25° Anniversario del Ministero Episcopale di Monsignor Raffaele Calabrò
Discorso del Sindaco di Andria a nome dei sindaci della Diocesi di Andria
"Eccellenza Reverendissima Monsignor Raffaele Calabro,Vescovi concelebranti, autorità religiose, civili e militari presenti, a nome mio personale e dell'Amministrazione Comunale di Andria, oltre che dei colleghi Ernesto La Salvia, Sindaco di Canosa di Puglia e Gennaro Superbo di Minervino Murge, intendo formularLe i più fervidi voti augurali per questa importante ricorrenza del Suo XXV ° anniversario di inizio del Ministero Episcopale nella Diocesi di Andria. Un augurio ed un ringraziamento non soltanto formale ma sostanziale, con i sensi della più sincera gratitudine per il generoso impegno pastorale a favore delle laboriose comunità di Andria, Canosa e Minervino. Un impegno, dunque, sempre improntato alla massima cura e sollecitudine per le questioni spirituali, sociali e culturali che in questo quarto di secolo si sono palesate in tutta la loro complessità. La ringraziamo, Eccellenza Reverendissima, per l'esempio che ha dato a tutti noi con il suo stile estremamente sobrio e discreto, sempre equilibrato, corroborato non solo dall'amabilità del tratto ma da uno spessore dottrinale e culturale certamente forgiato nei lunghi anni di disinteressato servizio prestato presso la Segreteria di Stato della Santa Sede.
Il dialogo e la collaborazione che hanno sempre contraddistinto il rapporto fra le Amministrazioni comunali e la Chiesa locale rappresentano senza dubbio un elemento da cui non si può prescindere e, Vostra Eccellenza, ha fornito un contribuito prezioso nel consolidamento di questi rapporti, mostrandosi interlocutore attento e sensibile nell'interesse esclusivo delle comunità. L'ora attuale ci impone una serie di rilevanti riflessioni, con il nostro Paese attanagliato da una crisi economica e sociale senza precedenti, con tante famiglie che hanno perso la loro fonte di reddito o l'hanno vista sensibilmente ridotta, anziani che faticano ad arrivare alla fine del mese, giovani che guardano al loro futuro con precarietà. Oggi più che mai le Istituzioni politiche ed ecclesiastiche, attraverso le loro articolazioni strutturali, hanno il dovere di rafforzare la loro collaborazione, avendo come orizzonte ideale il bene comune, la solidarietà e la sussidiarietà in una cornice valoriale che abbia al centro il ruolo insostituibile della Famiglia tradizionale, nucleo fondamentale della società.
Ella, Eccellenza Reverendissima, recentemente ha avuto modo di affernare che le "istituzioni fanno quel che possono in una oggettiva situazione di crisi economica che potrebbe aver sbiadito i reali cambiamenti intervenuti". Noi Sindaci, con le nostre comunità, le esprimiamo pertanto immutata stima ed apprezzamento non solo per i dovuti richiami connessi al Suo Ministero ma anche per i discreti e mai gratuiti incoraggiamenti per il nostro quotidiano operare amministrativo.
Eccellenza Reverendissima, in quel lontano 29 Gennaio 1989, nell'atto del Suo insediamento presso la nostra antica Diocesi fondata dal Vescovo Riccardo e sulla cui Cattedra illustri Pastori si sono assisi, tra cui il Venerabile Monsignor Giuseppe Di Donna (a questo proposito mia sia consentito anche un deferente saluto ai Vescovi nativi della Diocesi, Mons. Agostino Superbo, Arcivescovo di Potenza-Muro Lucano e Marsico Nuovo e Mons. Giuseppe Matarrese, Vescovo Emerito di Frascati), Ella ebbe ad affermare: "io vengo in mezzo a voi, con disponibilità di ascolto, con un vivo amore verso la Chiesa, di cui siamo tutti membra vive". Eccellenza Reverendissima, senza timore di smentita da parte di alcuno, riteniamo che Ella abbia adempiuto a questo mandato, ancora lungi dal concludersi, con zelo fervido di Pastore, promuovendo, unitamente a tutto il clero diocesano ed agli Istituti Religiosi, carità amorosa ed attenzione verso gli ultimi e gli indifesi.
Il Beato e prossimo Santo Giovanni Paolo II, che in quel 6 Gennaio di venticinque anni gli impose le mani per la consacrazione episcopale, saprà vegliare sulla Sua persona affinché Ella ci possa offrire ancora motivi di gratificazione con la quale, crediamo, continuerà ad essere vicino alle comunità di Andria, Canosa e Minervino che Le rinnovano profonda deferenza e gratitudine".
Andria, 30/01/2014