Svimez: Puglia, regione italiana più dinamica negli anni 2019-2023, +6,1% la crescita del Pil.
Emiliano e Delli Noci: “Sforzi corali, mentre le imprese continuano ad innovare anche con i nostri strumenti di agevolazione”
mercoledì 19 giugno 2024
22.10
iReport
"La regione Puglia nel complesso del periodo 2019-2023 con una crescita del 6,1% è risultata la regione italiana più dinamica". A scriverlo è la Svimez, Associazione per lo sviluppo dell'industria e del Mezzogiorno, nel report pubblicato oggi. Negli stessi anni l'Italia è cresciuta del 3,5% e il Mezzogiorno del 3,7% segnando a sua volta un dato migliore rispetto al Centro-Nord (+3,4%), al Centro (+1,7%) e al Nord-Ovest (+3,4%). Tra le ripartizioni fa meglio il Nord-Est (+5,1%), ma resta un punto indietro rispetto alla Puglia. Buone notizie anche sotto il profilo occupazionale. L'Istat attesta un aumento tendenziale di 17mila occupati da gennaio a marzo 2024 con crescita del tasso di occupazione e riduzione di quello di disoccupazione.
"Grazie agli sforzi di tutti, dai lavoratori, alle imprese, dalle istituzioni, al sistema bancario passando per il mondo della formazione dell'università e della ricerca – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – siamo stati protagonisti di una crescita sostenuta che ha retto alla crisi pandemica con una manovra economica regionale straordinaria ma che, soprattutto, ha sostenuto il territorio durante tutta la programmazione dei fondi strutturali 2014-2020, movimentando oltre 8,4 miliardi di investimenti. Abbiamo lavorato in silenzio e l'abbiamo fatto in tanti, mettendo insieme le forze e il coraggio. Oggi raccogliamo i frutti di quegli sforzi mentre abbiamo già attivato tutti i nuovi strumenti di agevolazione della programmazione 2021-2027".
"Quella stessa manovra del ciclo 2014-2020 – ha aggiunto l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – ha generato incrementi occupazionali per più di 41mila unità. Anche per questo continua il trend di crescita certificato dall'Istat. Negli strumenti del ciclo 2021-2027 la nostra attenzione è concentrata principalmente sulla spinta all'innovazione. Ci conforta rilevare il positivo riscontro alle nostre politiche di sostegno agli investimenti da parte delle imprese, che sono sempre più orientate alle sfide della transizione digitale e di quella energetica".
Il trend di crescita dell'occupazione pugliese nel primo trimestre del 2024 continua sia a livello tendenziale che congiunturale. Sono 17mila gli occupati in più da gennaio a marzo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In termini assoluti, nell'arco di un anno, si passa da 1,271 lavoratori nei primi tre mesi del 2023 a 1,288 milioni dell'analogo periodo del 2024. Sono i numeri pubblicati dall'Istat nell'aggiornamento della banca dati dedicata al lavoro. La performance pugliese fa salire di un punto percentuale il tasso di occupazione (da 49,8 punti a 50,8), superando la media del Mezzogiorno, il cui tasso, pur in crescita tendenziale, si ferma al 48,3%. Scende anche il tasso di disoccupazione della Puglia da 13,4 del primo trimestre 2023 all'11,2 dell'analogo periodo del 2024, quasi tre punti percentuali in meno rispetto al Mezzogiorno, per il quale la media del trimestre è del 14,1%.
"Grazie agli sforzi di tutti, dai lavoratori, alle imprese, dalle istituzioni, al sistema bancario passando per il mondo della formazione dell'università e della ricerca – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – siamo stati protagonisti di una crescita sostenuta che ha retto alla crisi pandemica con una manovra economica regionale straordinaria ma che, soprattutto, ha sostenuto il territorio durante tutta la programmazione dei fondi strutturali 2014-2020, movimentando oltre 8,4 miliardi di investimenti. Abbiamo lavorato in silenzio e l'abbiamo fatto in tanti, mettendo insieme le forze e il coraggio. Oggi raccogliamo i frutti di quegli sforzi mentre abbiamo già attivato tutti i nuovi strumenti di agevolazione della programmazione 2021-2027".
"Quella stessa manovra del ciclo 2014-2020 – ha aggiunto l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – ha generato incrementi occupazionali per più di 41mila unità. Anche per questo continua il trend di crescita certificato dall'Istat. Negli strumenti del ciclo 2021-2027 la nostra attenzione è concentrata principalmente sulla spinta all'innovazione. Ci conforta rilevare il positivo riscontro alle nostre politiche di sostegno agli investimenti da parte delle imprese, che sono sempre più orientate alle sfide della transizione digitale e di quella energetica".
Il trend di crescita dell'occupazione pugliese nel primo trimestre del 2024 continua sia a livello tendenziale che congiunturale. Sono 17mila gli occupati in più da gennaio a marzo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In termini assoluti, nell'arco di un anno, si passa da 1,271 lavoratori nei primi tre mesi del 2023 a 1,288 milioni dell'analogo periodo del 2024. Sono i numeri pubblicati dall'Istat nell'aggiornamento della banca dati dedicata al lavoro. La performance pugliese fa salire di un punto percentuale il tasso di occupazione (da 49,8 punti a 50,8), superando la media del Mezzogiorno, il cui tasso, pur in crescita tendenziale, si ferma al 48,3%. Scende anche il tasso di disoccupazione della Puglia da 13,4 del primo trimestre 2023 all'11,2 dell'analogo periodo del 2024, quasi tre punti percentuali in meno rispetto al Mezzogiorno, per il quale la media del trimestre è del 14,1%.