TUFARELLE,UNA CONTINUA AGGRESSIONE AL TERRITORIO
La nota di ITALIA NOSTRA ONLUS-Sezione di Canosa di Puglia
sabato 10 dicembre 2022
15.11
iReport
La Dupont. ex Bleu, ha fatto domanda alla Provincia di BAT per l'ampliamento della discarica in esercizio a Tufarelle per ulteriori 761 mila metri cubi che si aggiungerebbero ai circa 374 mila metri cubi già autorizzati dalla Provincia ed ancora sotto giudizio davanti al Consiglio di Stato. Se l'ampliamento fosse autorizzato la discarica raggiungerebbe una volumetria complessiva di 1.135 mila metri cubi netti, che sommati ai volumi depositati nelle due discariche esaurite, la Cobema e la prima discarica della Bleu, a Tufarelle si raggiungerebbero tre milioni di metri cubi totali. Dati i precedenti, siamo sicuri che la Provincia darà corso alla richiesta di ampliamento della Dupont, e abbiamo seri dubbi che l'ampliamento richiesto sarà definitivo, probabilmente tra qualche anno altri ampliamenti seguiranno. A domanda della Dupont la Provincia risponde, con il concorso ed il beneplacito della Regione e della Agenzia Regionale per la gestione dei rifiuti. Le discariche in Puglia restano la modalità preferita per lo smaltimento dei rifiuti, con buona pace della tanto pubblicizzata economia circolare che promuove il riutilizzo ed il riciclo dei materiali di scarto. In Puglia inoltre la maggior parte degli impianti di discariche sono in mano ai privati che operano in regime di libero mercato, con tutto ciò che ne consegue in termini economici.
Come è stato possibile che, in trent'anni Tufarelle sia diventato un enorme contenitore di rifiuti ? Tutto cominciò nel Marzo del 1993 quando il Consiglio Comunale di Canosa deliberò un progetto di discarica, in variante al Piano di Fabbricazione vigente. Una discarica per rifiuti solidi urbani al servizio della sola città di Canosa. Nel mese di Agosto dello stesso anno la Legge Regionale n.17 assegnò alle Province il compito di individuare siti idonei per discariche . Tufarelle non fu individuata tra i siti idonei. Intanto l'Amministrazione comunale del tempo aveva indetto la gara d'appalto per il servizio di spazzamento con l'annessa discarica, e stipulato il contratto di servizio . Gli effetti della Legge Regionale 17 produssero una serie di contenziosi legali per la cui soluzione, alla fine, al posto di una discarica di rifiuti urbani, ci ritrovammo come in un gioco di prestigio due discariche di rifiuti speciali, anche pericolosi, visto che la Cobema fu autorizzata a smaltire anche amianto. Non sono mancati negli anni successivi comportamenti amministrativi che hanno portato a scelte amministrative talvolta sconsiderate, altre volte opache, che hanno favorito il disastro attuale. Ora la discarica Dupont ex Bleu è inserita contemporaneamente nella dotazione impiantistica del Piano Regionale dei rifiuti speciali e nella dotazione impiantistica del Piano Regionale dei rifiuti solidi urbani. Nel Piano Regionale dei rifiuti solidi urbani è individuata come discarica di servizio per le Province di Foggia e BAT, come discarica di rifiuti speciali è autorizzata a ricevere rifiuti da tutta l'Italia. Ma in sostanza la differenza tra rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali è solo nominale; per esempio secondo gli ultimi dati disponibili risalenti al 2019, la discarica Dupont ha smaltito 62.505 tonnellate di rifiuti speciali provenienti dalla Campania, tra i quali i rifiuti prodotti da impianti di trattamento di rifiuti, cioè i rifiuti dei rifiuti ! Ecco perché la discarica Dupont non si fermerà mai e Tufarelle diventerà uno dei più grandi immondezzai d'Italia. Ogni principio di precauzione/ prevenzione di danni all'ambiente accantonato, nella ricerca di nuovi volumi da riempire di rifiuti. .
Ma siamo certi che anche in questo caso le procedure per l'ampliamento della discarica fileranno lisce come al solito ? Una recente Sentenza della Corte Costituzionale, la n. 189 del 2021, ha stabilito che la difesa dell'ambiente è materia legislativa esclusiva dello Stato, Art. 117 c. 2 lettera s) della Costituzione. Lo Stato può delegare alcune funzioni, come l'autorizzazione all'apertura e all'ampliamento di discariche alle Regioni. Le Regioni però non sono autorizzate a delegare a loro volta queste funzioni alle Province, come invece hanno fatto negli ultimi 20 anni. Ne consegue che la Provincia BAT non è legittimata a portare avanti il procedimento di ampliamento chiesto dalla Dupont, ma è la Regione a doversene occupare. Che cosa cambierebbe ? L'aspettativa di una istruttoria più approfondita e che tenga conto, in maniera ponderata, degli interessi in campo, la difesa di un territorio martoriato e il problema generale dei ciclo dei rifiuti che comunque non può gravare solo sul territorio di Tufarelle. Per parte nostra Italia Nostra Canosa ha provveduto a formalizzare OSSERVAZIONI PREGIUDIZIALI che abbiamo inviato alla Provincia e a tutti gli altri Enti che saranno chiamati a dare un parere in sede di Conferenza di Servizi, dichiarando la NON COMPETENZA della Provincia alla procedura di autorizzazione all'ampliamento e allegando la Sentenza della Corte Costituzionale. La Provincia si adeguerà al dettato della Sentenza della Corte Costituzionale ? Vedremo. Sarebbe grave se non lo facesse, sarebbe contro la legge.
Infine, quanto al dibattito svoltosi la settimana scorsa in Consiglio Comunale su un ordine del giorno sull'ampliamento della discarica presentato da alcuni consiglieri comunali, Italia Nostra Canosa non si appassiona agli ordini del giorno e documenti vari di indirizzo pieni di buone intenzioni, noi esprimeremo giudizi su atti amministrativi effettivi e coerenti. In questo senso chierdiamo che il parere che il Comune di Canosa dovrà rilasciare in sede di Conferenza di Servizi venga portato all'esame del Consiglio Comunale, e venga adottata una formale Delibera da parte del Consiglio, ripristinando una prassi che era stata accantonata negli anni
ITALIA NOSTRA ONLUS-Sezione di Canosa di Puglia
Come è stato possibile che, in trent'anni Tufarelle sia diventato un enorme contenitore di rifiuti ? Tutto cominciò nel Marzo del 1993 quando il Consiglio Comunale di Canosa deliberò un progetto di discarica, in variante al Piano di Fabbricazione vigente. Una discarica per rifiuti solidi urbani al servizio della sola città di Canosa. Nel mese di Agosto dello stesso anno la Legge Regionale n.17 assegnò alle Province il compito di individuare siti idonei per discariche . Tufarelle non fu individuata tra i siti idonei. Intanto l'Amministrazione comunale del tempo aveva indetto la gara d'appalto per il servizio di spazzamento con l'annessa discarica, e stipulato il contratto di servizio . Gli effetti della Legge Regionale 17 produssero una serie di contenziosi legali per la cui soluzione, alla fine, al posto di una discarica di rifiuti urbani, ci ritrovammo come in un gioco di prestigio due discariche di rifiuti speciali, anche pericolosi, visto che la Cobema fu autorizzata a smaltire anche amianto. Non sono mancati negli anni successivi comportamenti amministrativi che hanno portato a scelte amministrative talvolta sconsiderate, altre volte opache, che hanno favorito il disastro attuale. Ora la discarica Dupont ex Bleu è inserita contemporaneamente nella dotazione impiantistica del Piano Regionale dei rifiuti speciali e nella dotazione impiantistica del Piano Regionale dei rifiuti solidi urbani. Nel Piano Regionale dei rifiuti solidi urbani è individuata come discarica di servizio per le Province di Foggia e BAT, come discarica di rifiuti speciali è autorizzata a ricevere rifiuti da tutta l'Italia. Ma in sostanza la differenza tra rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali è solo nominale; per esempio secondo gli ultimi dati disponibili risalenti al 2019, la discarica Dupont ha smaltito 62.505 tonnellate di rifiuti speciali provenienti dalla Campania, tra i quali i rifiuti prodotti da impianti di trattamento di rifiuti, cioè i rifiuti dei rifiuti ! Ecco perché la discarica Dupont non si fermerà mai e Tufarelle diventerà uno dei più grandi immondezzai d'Italia. Ogni principio di precauzione/ prevenzione di danni all'ambiente accantonato, nella ricerca di nuovi volumi da riempire di rifiuti. .
Ma siamo certi che anche in questo caso le procedure per l'ampliamento della discarica fileranno lisce come al solito ? Una recente Sentenza della Corte Costituzionale, la n. 189 del 2021, ha stabilito che la difesa dell'ambiente è materia legislativa esclusiva dello Stato, Art. 117 c. 2 lettera s) della Costituzione. Lo Stato può delegare alcune funzioni, come l'autorizzazione all'apertura e all'ampliamento di discariche alle Regioni. Le Regioni però non sono autorizzate a delegare a loro volta queste funzioni alle Province, come invece hanno fatto negli ultimi 20 anni. Ne consegue che la Provincia BAT non è legittimata a portare avanti il procedimento di ampliamento chiesto dalla Dupont, ma è la Regione a doversene occupare. Che cosa cambierebbe ? L'aspettativa di una istruttoria più approfondita e che tenga conto, in maniera ponderata, degli interessi in campo, la difesa di un territorio martoriato e il problema generale dei ciclo dei rifiuti che comunque non può gravare solo sul territorio di Tufarelle. Per parte nostra Italia Nostra Canosa ha provveduto a formalizzare OSSERVAZIONI PREGIUDIZIALI che abbiamo inviato alla Provincia e a tutti gli altri Enti che saranno chiamati a dare un parere in sede di Conferenza di Servizi, dichiarando la NON COMPETENZA della Provincia alla procedura di autorizzazione all'ampliamento e allegando la Sentenza della Corte Costituzionale. La Provincia si adeguerà al dettato della Sentenza della Corte Costituzionale ? Vedremo. Sarebbe grave se non lo facesse, sarebbe contro la legge.
Infine, quanto al dibattito svoltosi la settimana scorsa in Consiglio Comunale su un ordine del giorno sull'ampliamento della discarica presentato da alcuni consiglieri comunali, Italia Nostra Canosa non si appassiona agli ordini del giorno e documenti vari di indirizzo pieni di buone intenzioni, noi esprimeremo giudizi su atti amministrativi effettivi e coerenti. In questo senso chierdiamo che il parere che il Comune di Canosa dovrà rilasciare in sede di Conferenza di Servizi venga portato all'esame del Consiglio Comunale, e venga adottata una formale Delibera da parte del Consiglio, ripristinando una prassi che era stata accantonata negli anni
ITALIA NOSTRA ONLUS-Sezione di Canosa di Puglia