Canosa di Puglia, la mostra itinerante “Com’eri vestita?
Canosa di Puglia, la mostra itinerante “Com’eri vestita?
Eventi e cultura

A Canosa di Puglia, la mostra itinerante “Com’eri vestita?"

Racconta storie di violenza attraverso l'abbigliamento delle vittime e si propone di smantellare gli stereotipi che colpevolizzano le donne

Autorità e studenti all'inaugurazione della mostra itinerante "Com'eri vestita?" che nella mattinata di lunedì 21 ottobre scorso scorso ha fatto tappa a Canosa di Puglia. La mostra, allestita nell'accogliente cornice del Foyer 'Lino Banfi' del Teatro Comunale 'Raffaele Lembo', è stata ideata dall'Associazione Sud Est Donne, promossa dal Comitato per le Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Trani nell'ambito dell'intero territorio di competenza del Tribunale tranese e fruisce anche del patrocinio del Comune di Canosa di Puglia. Per la presentazione hanno preso la parola : l'avvocato Lara Lamesta, componente del Comitato per le Pari Opportunità del consiglio dell'ordine degli avvocati di Trani; la dottoressa Maria Angela Petroni, assessore alle politiche sociali e al welfare; del Comune di Canosa; l'avvocato Giuseppe Dello Russo, consigliere dell'Ordine degli avvocati di Trani; l'avvocato Gianluca Nenna, segretario del Comitato pari opportunità. All'inaugurazione presente anche l'assessore alla cultura Cristina Saccinto, in veste di docente e accompagnatrice con i suoi colleghi degli studenti dell'IISS "Lèontine e Giuseppe De Nittis" di Canosa.

La mostra "Com'eri vestita?" racconta storie di violenza attraverso l'abbigliamento delle vittime e si propone di smantellare gli stereotipi che colpevolizzano le donne nonché di sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema ancora sommerso, mediante lo sviluppo di una maggiore conoscenza del fenomeno e dei cliché che spesso lo giustificano. C'è anche il camice bianco di Paola Labriola, la psichiatra di 52 anni, madre di 3 figli, uccisa il 4 settembre 2013 da un paziente mentre era al lavoro nel suo ambulatorio nel Centro di Salute Mentale del quartiere Libertà a Bari, in esposizione alla mostra che racconta storie di abusi con l'intento di rappresentare, in maniera fedele, l'abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita. "L'assassino non ha mai fornito motivazioni del perché abbia infierito in quel modo orrendo e feroce, verso una professionista mite e gentile che quel giorno si scusò con lui per averlo fatto aspettare nell'anticamera. La sua uccisione fu premeditata, non fu il frutto di una perdita di controllo o della presenza di patologie psichiatriche . E' rilevante e centrale il sesso femminile della vittima, nella scelta di compiere il reato. Rappresentò l'ultimo di una serie di atti violenti da parte dell'assassino nei confronti delle donne"

In vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, la mostra "Com'eri vestita?" si propone tra le finalità come hanno riferito gli organizzatori del Comitato per le Pari Opportunità di «prevenire, contrastare e rimuovere i comportamenti discriminatori sul genere e su qualsivoglia alta ragione e/o fattore di discriminazione» e, pertanto, «l'iniziativa muove dalla ferma consapevolezza che anche l'Avvocatura – con la propria funzione sociale costituzionalmente garantita – può e deve fornire il proprio contributo alla crescita e alla formazione della coscienza civica nella comunità in cui quotidianamente esercita la propria attività professionale, mettendo a fuoco i valori e i principi che sono l'essenza stessa dell'essere persona/cittadino»

A Canosa di Puglia, la mostra itinerante dal titolo "Com'eri vestita?" con 17 abiti che "riproducono quelli realmente indossati da donne stuprate - gli stereotipi che colpevolizzano le vittime stesse", .sarà aperta al pubblico dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e dalle ore 17:30 alle ore 19:30 di martedì 22 ottobre e poi nei prossimi giorni toccherà le sedi dei comuni Ruvo di Puglia, Corato, Spinazzola, Minervino Murge, Molfetta, e Trani per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti.
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A Canosa, la mostra itinerante  "Com'eri vestita?"Il  camice bianco di Paola LabriolaA Canosa di Puglia, la mostra itinerante “Com’eri vestita?"Delegazione di studenti dell'IISS "Lèontine e Giuseppe De Nittis" di Canosa.
  • Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
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