato